L'accusa dell'ambasciatore ucraino in Italia
Libri scolastici italiani accusati di raccontare la storia ucraina come vuole Putin
Le accuse dell'ambasciatore ucraino appaiono come un'ingerenza. È fondamentale che i docenti italiani siano liberi di condurre le proprie ricerche e di scegliere i libri di testo senza pressioni esterne e che abbiano la libertà di adottare prospettive storiografiche diverse e critiche.
20 marzo 2024
Alessandro Marescotti e Daniele Novara
L'intervento dell'ambasciatore ucraino in Italia ha suscitato un acceso dibattito riguardo alla presunta manipolazione della storia dell'Ucraina in alcuni libri di testo scolastici italiani. Tuttavia, è importante considerare questa controversia da una prospettiva che valorizzi la libertà e il pluralismo di opinioni.
Accusare i libri scolastici italiani di raccontare la storia dell'Ucraina secondo le preferenze di Putin è una chiara intromissione nella scuola italiana. È compito dei docenti italiani e non dell’ambasciatore fornire agli studenti una visione equilibrata e accurata della storia, libera da qualsiasi forma di manipolazione politica o ideologica ma anche libera di esprimere un pluralismo storiografico.
In una società democratica, è essenziale che la ricerca storica sia indipendente e libera da interferenze politiche esterne.
Le accuse dell'ambasciatore ucraino appaiono come un'ingerenza indebita sul terreno della ricerca storica italiana. È fondamentale che i docenti italiani siano liberi di condurre le proprie ricerche e di scegliere i libri di testo senza pressioni esterne e che abbiano la libertà di adottare prospettive storiografiche diverse e critiche.
Nell'ambiente scolastico è importante che gli studenti siano abituati a diverse interpretazioni della storia, consentendo loro di sviluppare un pensiero critico e analitico.
La presenza di prospettive storiografiche diverse non solo arricchisce il dibattito storico, ma aiuta anche gli studenti a comprendere la complessità degli eventi e a sviluppare una visione più completa del passato.
E’ ovvio che la presenza di diverse prospettive non significa che tutte abbiano lo stesso peso o la stessa validità.
È compito dei docenti valutare criticamente le fonti storiche e fornire agli studenti gli strumenti necessari per discernere tra diverse interpretazioni e arrivare a una comprensione accurata dei fatti storici.
In conclusione, mentre la controversia sollevata dall'ambasciatore ucraino richiama l'attenzione sulla manipolazione politica della storia, è fondamentale difendere la libertà di insegnamento e di scelta dei libri di testo nonché il pluralismo di opinioni nell'ambito della ricerca storica. È compito dei docenti italiani garantire che gli studenti abbiano accesso a una visione equilibrata e accurata della storia, preservando al contempo la libertà di espressione e il diritto alla ricerca indipendente.
Alessandro Marescotti - docente e fondatore di PeaceLink
Daniele Novara - pedagogista e fondatore del Centro Psicopedagogico per la Pace

Note: Scuola, ambasciatore Ucraina: "Preoccupa disinformazione russa in libri di testo italiani"
https://www.adnkronos.com/cronaca/scuola-ambasciatore-ucraina-preoccupa-disinformazione-russa-in-libri-di-testo-italiani_3D2gjjeYxNOhnLPIyYLZCn
L’allarme degli ucraini: “Nei libri di scuola italiani c’è la storia secondo Putin”
https://www.repubblica.it/cronaca/2024/03/20/news/ucraina_libri_scuola_filorussi-422339630/
Dossier shock su libri scuola pro Putin, ministero corre ai ripari: avviata verifica
"È grave che su 13 sussidiari ben 12 raccontino la storia e la geografia secondo la propaganda putiniana". E' quanto ha detto, parlando con l'Adnkronos Maria Elena Boschi (Iv)
https://www.adnkronos.com/cronaca/libri-scuola_2yfXs4WkEoByYCyCzfZeyH
Scuola, le autrici del dossier: "Libri filorussi devono spaventare genitori italiani, non ucraini"
https://www.adnkronos.com/cronaca/scuola-le-autrici-del-dossier-libri-filorussi-devono-spaventare-genitori-italiani-non-ucraini_yzOTPiIDEdM1njfb4Nyjd
https://www.adnkronos.com/cronaca/scuola-ambasciatore-ucraina-preoccupa-disinformazione-russa-in-libri-di-testo-italiani_3D2gjjeYxNOhnLPIyYLZCn
L’allarme degli ucraini: “Nei libri di scuola italiani c’è la storia secondo Putin”
https://www.repubblica.it/cronaca/2024/03/20/news/ucraina_libri_scuola_filorussi-422339630/
Dossier shock su libri scuola pro Putin, ministero corre ai ripari: avviata verifica
"È grave che su 13 sussidiari ben 12 raccontino la storia e la geografia secondo la propaganda putiniana". E' quanto ha detto, parlando con l'Adnkronos Maria Elena Boschi (Iv)
https://www.adnkronos.com/cronaca/libri-scuola_2yfXs4WkEoByYCyCzfZeyH
Scuola, le autrici del dossier: "Libri filorussi devono spaventare genitori italiani, non ucraini"
https://www.adnkronos.com/cronaca/scuola-le-autrici-del-dossier-libri-filorussi-devono-spaventare-genitori-italiani-non-ucraini_yzOTPiIDEdM1njfb4Nyjd
Articoli correlati
- L’Italia vede finanziati due progetti in due sedi
Europa anno 2023: 31 progetti e 500 milioni per produrre esplosivi, proiettili e missili
Alla fine il vecchio tabù rappresentato dall’uso del bilancio comunitario per obiettivi militari è stato spezzato9 aprile 2025 - Rossana De Simone - Albert, bollettino pacifista settimanale dal 31 marzo al 6 aprile
L’onda dei pacifisti per fermare le stragi
Questa settimana si conclude con una strage di bambini in Ucraina. L’ONU accusa la Russia: “Totale noncuranza per le vite dei civili”. A Roma Alex Zanotelli ha parlato anche della strage dei bambini palestinesi: “Trenta al giorno nell’indifferenza generale”. La Finlandia ritorna alle mine antiuomo.6 aprile 2025 - Redazione PeaceLink - Albert - bollettino pacifista dal 24 al 30 marzo 2025
Sparano sulle ambulanze
E’ stata una settimana di mobilitazione quella appena finita, con i pacifisti nuovamente in piazza contro la barbarie. Non si può rimanere indifferenti per uno sterminio che a Gaza non ha fine. E contemporaneamente cresce una forte opposizione al piano di riarmo della von der Leyen e della Meloni.30 marzo 2025 - Redazione PeaceLink - La verità scomoda sull’informazione di guerra
Le fake news che intossicano l’Europa
Benigni, con la sua denuncia delle fake news russe, ha toccato un tema importante. Ma la domanda da farci è un’altra: perché i leader europei sono stati intossicati dalla loro stessa disinformazione? Paradossalmente l’Europa è stata ingannata dalle sue stesse frottole sulla "vittoria militare".24 marzo 2025 - Alessandro Marescotti
Sociale.network