Conflitti

E' in carcere per aver rifiutato di combattere

Valentyn Adamchuk: prigioniero di coscienza in Ucraina

L'Ucraina aspira a far parte dell'Unione Europea, ma il rispetto dell'obiezione di coscienza è un prerequisito essenziale per l'adesione. Bruxelles deve chiedere con forza la liberazione di Adamchuk e la garanzia di un vero diritto all'obiezione di coscienza.
21 febbraio 2025

Campagna per l'obiezione di coscienza

Valentyn Adamchuk, cristiano evangelico ucraino, è stato condannato a tre anni di carcere per aver rifiutato di combattere. Il tribunale distrettuale di Darnytskyi a Kiev ha ritenuto il suo rifiuto un'evasione dalla leva, condannandolo in base all'articolo 336 del codice penale. Una sentenza che ignora il diritto alla libertà di coscienza, un principio che ogni società democratica dovrebbe difendere.

Il pacifista Yurii Sheliazhenko ha diffuso la notizia della condanna di Adamchuk, evidenziando come l'Ucraina, pur difendendosi da un'aggressione, continui a violare il diritto fondamentale all'obiezione di coscienza. Durante il processo, Adamchuk ha recitato la poesia "Non per rapina" del pastore Georgy Vins, rievocando le persecuzioni contro i cristiani sotto il regime sovietico. Un gesto che lega le repressioni del passato a quelle del presente, mostrando come il rifiuto della guerra sia ancora oggi un atto di coraggio pagato a caro prezzo.

L'obiezione di coscienza è un diritto umano riconosciuto dalle Nazioni Unite e dal Consiglio d'Europa. Il rifiuto di uccidere non è un crimine, ma un'espressione della dignità umana. Eppure, in Ucraina come in Russia, chi si oppone alla guerra viene perseguitato. Adamchuk non è un traditore: è un testimone della nonviolenza evangelica, un uomo che si rifiuta di impugnare le armi per fedeltà ai suoi principi.

L'Europa, che si proclama paladina dei diritti umani, non può restare in silenzio. L'Ucraina aspira a far parte dell'Unione Europea, ma il rispetto dell'obiezione di coscienza è un prerequisito essenziale per l'adesione. Bruxelles deve chiedere con forza la liberazione di Adamchuk e la garanzia di un vero diritto all'obiezione.

La vicenda di Valentyn Adamchuk ci ricorda che la pace non si costruisce con le armi, ma con il coraggio della coscienza. La sua prigionia è un monito per tutti noi: il diritto alla nonviolenza deve essere difeso con coerenza.

Adamchuk non è solo. La comunità internazionale deve mobilitarsi affinché il suo sacrificio non sia vano. PeaceLink continuerà a denunciare queste ingiustizie, perché il vero nemico della pace non è chi rifiuta di combattere, ma chi impone la guerra come unica via possibile.

Articoli correlati

  • Le operazioni segrete del Regno Unito in Ucraina
    Conflitti
    Confermata la presenza sul campo di forze speciali britanniche

    Le operazioni segrete del Regno Unito in Ucraina

    L'inchiesta giornalistica del The Times suggerisce che il sostegno del Regno Unito all'Ucraina sarebbe stato significativamente più pervasivo di quanto ammesso pubblicamente. Anche altre fonti confermano il coinvolgimento britannico nella pianificazione di attacchi alla Russia.
    14 aprile 2025 - Redazione PeaceLink
  • Il movimento pacifista italiano si mobilita contro il riarmo e la guerra
    Pace
    Albert, bollettino pacifista settimanale dal 7 al 13 aprile 2025

    Il movimento pacifista italiano si mobilita contro il riarmo e la guerra

    Anche questa settimana si conclude con i dati in crescendo di una strage in Ucraina causata da missili russi. Intanto l'Onu denuncia che a Gaza i 36 recenti attacchi israeliani hanno ucciso "solo donne e bambini". E l'Italia tenta di evitare i dazi USA comprando nuovi F35.
    13 aprile 2025 - Redazione PeaceLink
  • Europa anno 2023: 31 progetti e 500 milioni per produrre esplosivi, proiettili e missili
    Disarmo
    L’Italia vede finanziati due progetti in due sedi

    Europa anno 2023: 31 progetti e 500 milioni per produrre esplosivi, proiettili e missili

    Alla fine il vecchio tabù rappresentato dall’uso del bilancio comunitario per obiettivi militari è stato spezzato
    9 aprile 2025 - Rossana De Simone
  • L’onda dei pacifisti per fermare le stragi
    Pace
    Albert, bollettino pacifista settimanale dal 31 marzo al 6 aprile

    L’onda dei pacifisti per fermare le stragi

    Questa settimana si conclude con una strage di bambini in Ucraina. L’ONU accusa la Russia: “Totale noncuranza per le vite dei civili”. A Roma Alex Zanotelli ha parlato anche della strage dei bambini palestinesi: “Trenta al giorno nell’indifferenza generale”. La Finlandia ritorna alle mine antiuomo.
    6 aprile 2025 - Redazione PeaceLink
PeaceLink C.P. 2009 - 74100 Taranto (Italy) - CCP 13403746 - Sito realizzato con PhPeace 2.7.33 - Informativa sulla Privacy - Informativa sui cookies - Diritto di replica - Posta elettronica certificata (PEC)