Le spine di Zelensky
Le elezioni in Slovacchia hanno visto il ritorno di Robert Fico, leader del partito Smer-sd (Direzione socialdemocrazia), alla guida del paese. Questa vittoria segna un cambiamento significativo nella politica slovacca e potrebbe avere notevoli implicazioni a livello geopolitico, in particolare per le relazioni con l'Ucraina, la NATO e l'Unione Europea.
Fico, già tre volte primo ministro, è tornato al potere con un partito che ha ottenuto il 23% dei voti. Sulla base della legge elettorale slovacca avrebbe una maggioranza di 79 deputati su 150 membri.
Il suo ritorno è stato accolto con entusiasmo dal premier ungherese Viktor Orban, noto per le sue posizioni nazionaliste e critiche nei confronti del sostegno militare all'Ucraina.
Queste elezioni in Slovacchia possono comportare un cambiamento nella politica estera del paese.
Uno dei punti più discussi durante la campagna elettorale è stato l'atteggiamento di Robert Fico nei confronti dell'Ucraina. Mentre in passato Fico aveva promosso un'agenda pro-europea e aveva portato la Slovacchia nell'Unione Europea e nella zona euro, oggi le sue posizioni sono nettamente diverse.
Fico si è espresso apertamente contro l'invio di armi all'Ucraina. Ha dichiarato infatti di non voler inviare "anche solo un proiettile" in Ucraina.
Questa posizione mette la Slovacchia in contrasto con la strategia della NATO e dell'UE, che hanno fornito un attivo sostegno militare all'Ucraina.
Il ritorno di Fico al potere rappresenta quindi una sfida alle politiche europee e transatlantiche che mirano a sostenere l'Ucraina con un crescente invio di armi. Inoltre, questo risultato si verifica in un momento in cui la Polonia, un vicino della Slovacchia, ha drasticamente ridotto il suo sostegno militare all'Ucraina per via del contenzioso sul grano.
Proprio per le implicazioni per l'Ucraina, la vittoria elettorale di Fico e del suo partito potrebbe anche creare tensioni all'interno della NATO e dell'UE. La NATO si basa sulla solidarietà tra i suoi membri, ma l'atteggiamento di Fico potrebbe minare questa solidarietà. Allo stesso modo, l'UE, che si basa su valori e principi condivisi, potrebbe trovarsi ad affrontare difficoltà nel gestire un membro che critica apertamente le politiche europee. Per questi motivi Fico si è subito aggiudicato l'appellativo di "filorusso".
L'atteggiamento di Fico verso la Russia e l sua critica alle sanzioni anti-russe potrebbe influenzare la politica europea dando forza alla fronda che contesta la von der Leyen, creando ulteriori divisioni tra gli Stati membri che in più occasioni hanno fatto fatica a trovare un accordo sulle sanzioni economiche al Cremlino.
A ciò si aggiunge l'interruzione del sostegno militare americano all'Ucraina dopo da decisione degli Stati Uniti di non inviare più aiuti militari per evitare lo shutdown (è passata la proposta McCarthy: stop ai 6,2 miliardi di armi all’Ucraina).
In sintesi, le elezioni in Slovacchia si sommano a potenti fattori di turbamento di quel clima di unanimità che aveva segnato nel 2022 lo slancio della Nato e della UE nel sostegno militare all'Ucraina. Questo nuovo scenario politico potrebbe mettere a dura prova la strategia di Zelensky e del suo governo, ossia quella di combattere, combattere e combattere fino alla vittoria.
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