Conflitti

Dal Presidio di Assopace a Nablus (IV)

30 maggio 2004
Giorgio Stern
Fonte: Assopace

Nablus, 27 maggio 2004

Verso le 23 di ieri sera un quindicina di camionette ed un mezzo piu' grosso
dell'esercito israeliano sono entrati a Nablus. Li abbiano visti nel lasciare
il Centro giovanile del Medical Relief. Era il segno di una "operazione"
importante. Ma solo verso le quattro del mattino abbiamo sentito i boati
che motivavano la spedizione.
Con il sole alto siamo entrati nella prima delle due case distrutte dai
sicari di Sharon nella Citta' Vecchia e, qualche decina di minuti dopo,
nella seconda. L'odore dell'esplosione si percepiva ancora tra le pareti
distrutte, tra i travi pericolanti e le macerie che assommavano pietre,
legno, vetri e la poltiglia delle povere cose delle sei famiglie rimaste
senza piu' niente. Una quarantine di persone, che ci hanno accolto con un
compostezza ed una dignita' che sottolineava, se ve ne fosse stato bisogno'
l'empieta' del gesto degli occupanti.
Circondate le due abitazioni, alle 23 e 30, il commando, composto da un
centinaio di israeliani, ha imposto alle famiglie l'uscita immediata, senza
poter prendere nulla, ne' i vestiti dei ragazzini che dormivano, ne' il
latte per i piu' piccoli. Fuori subito! E gli artificeri hanno lavorato
ad approntare le cariche.
Alcune ore dopo le esplosioni.
Non e' difficile descrivere cio' che abbiamo visto, piu' difficile e fare
il percorso a ritroso e, nella notte fonda, piu' fonda ancora in quel dedalo
di viuzze, tentare di capire lo shock di quella gente. Qual'e' il sogno
che quei bambini faranno per tutto il resto della loro vita?
Sogno?
Quando siamo usciti dalla Citta Vecchia abbiamo incontrato la troupe di
Al Jazeera. Ci e' sfuggita la presenza di E. G. della Loggia, della signora
F. Nirenstein, del sig. Fuad Hallam, ne' abbiamo notato alcuna troupe della
RAI.
Peccato, avrebbero imparato molto da questa gente.
La citta' e' stata dichiarata Zona militare chiusa. Lo sappiamo ora (17,30)
quando telefona il nuovo volontario, giunto da poco in Palestina per darci
il cambio.
Ci informa che al posto di blocco di Hawara (Sud Est di Nablus) non intendono
farlo passare. Riferisce che i soldati di Tel Aviv bloccano pure le ambulanze.

Articoli correlati

  • Veglia per Gaza a Lecce
    Palestina
    Anche il nodo PeaceLink di Lecce aderisce all'evento

    Veglia per Gaza a Lecce

    Aumentano le adesioni all'iniziativa promossa dal coordinamento salentino di Donne per la Palestina. La veglia silenziosa testimonierà la solidarietà ai civili di Gaza, massacrati da nove mesi dall’esercito israeliano con la complicità dei governi europei e dell’Occidente
    13 luglio 2024 - Redazione PeaceLink
  • Idiozia o disinformazione?
    Disarmo
    Idiozia e disinformazione? O solo idiozia? Giudicate voi.

    Idiozia o disinformazione?

    Dal senatore USA Lindsey Graham, importante membro del Partito Repubblicano, una ricetta semplice ed efficace per risolvere la guerra tra Israele e Gaza...
    19 maggio 2024 - Roberto Del Bianco
  • Genocidio a Gaza, la fase più estrema di un lungo processo coloniale
    Latina
    Palestina-America Latina

    Genocidio a Gaza, la fase più estrema di un lungo processo coloniale

    Francesca Albanese ha presentato il suo ultimo rapporto sul massacro del popolo palestinese
    9 maggio 2024 - Giorgio Trucchi
  • Yeheli Cialic: “Israele, non possiamo restare a guardare. Il silenzio è complicità”
    Pace
    Parla un obiettore di coscienza israeliano

    Yeheli Cialic: “Israele, non possiamo restare a guardare. Il silenzio è complicità”

    Yeheli Cialic è il coordinatore di Mesarvot, una rete di giovani obiettori di coscienza israeliani. Lo abbiamo incontrato e intervistato a Bologna, dove ha partecipato a un evento organizzato da Assopace Palestina.
    30 aprile 2024 - Teodoro Palpacelli
PeaceLink C.P. 2009 - 74100 Taranto (Italy) - CCP 13403746 - Sito realizzato con PhPeace 2.7.15 - Informativa sulla Privacy - Informativa sui cookies - Diritto di replica - Posta elettronica certificata (PEC)