Conflitti

PROTESTA DI STUDENTI SHIITI A BAGHDAD

30 maggio 2003
Rosarita Catani

BAGHDAD, 29 maggio 2003 Cento studenti del seminario shiita iracheno Hawza, ieri 29 maggio, hanno svolto una dimostrazione per protestare contro l’assalto effettuato dalle forze americane in alcuni uffici Hawza e in diverse moschee nella citta’ d’An-Najaf, a sud di Baghdad. I soldati americani hanno arrestato alcuni studenti.

I dimostranti innalzano bandiere con le figure dell’Ayatollah Mohammad Bagir al Sar e dell’Aytollah Mahmoud Hussein al-Sarakhi. Marciano uniti nella preghiera del mezzogiorno. Portano dei copricapo di colore bianco, quale espressione della loro buona volontà nel pagare l’ultimo prezzo per difendere la loro Patria e nel venerare il rispetto per i loro studenti.

Sheikh Abu al-Hassan al-Hadi al-Mousoui, legge un documento redatto dall’Hawza, asserendo che le truppe americane in Iraq “hanno incoronato i loro crimini tra uno dei piu’ orribili, rivestono le intenzioni del diavolo mirate a scalzare il letto dell’Islam e mettendo il coltello nel cuore dell’Islam attaccando il luogo sacro di Hawza”.

Il documento afferma che i “le truppe terroriste americane” sono quelle che “saltano sulle associazioni” infuriando e saccheggiando An-Najaf e la citta’ di Hilla dove molti studenti shiiti sono stati arrestati.

Le truppe americane hanno attaccato donne, bambini e vecchi.

Il documento chiede, inoltre, che l’amministrazione USA rilasci i detenuti, faccia ritornare i residenti alle loro proprietà, faccia un’apologia per i residenti e li ricompensi del plagio e che non ripeta atti barbarici e terroristici I futuro.

Nel documento vi è anche scritto, che le truppe americane, hanno illuso gli iracheni promettendo, alla fine della Guerra “un paradiso iracheno, ma che gli iracheni non hanno visto nulla di tutto questo. “Non vi è acqua, elettricità, medicine, lavoro e sicurezza”. “Noi denunciamo e rigettiamo le azioni americane ed i loro crimini. Innervosiscono il popolo iracheno che vede perquisire i loro corpi, ascolta il rumore delle loro bombe, la denotazione dei tank e dei loro veicoli armati”.

Amir al-Ta’ai, uno studente di Hawza afferma che le truppe americane hanno aggredito i religiosi.

“Gli americani stanno privando all’Iraq ogni cosa”.

Note: Rosarita Catani e' una reporter indipendente che invia i suoi resoconti da Amman, Giordania, raccontando da un punto d’osservazione privilegiato cosa accade in Iraq e in medio oriente. I suoi report - pubblicati regolarmente sul sito www.peacelink.it - sono utilizzabili liberamente previa citazione della fonte e dell'autrice
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