Angola:lo sminamento totale è un’ipotesi remota
Il coordinatore della sotto-commissione di assistenza e reinserimento per le vittime delle mine, Adriano Gonçalves, a Luanda, ha considerato remota la possibilità di sminare l’Angola nella sua totalità in tempi medio-brevi, a causa dell’elevato numero di mine sparse in quasi tutto il territorio nazionale.
Nel discorso di apertura del primo “Corso di Formazione sugli infortuni e incidenti causati da mine e altri ordigni esplosivi”, Adriano Gonçalves ha dichiarato di ritenere che il paese sarà libero dalle mine solo da qui a dieci anni, questo se dovesse esserci un maggior investimento e una scommessa più decisa nella formazione di tecnici dello sminamento, in modo da aumentare il numero di specialisti in questa area.
Secondo il suo punto di vista, il processo di sminamento nel paese ha obbedito ad alcune priorità, con una particolare considerazione per i campi agricoli, le aree di accesso alle comunità, le zone di ristabilimento e l’asse ferroviario di Benguela.
La specifica attenzione ai centri di riabilitazione, con la messa a disposizione di alcune sedie a rotelle e protesi, così come l’invio di più tecnici preparati per un accompagnamento continuativo e psicologico delle persone lese da questi ordigni, sono ugualmente priorità del della sotto-commissione per l’assistenza e il reinserimento delle vittime delle mine.
Considerando l’importanza del corso, il responsabile ha riconosciuto che le tecniche utilizzate in Angola per il processo di sminamento sono antiquate, affermando che i materiali corrispondenti alle pratiche moderne sono troppo costosi. Tuttavia, ha aggiunto che il governo angolano si è impegnato a utilizzare nuovi dispositivi.
Adriano Gonçalves ha riferito anche che questa azione formativa nasce in un momento di pace, mentre cresce l’ansia dei cittadini di spostarsi nelle tante province del paese per visitare i propri parenti.
La Commissione Nazionale Intersettoriale di Sminamento e Assistenza Umanitaria alle vittime (CNIDAH), secondo il coordinatore, ha già elaborato un Piano Nazionale di Azione contro le Mine 2005, che ha sottoposto all’approvazione del Consiglio dei Ministri.
“Per la prima volta il Piano Nazionale è elaborato con la compartecipazione diretta delle province che, a loro volta, avevano promosso azioni strategiche, priorità di sminamento, educazione sopra il rischio di mine e assistenza alle vittime”, ha sottolineato.
Nel corso, che si terrà nella sala delle riunioni del Programma delle Nazioni Unite per lo Sviluppo, partecipano circa 36 allievi provenienti dal gabinetto tecnico della CNIDAH, dall’Istituto Nazionale per lo Sminamento, dall’Ingegneria Militare delle Forze Armate Angolane (FAA), dalla Polizia Nazionale, rappresentanti degli operai nazionali e internazionali, così come di imprese commerciali.
Traduzione di Fabiana D’Ascenzo per www.peacelink.it
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