Rapimenti: la grande esperienza di Negroponte, ambasciatore americano in Iraq
I miei ricordi tornano al maggio 1982, quando mi trovai faccia a faccia con Negroponte nel suo ufficio all’Ambasciata USA a Tegucigalpa.
Io mi ero recata in Honduras al seguito di una commissione di inchiesta. Volevamo avere delle risposte. Trentadue donne erano fuggite dalle squadre della morte di El Salvador per cercare rifugio in Honduras, dopo l’assassinio dell’Arcivescovo Oscar Romero nel 1980. Una di queste era stata la segretaria di Romero. Qualche mese dopo il loro arrivo, queste donne erano state prelevate a forza dai loro appartamenti a Tegucigalpa, caricate in un furgone e erano scomparse. La nostra delegazione si trovava in Honduras per trovare la verità su quello che era successo a queste donne.
John Negroponte aveva ascoltato la nostra esposizione dei fatti. Vi erano stati testimoni oculari alle catture e questo l’avevamo ben letto nella documentazione che le precedenti delegazioni avevano raccolto. Negroponte aveva negato assolutamente di essere a conoscenza dei luoghi dove potevano essere state portate queste donne. Aveva insistito sul fatto che l’Ambasciata USA non interferiva negli affari del governo Honduregno e che per noi sarebbe stato più vantaggioso discutere di questa questione con i governanti dell’Honduras. Però i fatti sicuramente dimostravano il contrario. Durante l’amministrazione Negroponte, gli aiuti militari USA all’Honduras erano passati da $4 milioni di dollari a $77.4 milioni; gli USA avevano promosso una guerra segreta contro il Nicaragua, ne avevano minato i porti e avevano addestrato l’esercito dell’Honduras per appoggiare i Contras.
John Negroponte aveva lavorato a stretto contatto con il Generale Alvarez, Comandante in Capo delle Forze Armate in Honduras, per realizzare l’addestramento dei militari Honduregni nella guerra psicologica, nelle azioni di sabotaggio, e in ogni tipo di violazioni dei diritti umani, inclusa la tortura e il rapimento. Militari dell’Honduras e del Salvador venivano inviati alla Scuola delle Americhe per ricevere l’addestramento per movimenti anti-sommossa diretti contro la gente della loro stessa nazione. La CIA aveva creato lo scellerato Battaglione di Intelligence Honduregno 3-16, che si era reso responsabile dell’assassinio di molti Sandinisti. Il Generale Luis Alonso Discua Elvir, un insegnante della Scuola delle Americhe, era stato uno dei fondatori e dei comandanti del Battaglione 3-16. Nel 1982, gli USA avevano negoziato il libero accesso allo spazio aereo dell’Honduras e avevano insediato un centro di addestramento militare regionale per le forze dell’America Centrale, con lo scopo principale di fornire addestramento alle forze dell’esercito del Salvador. Nel 1994, la Commissione dell’Honduras sui Diritti Umani sottolineava la tortura e la scomparsa almeno di 184 oppositori politici. Inoltre la Commissione accusava John Negroponte di numerose violazioni di diritti umani.
Ora, ritorniamo nel suo studio in quel giorno del 1982; John Negroponte ci aveva assicurato di non avere idea di cosa fosse successo alle donne, di cui noi eravamo alla ricerca. Ho dovuto aspettare 13 anni per saperlo! In un’intervista al Baltimore Sun nel 1996, Jack Binns, il predecessore di Negroponte come ambasciatore in Honduras, dichiarava che un gruppo di Salvadoregni, molti dei quali erano donne, era stato ricercato, catturato il 22 aprile 1981, e selvaggiamente torturato dalla DNI, la Polizia Segreta dell’Honduras, prima di essere caricato su elicotteri dell’esercito del Salvador. Dopo essere partite dall’aeroporto di Tegucigalpa, le vittime erano state scagliate fuori dagli elicotteri, nel vuoto. Inoltre Binns affermava al Baltimore Sun che le autorità Nord Americane erano ben a conoscenza di quello che era accaduto e che questo costituiva una gravissima violazione dei diritti umani. Ma questo veniva considerato parte della politica di Ronald Reagan contro i movimenti insurrezionali.
Suor Laetitia Bordes
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