Chirac accusato di appoggiare l'opposizione libanese
BEIRUT - Sabato, due ministri del governo libanese hanno violentemente accusato il Presidente francese Jacques Chirac di supportare l'iniziativa dell'opposizione libanese volta a privare di seggi il governo pro-siriano, e un ministro è perfino giunto ad affermare che Chirac stesse conducendo la battaglia.
La dura critica è arrivata in seguito al recente viaggio di Chirac a Beirut, dove ha fatto visita alla famiglia dell'ex primo ministro, Rafik Hariri, suo amico di vecchia data, recentemente assassinato.
Hariri è morto, la scorsa settimana a Beirut, insieme ad altre 16 persone, in un massiccio bombardamento.
In una dichiarazione rilasciata dalla famiglia di Hariri, subito dopo la visita di mercoledì di Chirac, si diceva che il Presidente si trovava in Libano in visita privata per porgere le sue condoglianze. Non ha incontrato nessun funzionario libanese, aggiungeva la dichiarazione.
Sabato, però, il ministro dell'Informazione Elie Ferzli ha sostenuto che, durante la sua tappa di sette ore a Beirut, Chirac ha incontrato i leader dell'opposizione.
"Jacques Chirac, il Presidente francese, sta conducendo in prima persona la battaglia nell'arena libanese", ha affermato Ferzli in un'intervista trasmessa dal canale satellitare Al-Arabiya.
Il Ministro della Difesa, Abdul-Rahim Murad, si è scagliato contro Chirac, accusandolo di incitare l'opposizione.
"Sfortunatamente, la Francia ha assunto la posizione più estremista", ha commentato Murad in un'intervista alla tv di stato libanese. "Il Presidente Chirac è venuto in Libano e ha totalmente ignorato il governo, il Presidente e tutti. Così, si è reso disponibile ad incoraggiare l'opposizione ad intensificarne la campagna".
Chirac ha affermato che l'assassinio di Hariri è stato un "atto atroce e indescrivibile" e ha chiesto un'indagine internazionale, rifiutata dal governo libanese.
I leader dell'opposizione hanno intensificato la loro campagna contro il governo pro-siriano venerdì, convocando una "sommossa" pacifica per costringere alle dimissioni il primo ministro Omar Karami e al ritiro dell'esercito siriano dal Libano.
La Francia e gli USA hanno appoggiato la Risoluzione 1559 del Consiglio di Sicurezza dell'ONU, che chiede alla Siria di ritirare le proprie milizie dal Libano e di smettere di interferire negli affari interni libanesi.
Dal 2 settembre, data in cui è stata adottata la risoluzione, gli Usa e la Francia, che ha dominato in Libano fino all'indipendenza del 1943, chiedono alla Siria il ritiro dell'esercito e la fine delle interferenze in Libano.
Il testo e' liberamente utilizzabile a scopi non commerciali citando la fonte, l'autore e il traduttore / la traduttrice.
Articoli correlati
- Sullo sfondo emerge il grande business della guerra
Fame, bombe e sfollamenti forzati: queste le armi del governo israeliano contro Gaza, Libano e…
Netanyahu ha bombardato ospedali e scuole, fatto morire di fame bambini, distrutto infrastrutture e alloggi e reso la vita invivibile a Gaza22 ottobre 2024 - Rossana De Simone - Albert, il bollettino quotidiano pacifista
I rischi del "Piano della Vittoria" di Zelensky
Il cancelliere tedesco Scholz si è sostanzialmente opposto a due punti del piano di Zelensky: l'adesione rapida alla Nato e il via libera ai missili a lunga gittata sulla Russia. Il rischio di escalation è elevato e potrebbe trascinare l'Europa in una nuova guerra mondiale.18 ottobre 2024 - Redazione PeaceLink - Albert, il bollettino quotidiano pacifista
PeaceLink scrive ai Caschi Blu dell'ONU in Libano
"Il vostro impegno per la pace, anche di fronte agli attacchi che avete subito, è un esempio di coraggio e dedizione. Siamo con voi". Invece il governo israeliano ha accusato l'UNIFIL di fungere da "scudo" per Hezbollah e ha chiesto il ritiro delle forze di pace dal Libano meridionale.14 ottobre 2024 - Redazione PeaceLink - Albert, il bollettino quotidiano pacifista
Attacco israeliano a UNIFIL anche oggi: feriti 15 caschi blu
I carri armati israeliani hanno sfondato il cancello di una base ONU, violando il diritto internazionale. Oltre cinquemila persone stanno seguendo questa vicenda tramite Albert, il nostro bollettino pacifista. Tanti messaggi di solidarietà e sostegno ai caschi blu continuano ad arrivare a PeaceLink.13 ottobre 2024 - Redazione PeaceLink
Sociale.network