Netanyahu ha poi accusato poi le famiglie degli ostaggi di “rafforzare le richieste di Hamas” con le manifestazioni a favore della liberazione dei loro cari. “Capisco che non possiate controllare le vostre emozioni, ma non è di aiuto e da quello che vedo ciò serve solo a rafforzare le richieste di Hamas”, ha detto ancora il primo ministro israeliano questa sera in conferenza stampa, riferendosi alle proteste dei parenti degli ostaggi. “Non c’è bisogno di incoraggiarmi, me ne occupo tutto il tempo. Non è di aiuto”, ha aggiunto, mentre migliaia di persone manifestavano a Tel Aviv per la liberazione degli ostaggi.
Decine di persone, fra cui molti familiari di ostaggi, hanno protestao davanti alla residenza privata del primo ministro israeliano a Cesarea. I manifestanti, ha riferito il Times of Israel, mostrano le foto dei 136 rapiti ancora a Gaza, gridando lo slogan: “Riportateli a casa, ora!”.
Netanyahu pensi “a riparare gli errori” del 7 ottobre, invece di “sgridare i parenti delle vittime”, ha replicato il Forum delle famiglie degli ostaggi a Netanyahu sulle manifestazioni.