Mosca: Moltissime persone comuni alla manifestazione contro la guerra in Cecenia
Sabato (23 ottobre 2004) sulla piazza Pushkinskaja si sono riunite alcune (non so esattamente quante) migliaia di persone. (C'è chi dice tremila. La televisione - un migliaio). Per chiunque, questa è stata, certamente, la più grande manifestazione antimilitarista di tutti i tempi. Anche se soltanto la radio "Ekho Moskvy" e il giornale "Novaja Gazeta" (e internet, naturalmente) ne hanno dato notizia. C'erano persone che stavano in fila per accedervi, come i primi anni davanti a "Mac Donald's". Nello stesso tempo e nello stesso posto. Ecco il tipo di slogan che si sentivano: "Cessate la guerra, Putin dimettiti". Ce n'era uno ironico: "io - quinta colonna".
Sono intervenuti: E. Al'baz, A Tkachenko, B. Nadezhdin, e naturalmente Anna Politkovskaja, L. Ponomarev. E molti altri.
E' curioso: cresceva il numero di giovani e persone per bene.
Hanno anche annunciato il piano di pace di Maskhadov: amministrazione della Cecenia sotto l'egida dell'ONU; cessazione del fuoco. Rivendicazioni di secessione dalla Russia: nessuna.
Queste migliaia di persone comuni, giunte alla manifestazione con il freddo e la pioggia, hanno fatto ricordare il nostro amico e autore, morto in Cecenia, Vitja Polkov. Egli ha vissuto un mese sulla piazza portando il cartello "Stop alla guerra!". In fin dei conti Vitja l'hanno ascoltato. Peccato che lui non ci sia più.
La polizia controllava gentilmente le borse nella lunga fila di persone all'ingresso della piazza. Non pensavano, i poliziotti, che sabato la Pushkinskaja era il posto più sicuro del paese.
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