Il filosofo Ganjipour: “Iran, la piazza esige che l’Islam esca per sempre dallo Stato”
Ma c'è un punto su cui il regime non può cedere: l’hijab (il velo), unico e ultimo segno manifesto della presunta essenza islamica dello Stato iraniano. Se il governo cede sull’hijab, l’aggettivo “islamico” non ha più senso. La legittimità islamica sarebbe messa in discussione. Tanto più che in quattro decenni questo Stato è diventato militare, corrotto, immorale. Non ha più nulla di islamico. È un Leviatano moderno. Uno dei più immorali che si possa immaginare. L’Islam politico è in un’impasse. La sharia richiede un’autorità per imporsi nello spazio pubblico.
(...)
Con questo Stato islamico iraniano, associato a una lista interminabile di ingiustizie, non è più possibile parlare di capacità liberatoria dell’Islam. Nel 2009, due anni prima delle Primavere arabe, si era assistito a una rivolta in nome della teologia della liberazione contro la teologia di Stato: il Movimento verde. Tredici anni dopo, nelle lotte attuali, l’Islam come teologia della liberazione non ha più voce in capitolo. Viene associato esclusivamente all’autorità dello Stato.
Lo Stato Islamico è riuscito a creare un movimento di odio generale contro l’Islam nella società. Se la fede persiste in diversi strati della popolazione, essa è accompagnata da un totale rifiuto dell’Islam, in particolare tra le donne, che ne sono le principali vittime.
La società iraniana è arrivata al termine di un processo di secolarizzazione generato dalle ingiustizie commesse dallo Stato islamico. Un’esperienza storica dolorosa e anche rischiosa, perché lo Stato islamico ha profondamente danneggiato la società, le sue basi economiche, ecologiche, morali e psicologiche.
Chi è Anoush Ganjipour?
E' un filosofo delle religioni e specialista dell'Islam. Iraniano, risiede in Francia.
Link: Anoush Ganjipour, CNRS-ENS, Centre Jean Pépin
https://umr8230.cnrs.fr/membres/anoush-ganjipour/
https://republique-des-savoirs.academia.edu/AnoushGanjipour
Allegati
Intervista completa a Anoush Ganjipour
Fonte: Il Fatto Quotidiano 10.10.202291 Kb - Formato pdfLa ribellione delle donne in Iran
Articoli correlati
- Arrestata e trasferita in un "centro di cura".
Il coraggio di Ahou
Assistiamo purtroppo da tempo alla dura repressione dei diritti fondamentali nel Paese islamico, soprattutto nei confronti delle donne.
Ma in Iran con coraggio è in corso una rivoluzione nonviolenta straordinaria, espressa dallo slogan “Woman-Life-Freedom”, “Donna, vita, libertà”9 novembre 2024 - UDIK - Unione Donne Italiane e Kurde - Albert, il bollettino quotidiano pacifista
Mobilitazione pacifista nazionale: tutte le informazioni in un'unica pagina web
Oggi 26 ottobre si svolgono manifestazioni pacifiste in tutt'Italia. La pace è sotto attacco. Stanotte vi è stato un attacco israeliano sull'Iran. Questa pagina web è il punto di raccolta e condivisione delle informazioni disponibili per oggi. Vuoi collaborare anche tu? Ti spieghiamo come.26 ottobre 2024 - Redazione PeaceLink - Albert - bollettino pacifista dell'1 ottobre 2024
Linea rossa superata: Israele provoca, l'Iran risponde con i missili
Israele aveva interpretato la recente cautela dell'Iran come segno di debolezza. L'analista geopolitico Farhad Rezaei aveva pubblicato ieri sul Jerusalem Post un articolo intitolato "L'inazione calcolata dell'Iran: perché Teheran sta da parte mentre Hezbollah vacilla".1 ottobre 2024 - Redazione PeaceLink - E' stato violato il diritto internazionale e occorre una condanna unanime
Israele attacca l'Iran, il movimento pacifista sia la voce dell'intera umanità
Di fronte al rischio di un'escalation suicida, i vari gruppi pacifisti nel mondo, a partire da quelli israeliani, hanno il compito di unire le voci e richiamare i governi a isolare Netanyahu. Ancora insufficiente è l'attenzione del movimento ecologista sui rischi nucleari della guerra19 aprile 2024 - Alessandro Marescotti
Sociale.network