Conflitti

DENUNCIA DI GREENPEACE: CONTENITORI DELL’ACQUA CONTAMINATI LA GUERRA NON E’ FINITA – DUE SOLDATI AMERICANI FERITI

30 giugno 2003
Rosarita Catani

BAGHDAD, 29 giugno 2002 – Gli americani sono costretti ad ammettere che la guerra non e’ finita dopo che altri due soldati americani sono stati feriti in un attacco a Baghdad.

Proprio nella capitale irachena, alle 7,30 di questa mattina si sono avvertite delle forti esplosioni. Due veicoli militari statunitensi sono stati danneggiati a seguito dell’attacco, che ha provocato il ferimento di due soldati e la morte di un civile iracheno. Ormai, gli attacchi ai soldati delle forze di coalizione diventano sempre piu’ frequenti. Alcuni testimoni, riferiscono che nella giornata di ieri a Baghdad si sono udite “regolari ed improvvise esplosioni”, in diversi punti della citta’ che miravano a colpire obiettivi americani.

Al Jazeera, riporta che soldati americani che sostavano al checkpoint nella citta’ di Fallujah sono stati attaccati con bombe a mano. Testimoni dichiarano di aver visto un tank distrutto.

I continui attacchi provano che la guerra sara’ lunga e difficile.

Il popolo iracheno ora, dovra’ fare i conti anche con l’uranio impoverito. Acqua contaminata venduta dall’esercito americano a 3$ dollari al barile. La denuncia arriva da Greenpeace, la quale ha lanciato una campagna per dare agli iracheni, acqua pulita in cambio di quella contaminata.

Gli iracheni, che risiedono in un comune vicino a Twaitha, 25 chilometri a Sud di Baghdad, avrebbero pagato circa 15$ per ogni nuovo barile d’acqua, al posto di quello incontaminato.

Il portavoce del gruppo greenpeace dichiara che questa mattina, sono stati restituiti quattro barili contaminati. “E’ un buon inizio” afferma ottimista, poiché devono essere ritirati dai 150 ai 500 contenitori radioattivi. Molti iracheni sono restii a restituire l’acqua, dal momento in cui manca e loro avendone bisogno, non conoscendone la pericolosita’, usano l’acqua radioattiva.

Le forze americane, come sempre, non danno importanza all’accaduto minimizzando la pericolosita’. Un ufficiale afferma che gli iracheni avevano bisogno urgente di cibo e d’acqua……

E’ spirito di grande umanita’ dare ad un popolo bisognoso acqua e cibo all’uranio impoverito.

Note: Rosarita Catani e' una reporter indipendente che invia i suoi resoconti da Amman, Giordania, raccontando da un punto d’osservazione privilegiato cosa accade in Iraq e in medio oriente. I suoi report - pubblicati regolarmente sul sito www.peacelink.it - sono utilizzabili liberamente previa citazione della fonte e dell'autrice
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