«Un trattato non basta: non dobbiamo mai dare per scontato che gli impegni presi sulla parola e quelli firmati su un pezzo di carta siano veramente mantenuti. Costruire la pace in Sudan è un'operazione a lungo termine». Marina Peter in Scommessa Sudan, 2006
Nel mirino il contingente militare Turquoise, inviato "per scopi umanitari" nel paese africano. La denuncia al tribunale militare dei sopravvisuti tutsi. Le indagini contro un muro di gomma
Il 21 giugno l'esercito di Abuja «libera» l'impianto di Ogboinbiri, nel Delta. Uccide 12 militanti. Ma erano manifestanti pacifici. I gruppi ribelli accusano l'Eni
Il 21 aprile la Nigeria ha scritto un’altra delle pagine piu’ buie della sua storia con un processo elettorale decisamente lontano da ogni principio democratico, lasciando il paese con un’incognita pesante circa la sua stabilita’
Per la prima volta nella sua storia la Nigeria ha goduto di due governi civili in grado di completare il mandato, seppure retti da un ex militare. Alla vigilia delle elezioni presidenziali ci si augura che effettivamente si possa scrivere un pagina nuova della storia del paese. Ma la realta’ e’ la solita: lotta politica e corruzione, violenza ai seggi, divisioni interne ai partiti, il solito riemergere di figure dal passato.
I milioni di morti e i drammi della grande nazione africana non hanno mai interessato media ed editori. Ma dopo anni di silenzio ora sette pubblicazioni riempiono gli scaffali delle librerie, due delle quali sono il diario di due osservatori internazionali
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