Il presidente ucraino è solo con le sue illusioni di vittoria
Nel cuore di una guerra devastante, una sorprendente contraddizione si è manifestata tra il presidente dell'Ucraina, Volodymyr Zelensky, e il capo delle forze armate ucraine, il generale Valery Zaluzhny. Mentre Zelensky sostiene che la controffensiva ucraina stia avanzando, il generale Zaluzhny riconosce lo stallo.
Questa discrepanza tra il comandante delle forze armate e il capo di stato ucraino rompe il velo di propaganda mediatica che in questi mesi ha avvolto la controffensiva ucraina.
Da una parte, Zelensky sembra impegnato a sostenere la narrazione di un'Ucraina in avanzamento nella sua controffensiva contro le forze russe, mentre, dall'altra, il generale Zaluzhny, un esperto militare sul campo, sembra basare la sua valutazione sulla realtà dei fatti sul terreno.
Secondo il generale Zaluzhny, in oltre cinque mesi di controffensiva, le forze ucraine sono riuscite a spostare il fronte di appena 17 chilometri in una circoscritta area della regione di Zaporizhzhia. Questo dato indica un progresso molto limitato, e di fatto insignificante rispetto all'obiettivo di mettere in fuga l'esercito russo.
Il presidente Zelensky, ha accusato il generale Zaluzhny di rendere "più facile il lavoro dell'aggressore", riferendosi chiaramente alla Russia. Questa contraddizione tra il leader politico e il leader militare solleva importanti interrogativi. Pone fine alla narrazione non solo di Zelensky ma anche della Nato.
La propaganda della Nato entra sempre più in conflitto con la realtà dei fatti sul campo di battaglia.
Nel frattempo, un inquietante incidente ha aggiunto un ulteriore dramma a questa storia. Hennadii Chestiakov, assistente del generale Zaluzhny, è stato ucciso dall'esplosione di una granata in circostanze ancora poco chiare. Questo tragico evento solleva ulteriori interrogativi sulla situazione interna dell'Ucraina e sulla sicurezza delle figure di alto livello coinvolte nella gestione del conflitto.
La popolazione ucraina trova sempre più difficile discernere la verità in mezzo a questa discrepanza tra la retorica politica e la realtà del campo di battaglia. E non a caso i recenti sondaggi indicano un crollo di consensi nell'opinione pubblica ucraina che vede scendere il sostegno al governo dal 74% al 21%, con la sfiducia che sale parallelamente dal 19% al 76%.
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