Conflitti

Dossier dei servizi segreti italiani

"Le diserzioni della Guardia Nazionale irachena toccano punte dell'80 per cento"

La situazione in Iraq sta scappando di mano agli americani che fino ad ora hanno parlato ufficialmente solo di 5 mila ribelli. "Almeno 120 mila" scrivono gli 007 italiani.
15 settembre 2004
www.repubblica.it

L'ultimo dossier dell'intelligence, che raccoglie i contributi delle agenzie di sicurezza dei paesi della coalizione, fotografa in Iraq una situazione che sta completamente scappando di mano. "Il triangolo sunnita - si legge - è praticamente sfuggito al controllo continuativo tanto delle truppe governative irachene quanto di quelle statunitensi". Non solo: "Il governo di Iyad Allawi non ha propri strumenti di sicurezza affidabili".

Tanto per fare un esempio, se devono essere assaltate roccaforti ribelli "le diserzioni della Guardia Nazionale irachena toccano punte dell'80 per cento e il Servizio di protezione delle infrastrutture non riesce a fermare gli attentati agli oleodotti". Ma il dato sconcertante è ancora un altro: il nucleo degli oppositori, tra gli ex del regime di Saddam e gruppi dell'integralismo islamico, conta almeno "120 mila persone" contro stime ufficiali che parlano di 5-6000 nemici.

Un dato questo rivelato addirittura dallo Stato maggiore della prima divisione di fanteria americana: "Tra indigeni e stranieri il nucleo duro degli oppositori armati è stimato intorno allo 0,5 per cento della popolazione, cioè 120 mila persone su un totale stimato di 24 milioni". Questo significa, ammettono gli autori del dossier, "che mancano gli uomini sufficienti per debellare le attività irregolari organizzate".

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