"La guerra che verrà", un messaggio collettivo per documentare cause ed effetti dell'escalation
Non è un messaggio di un coordinamento di associazioni ma è un'analisi documentata realizzata di un gruppo di intellettuali e attivisti accomunati dalla percezione del rischio che l'umanità sta correndo a causa dell'estrema gravità della crisi. E' un messaggio basato su una documentazione precisa e dettagliata, basata su elementi fattuali. E' un messaggio scomodo ma sincero che rintraccia e documenta, con una corposa mole di informazioni a supporto, le vere finalità della guerra e le responsabilità dell'escalation militare che può e deve essere fermata con un'azione diplomatica e un raffreddamento delle tensioni. Lo scivolamento verso scenari sempre più pericolosi è solo all'inizio. Ci aspettano mesi drammatici e inquietanti. E chi crede che la soluzione della guerra in Ucraina sia l'inasprimento e l'amplificazione della guerra stessa, in realtà non fa parte della soluzione ma fa parte del problema.
Stop all'inutile strage.
Il testo del messaggio "La guerra che verrà" è promosso da:
- - Angelo Baracca, fisico, docente universitario in pensione, storico attivista e saggista impegnato per la pace e il disarmo
- - Carlo Belli, Assistant Professor "International Relations" & "Peacebuilding and Conflict Transformation"
University for Foreigners of Perugia (Italy) - - Antonio Bruno, docente di informatica e attivista del movimento per la pace
- - Antonio Camuso, Archivio Storico Benedetto Petrone di Brindisi
- - Giancarlo Canuto, docente di religione impegnato per la pace
- - Tiziano Cardosi, ex ferroviere e attivista nei movimenti contro le guerre, Firenze
- - Nicoletta Dentico, Head of the Health Justice Programme, Society for International Development (SID)
- - Donatella Di Cesare, professore ordinario di filosofia teoretica all'Università "La Sapienza" di Roma
- - Anna Ferruzzo, attrice
- - Domenico Gallo, magistrato, esperto di diritto internazionale
- - Ugo Giannangeli, avvocato del coordinamento Abbasso la Guerra
- - Antonio Greco, docente, obiettore di coscienza alle spese militari e sindaco di Veglie (LE)
- - Alessandra Mambelli, attivista di Pax Christi a Ferrara
- - Alessandro Marescotti, presidente di PeaceLink
- - Daniele Novara, pedagogista, scrittore e docente universitario
- - Elio Pagani, storico attivista per il disarmo e obiettore di coscienza al lavoro bellico
- - Paolo Piccinno, Associazione Tenda per la Pace di Brindisi
- - Maurizio Portaluri, direttore di Salute Pubblica e primario del reparto di Radioterapia Oncologica a Brindisi
- - Etta Ragusa, responsabile della Casa della Pace di Grottaglie e già coordinatrice della Campagna Kossovo
- - Carlo Rovelli, fisico, saggista, accademico italiano e scienziato per la pace
- - Massimo Wertmüller, attore
- - Alex Zanotelli, missionario comboniano e anima storica del movimento per la pace
Alessandro Marescotti
e-mail: a.marescotti@peacelink.org
Telegram - Signal - WhatsApp: 3471463719
http://www.peacelink.it/ucraina
Il testo del messaggio "La guerra che verrà" è stato pubblicato il 20 ottobre 2022 qui https://www.peacelink.it/conflitti/a/49264.html
Articoli correlati
- Albert, il bollettino quotidiano pacifista
I rischi del "Piano della Vittoria" di Zelensky
Il cancelliere tedesco Scholz si è sostanzialmente opposto a due punti del piano di Zelensky: l'adesione rapida alla Nato e il via libera ai missili a lunga gittata sulla Russia. Il rischio di escalation è elevato e potrebbe trascinare l'Europa in una nuova guerra mondiale.18 ottobre 2024 - Redazione PeaceLink - Albert, il bollettino quotidiano pacifista
E' in corso la caccia ai renitenti alla leva in Ucraina
Questi raid a caccia di renitenti alla leva sono l’ennesima dimostrazione che stiamo mandando armi non per salvare le persone ma per arruolarle. Spesso contro la loro volontà. Ciò che colpisce in questa situazione è il clima di paura e tensione che si sta diffondendo tra la popolazione civile.15 ottobre 2024 - Redazione PeaceLink - Mobilitazione pacifista il 26 ottobre per uscire dall'inganno
La guerra e i babbei
I soldati ucraini sono in netta inferiorità. Le loro roccaforti cadono una dopo l'altra. I soldati di Kiev abbandonano le posizioni in Donbass, si registrano defezioni e ammutinamenti. Ma Zelensky devia l'attenzione sull'incursione in Russia: «Le nostre truppe nel Kursk tengono le posizioni»13 ottobre 2024 - Alessandro Marescotti - Albert, il bollettino quotidiano pacifista
Quei soldati ucraini morti per la gloria di Zelensky
La storia della rimozione del comandante Emil Ishkulov, a capo dell’80a brigata d’assalto aviotrasportata ucraina. Avrebbe tentato di opporsi all'ordine di guidare un'incursione nella regione di Kursk, ritenendola un "suicidio". La sua opposizione ha portato alla sua destituzione.6 ottobre 2024 - Redazione PeaceLink
Sociale.network