Il 19 marzo uno dei giornalisti "scomodi" più noti e popolari in Ucraina è stato arrestato dagli agenti del Servizio di Sicurezza. E non è l'unico. Il regime ucraino sta usando la guerra per “ripulire” il paese dagli oppositori, soprattutto se di Sinistra. Non c'è legge che tenga.
21 marzo 2022 - Oleg Yasinsky
Arrivano senza sosta comunicati ed appelli da Organizzazioni e istituzioni pacifiste mondiali
"Come premi Nobel per la pace rifiutiamo la guerra e le armi nucleari. Chiediamo a tutti i nostri concittadini del mondo di unirsi a noi nella protezione del nostro pianeta, casa per tutti noi, da coloro che minacciano di distruggerlo."
Aggiungi il tuo nome alla seguente lettera al presidente Biden e al Congresso chiedendo che gli Stati Uniti sostengano e si impegnino a raggiungere i compromessi necessari, come riconoscere l'Ucraina come paese neutrale e non espandere ulteriormente la NATO verso est.
Aggiungi il tuo nome alla lettera alla lettera di solidarietà con chi in Russia contesta la guerra in Ucraina. Firma questa petizione lanciata dalla associazione pacifista americana Codepink
In rappresentanza di medici, professionisti della sanità pubblica e studenti di medicina in tutto il mondo, chiediamo un immediato cessate il fuoco e il ritiro di tutte le forze militari invasori e occupanti e una fine urgente negoziata dell'attuale guerra in Ucraina.
10 marzo 2022 - Roberto Del Bianco
I favorevoli all'invio armi non considerano i rischi di escalation, anche atomica
Il teologo e filosofo Vito Mancuso ha scritto su La Stampa: “Sono contrario alla guerra ma favorevole all'invio delle armi”. Ma il giurista Domenico Gallo scrive: "Con l’invio di armamenti l’Italia abbandona la neutralità e diviene un paese belligerante".
Ai tanti civili che portano avanti coraggiosamente una resistenza non armata, si affiancano quelle di migliaia di cittadini e cittadine russi contrari all’invasione dell’Ucraina che continuano a manifestare, con gravi rischi per la loro incolumità, contro la guerra.
8 marzo 2022 - Domenico Massano
Guerra in Ucraina: tra alternative illusorie e bisogno di complessità
Dice Edgar Morin: «Attenzione all’isteria legata alla guerra, che ci fa vedere solo un lato della realtà, spesso più complessa. Dobbiamo fare una diagnosi corretta dell’uomo nel mondo, e nella storia attuale. Prima dell’impegno, prima dell’indignazione, dobbiamo capire».
In tutte le piazze, i pacifisti hanno gridato “Stop War”, “Stop Putin”, ma di rado le sei parole che potrebbero davvero riportare subito la pace, “Stop all’espansione NATO all’Est!”, causa del conflitto. Sono parole che la NATO non vuole sentire. Ma con questo suo rifiuto, ci sta portando in guerra.
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