Intervista Chris Mayer, guru dei nuovi trend, spiega le potenzialità del settore

«Fate una scommessa sui mercanti di oro blu»

I titoli delle società che distribuiscono e depurano l' acqua sono saliti del 30% negli ultimi sei mesi. E nei prossimi dieci anni...
12 dicembre 2006
Maria Teresa Cometto
Fonte: Il Corriere della Sera (http://www.corriere.it)

L' acqua è il petrolio di domani. Scommettere sui titoli delle aziende che la trattano e la distribuiscono, è una delle migliori strategie di investimento per i prossimi dieci anni. Lo sostiene Chris Mayer, uno degli analisti americani più convinti su questo tema: le cinque azioni del suo portafoglio Blue Gold (oro blu) sono salite in media del 30% da giugno, quando ha cominciato a raccomandarle nella sua newsletter Mayer' s Special Situations. Ma è solo l' inizio di un lungo mercato Toro per il settore, assicura. «Mi sono convinto che l' acqua è un' enorme opportunità due anni fa, durante un lungo viaggio in Cina - racconta l' analista dai suoi uffici nel Maryland -. Ero andato per studiare l' industria manifatturiera, la Borsa in generale, ma attraversando il Nord, con sconfinate aree secche e polverose, mi sono reso conto di quanto l' acqua fosse scarsa e importante». La stessa situazione la si ritrova in India e in tutti i Paesi emergenti, continua Mayer: «C' è bisogno di pesanti investimenti per garantire la fornitura dell' acqua, innanzitutto quella potabile da bere. La Cina è il Paese con il più tasso di tumori dello stomaco e del fegato causati dall' acqua inquinata; e l' urgenza di risolvere questo problema sanitario è accentuata dalle imminenti Olimpiadi». A pagare i necessari costi sono innanzitutto le amministrazioni pubbliche. «Ma anche i privati che devono aprire un business in Cina o in un altro mercato emergente spesso investono nelle infrastrutture per garantirsi l' accesso all' acqua - sottolinea Mayer -. Qualsiasi prodotto ha una grande quantità di acqua incorporata, non solo i cibi come le verdure e i cereali, ma anche un minivan della Ford per essere realizzato ha bisogno di un sacco di acqua, basti pensare a quanta ne richiede la manifattura dell' acciaio o la vernice». Nei Paesi avanzati come l' Europa e gli Stati Uniti c' è invece il problema degli acquedotti esistenti, che sono vecchi e si stanno deteriorando ulteriormente. «Sono posseduti e gestiti perlopiù dalle amministrazioni pubbliche locali, che non vogliono aggiornarli perché dovrebbero recuperare i costi aumentando le tasse o le tariffe per gli utenti, una scelta impopolare - spiega Mayer -. Una soluzione sarebbe la privatizzazione degli acquedotti». All' obiezione che con una gestione privata il prezzo dell' acqua nelle case aumenterebbe, Mayer ribatte che già è aumentato più della media dell' inflazione negli ultimi anni: «Bisogna rassegnarsi all' idea che, a un certo punto, o paghiamo di più l' acqua o non ce l' abbiamo». Se l' acqua è il petrolio del futuro, si può prevedere la nascita di un cartello di fornitori dell' oro blu sulla falsariga dell' Opec, una Borsa come Chicago che tratta futures liquidi o, nella peggiore delle ipotesi, guerre scatenate dalla necessità di accaparrarsi la materia prima per eccellenza. Un ostacolo al concretizzarsi di questo scenario è però il fatto che l' acqua, a differenza dell' oro nero, piove dal cielo e il 71% della Terra è coperto da oceani. «È vero - ammette Mayer - ma così è inutilizzabile, e anche quella dei fiumi e dei laghi non può essere bevuta. Deve prima essere filtrata, trattata». Ecco quindi l' ampio spazio di crescita che hanno tutti i business legati all' acqua: i sistemi di pompaggio, le tubature, le tecniche per pulirla, gli impianti di irrigazione. Chi ha solo poche migliaia di dollari o di euro da investire, può scegliere un Etf specializzato nel settore, come PHO (vedi box). «Ma i titoli nel suo portafoglio offrono un' esposizione soprattutto alle utilities, i distributori dell' acqua a domicilio, che non sono il comparto più interessante», avverte Mayer. Fra le azioni che invece l' analista raccomanda di comprare direttamente, c' è Nalco, il più grande produttore al mondo (davanti a GE Water) di sostanze chimiche usate nel trattamento e purificazione dell' acqua; ha clienti in tutto il mondo, anche in Cina. Fino al 2003 era controllata da Suez, che l' ha venduta a un gruppo di private equity; da due anni è quotata a Wall Street e si è rivalutata del 30% contro il 20% dell' indice S&P500. Altra società che piace a Mayer è Gorman-Rupp, che fa pompe usate in agricoltura, nelle costruzioni, nel trattamento dei liquami, nell' industria petrolifera, oltre che per pompare l' acqua negli acquedotti; negli ultimi cinque anni la sua performance in Borsa (Amex) è stata quasi del 100% contro il 20% dell' S&P500. Più che raddoppiate in cinque anni sono anche le quotazioni di Northwest Pipe Company, che fabbrica tubi d' acciaio per la trasmissione di acqua; mentre nello stesso periodo sono aumentate del 150% quelle di Pico Holdings, le cui controllate Water Resource and Water Storage posseggono diritti sull' acqua in alcuni stati Usa del far West come l' Arizona e il Nevada. * * * I numeri 94% È il rendimento triennale di Mliif new energy, il fondo di Merrill Lynch BlackRock acquistabile anche in Italia. Nello stesso periodo le Borse mondiali hanno guadagnato il 44% 20% È la performance annuale di Pictet pf water, il fondo specializzato sulle risorse idriche che ha reso meglio dei concorrenti e più del triplo dell' indice Msci World

PeaceLink C.P. 2009 - 74100 Taranto (Italy) - CCP 13403746 - Sito realizzato con PhPeace 2.7.21 - Informativa sulla Privacy - Informativa sui cookies - Diritto di replica - Posta elettronica certificata (PEC)