Dialogo, non armi
Rete NoWar ed africani dell'ovest davanti all'ambasciata della Nigeria
Consegnata una lettera all'ambasciatore della Nigeria, paese presidente di turno della Cedeao (Organizzazione economica degli Stati dell'Africa occidentale) e che potrebbe svolgere un ruolo mediatore decisivo per la pace nel Niger.
17 agosto 2023
Marinella Correggia
Un presidio per il dialogo con il Niger e contro ogni intervento militare nel paese si è svolta oggi a Roma davanti alla sede dell'ambasciata della Nigeria, presidente di turno della Cedeao (Organizzazione economica degli Stati dell'Africa occidentale) la quale rispetto al golpe in Niger non esclude un intervento armato e ha introdotto sanzioni economiche pesantissime.
I numerosi cartelli proclamavano, in italiano, inglese e francese, "Sì alla pace e al dialogo, No all'intervento armato", "Sosteniamo i popoli dell'Africa occidentale che vogliono la pace", "Mo alle sanzioni che colpiscono la popolazione"
Durante il presidio, organizzato da Rete No War e che ha visto anche la presenza di cittadini dell'Africa occidentale, è stata consegnata all'ambasciata nigeriana una lettera da inoltrare alla Cedeao, nella quale si chiede di evitare ogni ricorso alle armi, come ribadito da tanti attori della società civile e anche da diversi Stati dell'area. Agli inizi di agosto, Peacelink aveva a sua volta inviato a varie ambasciate dell'Africa occidentale una lettera dello stesso tenore.
Rete No War, piccolo gruppo attivo dal tempo della guerra Nato in Libia nel 2011, ha ricordato, con i suoi cartelli, anche quell'avventura, che l'Africa ha pagato in termini di diffusione del terrorismo.
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