Petrella e Vendola: opinioni a confronto sull'Acquedotto Pugliese
Riportiamo sue interviste, una del Manifesto e uno della Gazzetta del Mezzogiorno, rispettivamente a Nichi Vendola e a Riccardo Petrella.
Ruvido Vendola su Petrella: "Ha concentrato il suo impegno su due obiettivi completamente sbagliati: il superamento della Spa e l'abbattimento delle tariffe. Sono il frutto di un radicalismo astratto, privo di coordinate politiche, di valutazioni sommarie e semplificate su un ente che, al contrario, è straordinariamente complesso".
Petrella sostiene "l'acqua pubblica". All'obiezione del giornalista "ma a quali cifre dovrà arrivare l'Irpef?" risponde: "Lei paga l'esercito. Immagino di sì. E allora perché non protesta? Pagare l'acqua con le sue tasche è meno importante che pagare l'esercito?"
E di Vendola dice: "I rapporti sono ancora buoni ma sono triste. Non è mai piacevole avere divergenze con gli amici sulle grandi scelte di orientamento. Fa sempre male. Non è mai una gioia".
Con la divisione fra Vendola e Petrella su una tematica così importante come quella dei beni comuni (Petrella era stato chiamato all'Acquedotto Pugliese proprio da Vendola) si profila una divisione di fondo che coinvolgerà inevitabilmente anche i movimenti. Alex Zanotelli, che è sulla stessa linea d'onda di Petrella, ha dichiarato sull'acqua: “E' l’elemento fondamentale e fondante, non può essere merce, deve essere a totale gestione pubblica; per questo la formula della società per azioni va bandita”.
Allegati
Intervista a Nichi Vendola
346 Kb - Formato pdfDal Manifesto del 10 dicembre 2006Intervista a Riccardo Petrella
282 Kb - Formato pdfDalla Gazzetta del Mezzogiorno del 13/12/2006
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