Conflitti

Intervista

Il filosofo Ganjipour: “Iran, la piazza esige che l’Islam esca per sempre dallo Stato”

"In quattro decenni - dice Anoush Ganjipour - questo Stato è diventato militare, corrotto, immorale. Non ha più nulla di islamico. È un Leviatano moderno. Uno dei più immorali che si possa immaginare".
Fonte: Il Fatto Quotidiano 10 ottobre 2022 - 10 ottobre 2022

Manifestazione in Iran

Le folle iraniane chiedono che la religione rinunci al suo controllo sullo spazio pubblico, di separare il governo dalla religione.

Ma c'è un punto su cui il regime non può cedere: l’hijab (il velo), unico e ultimo segno manifesto della presunta essenza islamica dello Stato iraniano. Se il governo cede sull’hijab, l’aggettivo “islamico” non ha più senso. La legittimità islamica sarebbe messa in discussione. Tanto più che in quattro decenni questo Stato è diventato militare, corrotto, immorale. Non ha più nulla di islamico. È un Leviatano moderno. Uno dei più immorali che si possa immaginare. L’Islam politico è in un’impasse. La sharia richiede un’autorità per imporsi nello spazio pubblico.

(...)

Con questo Stato islamico iraniano, associato a una lista interminabile di ingiustizie, non è più possibile parlare di capacità liberatoria dell’Islam. Nel 2009, due anni prima delle Primavere arabe, si era assistito a una rivolta in nome della teologia della liberazione contro la teologia di Stato: il Movimento verde. Tredici anni dopo, nelle lotte attuali, l’Islam come teologia della liberazione non ha più voce in capitolo. Viene associato esclusivamente all’autorità dello Stato.

Lo Stato Islamico è riuscito a creare un movimento di odio generale contro l’Islam nella società. Se la fede persiste in diversi strati della popolazione, essa è accompagnata da un totale rifiuto dell’Islam, in particolare tra le donne, che ne sono le principali vittime.

La società iraniana è arrivata al termine di un processo di secolarizzazione generato dalle ingiustizie commesse dallo Stato islamico. Un’esperienza storica dolorosa e anche rischiosa, perché lo Stato islamico ha profondamente danneggiato la società, le sue basi economiche, ecologiche, morali e psicologiche.

Note: Si rimanda all'articolo di Angelo Baracca sulla storia dell'Iran https://www.peacelink.it/storia/a/49271.html

Chi è Anoush Ganjipour?
E' un filosofo delle religioni e specialista dell'Islam. Iraniano, risiede in Francia.
Link: Anoush Ganjipour, CNRS-ENS, Centre Jean Pépin
https://umr8230.cnrs.fr/membres/anoush-ganjipour/
https://republique-des-savoirs.academia.edu/AnoushGanjipour

Allegati

Articoli correlati

  • Urge un approccio globale alla violenza di genere
    Latina
    Honduras

    Urge un approccio globale alla violenza di genere

    Organizzazioni di donne smontano campagna di disinformazione e chiedono l'approvazione di una legge integrale
    15 aprile 2024 - Giorgio Trucchi
  • Israele attacca l'Iran, il movimento pacifista sia la voce dell'intera umanità
    Editoriale
    E' stato violato il diritto internazionale e occorre una condanna unanime

    Israele attacca l'Iran, il movimento pacifista sia la voce dell'intera umanità

    Di fronte al rischio di un'escalation suicida, i vari gruppi pacifisti nel mondo, a partire da quelli israeliani, hanno il compito di unire le voci e richiamare i governi a isolare Netanyahu. Ancora insufficiente è l'attenzione del movimento ecologista sui rischi nucleari della guerra
    19 aprile 2024 - Alessandro Marescotti
  • Contro la logica della vendetta: perché la guerra non è la risposta
    Editoriale
    Israele ha annunciato un nuovo attacco contro l'Iran

    Contro la logica della vendetta: perché la guerra non è la risposta

    Come pacifisti chiediamo che l'intera comunità internazionale, in sede ONU, prenda le distanze dal ciclo infinito di ritorsioni, superando le divisioni e mettendo da parte i calcoli geopolitici in nome di un solo obiettivo: allontanare il più possibile lo spettro di una terza guerra mondiale
    16 aprile 2024 - Alessandro Marescotti
  • Appello alla pace: fermiamo l’escalation tra Israele e Iran
    Editoriale
    Oggi i pacifisti hanno marciato fino alla base Nato di Amendola, contro tutte le guerre

    Appello alla pace: fermiamo l’escalation tra Israele e Iran

    Facciamo appello a tutte le parti coinvolte a considerare la vita umana sopra ogni altra cosa e a cercare una risoluzione pacifica. Vi è il rischio di un conflitto più ampio che potrebbe coinvolgere altre nazioni e destabilizzare ulteriormente una regione già fragile.
    14 aprile 2024 - Redazione PeaceLink
PeaceLink C.P. 2009 - 74100 Taranto (Italy) - CCP 13403746 - Sito realizzato con PhPeace 2.7.15 - Informativa sulla Privacy - Informativa sui cookies - Diritto di replica - Posta elettronica certificata (PEC)