Chi spara contro la centrale nucleare di Zaporizhia?
Dal minuto 5 in poi il discorso si amplia alla questione della Nato che Zelensky vorrebbe coinvolgere in questa guerra in forma diretta e non solo in forma indiretta tramite il massiccio supporto bellico, l'addestramento, l'aiuto logistico e di intelligence.
"L'obiettivo dell'Ucraina - dice Gaiani - ormai è evidente a tutti, a parte quelli che non lo vogliono vedere, ed è quello di coinvolgere la Nato in questa guerra, ed è un obiettivo che l'Ucraina di Zelensky persegue non da sola".
Sul coinvolgimento diretto della Nato, voluto da Kiev, spingono anche la Polonia e i paesi Baltici ma altri paesi fondatori dell'Alleanza Atlantica, argomenta Gaiani, "non ne vogliono sapere".
A partire dal minuto 8 il discorso si sposta sul disegno politico-militare del governo ucraino. E su questo Gaiani, senza tanti giri di parole, dice: "Mi pare che a Kiev ci siano delle valutazioni molto pericolose". Valutazioni che non combaciano con quelle dei paesi fondatori della Nato. "Possono essere in linea con l'attuale regime di Kiev, ricordiamo che a Kiev non c'è più la libertà e la democrazia di cui tanti parlano, dodici partiti sono stati messi fuorilegge, incluso il secondo classificatosi alle ultime elezioni, con l'accusa di essere filorussi, in quella che di fatto è anche una guerra civile perché ci sono milioni di ucraini che sono dalla parte dei russi e decine di migliaia che combattono con i russi. E allora mi pare che gli interessi del regime di Kiev combacino sempre meno della Nato e dell'Europa, interessati sì a difendere l'Ucraina e a fermare la Russia ma non a pagare un prezzo per arrivare a questo che sia una guerra globale che si combatterà ovviamente in Europa".
E Gaiani in chiusura ricorda che "la Russia può mobilitare molte più forze di quelle che ha mobilitato finora" proseguendo questa guerra "ben oltre l'inverno".
L'analisi di questa intervista sostanzialmente pone in evidenza una "linea di faglia" che sta lentamente formandosi dentro quello che è il blocco della Nato, una sorta di frattura invisibile ma profonda fra il blocco tradizionale della Nato "occidentale" e il blocco orientale (Polonia e paesi baltici di recente ingresso nella Nato) che probabilmente puntano ad un collasso del regime di Putin e a una disgregazione della Federazione Russa. Si legge infatti su Limes: "Polonia, Lituania, Lettonia ed Estonia sono i membri più antirussi della Nato e spingono perché la guerra in Ucraina diventi una sconfitta russa di ampie proporzioni".
Decisiva sarà la posizione di Biden e degli Stati Uniti del trovare la via d'uscita, contemperando le spinte più oltranziste della "new" Nato e le caute frenate della "old" Nato. Ma sarà importante anche la posizione della Commissione Europea, finora distintasi per una posizione barricadera supportata dalla maggioranza dell'Europarlamento finalizzata a una "vittoria" militare contro la Russia, fino alla riconquista della Crimea e del Donbass.
Articoli correlati
- Appello al movimento pacifista
"Sostenere il disgelo fra Russia e Stati Uniti"
Il 24 febbraio 2022 l'esercito russo invadeva l'Ucraina. È stata una guerra che ha violato la Carta dell'Onu. Dopo tre anni emerge la concreta speranza di porre fine a uno spaventoso massacro.21 febbraio 2025 - Campagna contro l'invio di armi in Ucraina - La polemica avviata da Trump che ha accusato Zelensky di essere un "dittatore"
Ucraina: una "democrazia" priva di opposizione
Il portavoce della Commissione Europea, Stefan de Keersmaecker, ha recentemente dichiarato che l'Ucraina è una "democrazia", mentre la Russia di Putin non lo è. La domanda cruciale a cui la Commissione Europea dovrebbe rispondere è: perché l'opposizione parlamentare ucraina è stata messa fuorilegge?21 febbraio 2025 - Alessandro Marescotti - E' in carcere per aver rifiutato di combattere
Valentyn Adamchuk: prigioniero di coscienza in Ucraina
L'Ucraina aspira a far parte dell'Unione Europea, ma il rispetto dell'obiezione di coscienza è un prerequisito essenziale per l'adesione. Bruxelles deve chiedere con forza la liberazione di Adamchuk e la garanzia di un vero diritto all'obiezione di coscienza.21 febbraio 2025 - Alessandro Marescotti - Albert - bollettino pacifista dal 17 al 23 febbraio 2025
Come trasformare la sconfitta ucraina in una vittoria
L'illusione della vittoria sulla Russia si è infranta contro la realtà dei fatti. La controffensiva ucraina era già fallita nel 2023. E la Russia è avanzata per tutto il 2024. Ma l'astuto Trump sta trasformando la sconfitta di Biden in una sua vittoria. Quali prospettive si aprono per i pacifisti?19 febbraio 2025 - Redazione PeaceLink
Sociale.network