Panettone, dolce critica

Estratto dalla Guida al Consumo critico del Centro Nuovo modello di Sviluppo, sui panettoni
17 dicembre 2003
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Vi proponiamo i dati tratti dalla nuova edizione della Guida al consumo critico, edita per i tipi della Editrice Missionaria Italiana, un volume ponderoso e qualche volta un po’ ostico, ma che si rivela una miniera di utili informazioni che se debitamente individuate possono veramente aiutarci comprare in modo critico. Lo abbiamo fatto per voi. Parliamo di panettoni, o più in generale di dolci per le ricorrenze, e diamo una prima occhiata alla tabella sottostante.

ALEMAGNA. È un marchio della Nestlè, danno subito nell’occhio una serie di pallini neri, che come si evince dalla legenda corrispondono ad altrettante critiche severe. Alcuni esempi. Abuso di potere: la Nestlè è importante finanziatrice del partito repubblicano statunitense; è membro della United States Council for International Business, della ERT e della International Chambre of Commerce, entrambi organizzazioni che difendono gli interessi delle imprese di fronte alle organizzazioni politiche nazionali e alle organizzazioni internazionali; è membro di EuropaBio, organizzazione impegnata a favore delle tecnologie genetiche; partecipa al World Economic Forum, organizzazione di governanti e imprese per la definizione delle politiche economiche mondiali. La Nestlé è stata denunciata più volte in vari pesi del mondo per reati contro l’ambiente, contro i diritti dei lavoratori, contro i diritti umani. Vende i suoi prodotti a diversi eserciti.

BALOCCO. Giudizio sostanzialmente positivo, a parte una leggera critica sulla trasparenza

BAULI. Ha la sede in un paradiso fiscale: il Lussemburgo, e quanto a trasparenza lascia a desiderare, ma il giudizio globale è neutro.

FP FORNAI E PASTICCERI. Marchio che appartiene alla DECO, una cooperativa del ravennate. Il giudizio è positivo, ha anche ottenuto il marchio Ecolabel, l’unica garanzia europea che assicura il rispetto dell’ambiente in ogni fase di lavorazione.

LE TRE MARIE. Marchio appartenente a BARILLA. Abuso di potere: Barilla è membro della International Chambre of Commerce, organizzazione che difende gli interessi delle imprese di fronte alle organizzazioni internazionali come ONU e OMC. Terzo mondo: i suoi gadget sono prodotti in Cina; Armi ed esercito: Barilla è legata finanziariamente le famiglie Andae e Oerlikon-Burhle, quest’ultima proprietaria di una fabbrica di armi; Regimi oppressivi: Barilla ha filiali in Turchia, inoltre è importante finanziatrice del partito che in Italia ha portato al governo Silvio Berlusconi, detentore di un monopolio televisivo unico al mondo: è interessata dalla nostra campagna di boicottaggio nazionale.

MELEGATTI. Giudizio neutro, non si fa notare né per atteggiamenti positivi né per atteggiamenti negativi.

MOTTA. Marchio del gruppo Nestlé. Vedi ALEMAGNA.

PALUANI. Giudizio neutro, non si fa notare né per atteggiamenti positivi né per atteggiamenti negativi.

PANDEA. Marchio appartenente a MALGARA, la società dell’olio Cuore. Stando a un rapporto 2002 di Greenpeace non garantirebbe sufficientemente sulla assenza di OGM dai suoi prodotti.

PERNIGOTTI. Marchio del gruppo AVERNA. Scarsa trasparenza; compra cacao attraverso canali commerciali che non assicurano guadagni dignitosi ai contadini e ai braccianti.

PINETA. Marchio che appartiene alla DECO; vedi FP FORNAI E PASTICCERI.

SPERLARI. Marchio della CSM, multinazionale olandese. Molti sospetti, ma poche prove. Produce anche in filiali situate in Russia, Brasile e Singapore.

Note: http://www.cunegonda.info/22panettoni.htm

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