Conflitti

Vertice internazionale di Vienna per la pace in Ucraina

Sosteniamo il cessate il fuoco e i colloqui di pace in Ucraina ora

Non si può negare che parlare sia meglio che uccidere. La negazione della pace è stupida e vergognosa. Il mio messaggio a tutti i negazionisti della pace: per favore usate la vostra conoscenza per affermare la pace. Dobbiamo abbandonare la grande menzogna che i pacifisti lavorano per il nemico.
Yurii Sheliazhenko (executive secretary of Ukrainian Pacifist Movement)
Fonte: World BEYOND War. Discorso in seduta plenaria "I movimenti della società civile e le voci per la pace contro la guerra tra Russia e Ucraina". - 10 giugno 2023

Intervento di Yurii Sheliazhenko al Vertice internazionale di Vienna per la pace in Ucraina

Discorso in seduta plenaria "I movimenti della società civile e le voci per la pace contro la guerra tra Russia e Ucraina".

Cari amici, un saluto da Kiev. È un onore e un piacere condividere il palco nella capitale della neutralità, Vienna, insieme a femministe favorevoli alla pace come Karyna Radchenko, coraggiosi nonviolenti e resistenti alla macchina da guerra di Putin come Oleg Bodrov, veri costruttori di pace, studiosi e attivisti per la pace che abbiamo ascoltato e ascolteremo oggi; non i cosiddetti manifestanti contro la guerra che in realtà la sostengono, come ha notato Oleg. Ha detto la verità: questo è un luogo in cui le persone ucraine e russe favorevoli alla pace, possono riunirsi e dire la verità, e la verità ci unisce.

È un sollievo partecipare a questo Vertice internazionale per la pace in Ucraina e unire la mia voce a quella di molte persone dotate di buonsenso, per una tregua e colloqui di pace con mezzi pacifici, dopo molte notti insonni passate nei rifugi durante i bombardamenti russi e dopo la dolorosa lettura di notizie trasformate in cinture di munizioni, dai propagandisti della guerra.

È importante che si tratti di un vertice di persone, non di un vertice di governi. Vi assicuro che se solo domani, per miracolo, tutti i popoli del mondo si riuniranno a Vienna e in ogni altro luogo per denunciare tutte le guerre, chiedere il disarmo, lo scioglimento degli eserciti e l'abolizione delle frontiere militarizzate degli Stati, tutti i governi del mondo, sia quelli autoritari che quelli "democratici" per autodefinizione, si uniranno per vietare queste assemblee che minacciano la loro cosiddetta "sicurezza nazionale", o in parole povere, l'illusione del potere assoluto attraverso la violenza.

Le persone libere, i civili onesti, non vogliono mai la guerra; solo i profittatori della guerra e i loro governi la vogliono e avvelenano l'opinione pubblica con ogni sorta di menzogna, ingannando la gente a credere che la pace, che la gente vuole e ha diritto di avere, sia possibile solo dopo un osceno omicidio di massa - perché questo è ciò che la guerra è per sua natura: nient'altro che un omicidio di massa.

La negazione della pace da parte di ricchi e potenti guerrafondai e dei loro clienti in politica, nei media, nel mondo accademico e nella società civile, dimostra che la guerra è una scelta, non un'inevitabilità. Solo la scelta può spiegare l'inventiva nell'esprimere l’ostilità e la mancanza di immaginazione nel costruire ponti. E fanno letteralmente e intenzionalmente saltare i ponti!

Nemmeno la distruzione della diga di Nova Kakhovka e l'alluvione di dimensioni bibliche hanno convinto i presidenti Putin e Zelensky a fermare la guerra e a collaborare per salvare le vittime. A quanto pare, per loro, la lotta militare per il potere e lo scaricabarile contano più delle vite umane. Quando i loro eserciti continuano ad attaccarsi a vicenda, uccidendo e terrorizzando inevitabilmente i civili, entrambi i comandanti in capo rimangono supremi negazionisti della pace, cercano la vittoria sul campo di battaglia e si rifiutano di prendere in considerazione qualsiasi possibilità di riconciliazione. Vergogna ai negazionisti della pace!

A causa di questa follia, vediamo foto orribili di case esplose e rase al suolo, autobus bruciati, cadaveri e sangue nelle città su entrambi i lati del fronte. Centinaia di migliaia di morti, milioni di sfollati. Guerra di logoramento per molti anni, dicono. Quanto sono ostinati e crudeli i pianificatori della guerra a contemplare questo sacrificio infinito di vite e speranze in nome del loro potere e dei loro profitti illimitati?!

Alcuni dicono che è "immorale" smettere di armare l'Ucraina per l'autodifesa, come se l'autoprotezione non violenta e la diplomazia per i capricci di qualcuno fossero escluse, come Putin le ha vergognosamente escluse e ha preferito l'aggressione militare. Ma io credo che sia immorale alimentare la guerra con la fornitura di armi. L'unica speranza di uscire dal circolo vizioso della violenza e del dolore che si autoalimentano, di trasformare questo inferno sulla Terra in qualcosa che assomigli al paradiso o, almeno, al regno della ragione, è imparare a resistere agli aggressori e ai tiranni senza violenza, senza riprodurre i loro metodi e la loro follia militarista.

La vera moralità non consiste nell'uccidere il nemico, ma nel rifiutarsi di uccidere, rendendo inutile la violenza dei tiranni e dei militaristi attraverso la disobbedienza civile, la resistenza nonviolenta al militarismo e alla guerra, la solidarietà e il sostegno reciproco dei civili di tutte le parti in causa nella resistenza alla guerra, la difesa dei diritti umani e la costruzione della pace. Quando tutte le persone si rifiuteranno di uccidere, non ci sarà più la guerra. Questa è la trasformazione definitiva di cui il nostro mondo ha bisogno, anche se come primo passo è bene chiedere a Putin e Zelensky di cessare il fuoco, cooperare per porre rimedio alla catastrofe umanitaria e negoziare una pace sostenibile basata su un'autentica riconciliazione e non sugli stratagemmi e sulle tentazioni geopolitiche di questo mondo tristemente polarizzato. Salvare vite umane e vivere con dignità è una questione molto più importante di chi governa la Terra, Washington o Pechino o chiunque altro. Non desidero certo trasformare Kiev in una capitale dell'impero mondiale, sia l'Eurasiatismo che l'Atlantismo mi danno la nausea, e tutto ciò che desidero è che l'ordine mondiale multilaterale sia concentrato nei cuori e nelle menti civili di tutti i miliardi di esseri umani.

Oltre a chiedere tempestivamente il ritiro dell'esercito russo dall'Ucraina, il ritiro delle basi militari degli Stati Uniti dall'Europa e la cessazione dell'espansione della NATO, dobbiamo chiedere l'abolizione dell'intero sistema di economia militarizzata che continua a ucciderci e privarci delle nostre migliori speranze di un futuro pacifico e felice, a partire da tutto il secolo scorso, dopo la prima e la seconda guerra mondiale, se non oltre. Dobbiamo iniziare questo grande cambiamento verso un governo e una gestione nonviolenti abbandonando la vecchia menzogna resa popolare da Adolf Hitler e diffusa nell'attuale discorso pubblico per il profitto dei mercanti di morte, la grande menzogna che i pacifisti lavorano per il nemico. No, non è vero! Perché stiamo trasformando i nemici in alleati; perché siamo voci di coscienza e di buon senso da tutte le parti, siamo l'unico motivo per cui le persone sono ancora esseri ragionevoli e non mostri assetati di sangue: è il risultato del nostro umile ma vitale lavoro di pace, il lavoro minato dall'assurda e irrazionale negazione della pace.

Se non vi piace la moltitudine di piani di pace proposti dai negoziatori ucraini e russi a Minsk e Istanbul, dal Vaticano, dalla Cina e da molti Paesi del Sud globale, siete liberi di proporre il vostro. Potreste sostituire le forze di pace con costruttori di pace, giornalisti di pace, educatori e facilitatori di dialoghi pubblici e riconciliatori in Russia e Ucraina; sostituite la neutralità militare con la solidarietà antimilitarista; se volete, sostituite i referendum con altre soluzioni pacifiche alle dispute territoriali, come l'arbitrato o la sovranità condivisa o il mondo senza confini. A meno che non siate dei folli, non potete fingere che i piani per fare la guerra siano piani di pace; e non si può trasformare il discorso pubblico in un campo minato che esplode di rabbia con qualsiasi accenno alla pace con mezzi pacifici o con qualsiasi accenno al fatto che tutte le parti devono essere trattate in modo equo e onesto. Il governo aggressore non deve essere demonizzato e il governo vittima non deve essere ingiustamente scusato per aver reso il proprio popolo vittima di violazioni dei diritti umani e di crimini inevitabili quando si conduce una guerra, difensiva o meno, poiché la guerra uccide, la guerra è un crimine per sua definizione.

Non si può negare che parlare sia meglio che uccidere. La negazione della pace è stupida e vergognosa. Il mio messaggio a tutti i negazionisti della pace: per favore, non siate negazionisti della pace, non umiliatevi, usate la vostra conoscenza e la vostra immaginazione per affermare la pace.

Non potete negare che la risoluzione pacifica dei conflitti, e non lo spargimento di sangue, sia una norma fondamentale del diritto internazionale.

Non potete negare che una resistenza efficace alla violenza senza violenza sia possibile e necessaria, come hanno dimostrato il Mahatma Gandhi e Martin Luther King.

Non si può negare che i dialoghi, e non le armi, portino alla riconciliazione.

Non si può negare che le guerre, e non i colloqui di pace, siano dei pericolosi precedenti storici.

Non si può negare che le persone trascinate nel tritacarne con l'inganno e la costrizione, non sono e non possono essere indipendenti e che dopo le uccisioni di massa, avranno solo sangue tra le mani, non l'indipendenza.

Non si può negare che le persone manipolate per far credere che uccidere sia un bene sono persone sbagliate per essere considerate autorità in materia di risoluzione equa dei conflitti.

Non si può negare che per una pace autentica non si dovrebbe desiderare la morte degli altri, ma la convivenza con gli altri in armonia e amore, come membri dignitosi della grande famiglia dell'umanità, uguali nella loro dignità.

In breve, non si può negare il valore sacro della vita umana. Bisogna affermare, non negare la pace. Alla fine, la negazione della pace porta alla pazzia, alla vergogna e all'autodistruzione, mentre l'affermazione della pace è l'unica speranza per un futuro migliore.

Affermiamo la pace.

Immaginiamo, discutiamo e attuiamo piani di pace.

Non sprechiamo alcuna opportunità di azione pacifica e di espressione di una solidarietà senza confini e senza limiti tra persone che amano la pace.

Sosteniamo il cessate il fuoco e i colloqui di pace in Ucraina ora, quando sono più necessari.

Sosteniamo la pace. Stop War

Tradotto da Sara Piccinini per PeaceLink. Il testo è liberamente utilizzabile a scopi non commerciali citando la fonte (PeaceLink) e l'autore della traduzione.

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