Il fondo di solidarietà della Federazione sindacale del Quebec ritira le azioni possedute in Gildan a seguito di licenziamenti ingiusti in Honduras

T-SHIRT E FONDI PENSIONE IN HONDURAS

Importante caso di un fondo pensione del sindacato che chiede conto a un'impresa del suo comportamento. Come le ong e i gruppi di base mostrano la loro capacita' di svolgere un costante e scrupoloso lavoro di monitoraggio e di denuncia
31 dicembre 2003
Ersilia Monti
Fonte: Maquila Solidarity Network; www.maquilasolidarity.org - 18 novembre 2003


Il 12 novembre il Fondo di Solidarietà della Federazione del Lavoro del Quebec (FTQ), che amministra fondi pensione degli iscritti al sindacato per un valore di circa 90 milioni di dollari, ha annunciato che liquiderà le proprie azioni del produttore di T-Shirt di Montreal Gildan Activewear, uscendone anche dal consiglio di amministrazione, a causa del rifiuto di Gildan di reintegrare nel posto di lavoro 38 lavoratori licenziati per organizzazione sindacale nella fabbrica di El Progreso in Honduras.

Il licenziamento ingiustificato e altre violazioni dei diritti dei lavoratori, documentati da Maquila Solidarity Network (MNS) e dal Gruppo di monitoraggio indipendente dell'Honduras nel maggio 2003, sono stati confermati da un'indagine indipendente sul posto svolta dal Fondo di Solidarietà, che ha quindi chiesto a Gildan il reintegro dei lavoratori.

Gildan ha rifiutato il reintegro, negando che le affermazioni dell'MSN siano basate su fatti dimostrati, e affermando però a seguito dell'annuncio di FTQ che i licenziamenti riguardano un caso isolato che coinvolge pochi lavoratori.

Per rispondere alle pressioni crescenti di azionisti istituzionali e clienti che sollecitano assicurazioni tangibili del rispetto dei diritti dei lavoratori, nell'ottobre 2003 Gildan è entrata a far parte della Fair Labor Association (FLA), un organismo di controllo degli standard di lavoro di cui fanno parte le maggiori aziende americane e alcune importanti ONG e organizzazioni religiose, e ha affermato quindi che la partecipazione alla FLA dimostra l'impegno di Gildan ad applicare condizioni di lavoro eque; di fatto l'appartenenza alla FLA richiede che FLA approvi un programma di monitoraggio interno da effettuarsi a cura di Gildan stessa, e l'esecuzione una volta all'anno di un audit esterno in una sola fabbrica, che è l'unico controllo eseguito da auditor scelti da FLA.

Il Fondo di solidarietà, MSN e i loro partner nel gruppo di coordinamento Ethical Trading Action Group (ETAG) vedono l'iscrizione di Gildan alla FLA come un primo passo ma sono preoccupati per i tempi lunghi prima dell'esecuzione degli audit, e chiedono quindi a Gildan di cooperare a un'inchiesta indipendente
sulle condizioni di lavoro in almeno uno stabilimento di proprietà e in uno stabilimento di un contoterzista in America Centrale prima della fine del 2003, e di correggere le violazioni dei diritti dei lavoratori identificate.

Contemporaneamente, il National Labor Committee (NLC), ong con sede a New York, ha denunciato altre violazioni dei diritti dei lavoratori in una fabbrica in
Honduras, la AAA, che produce per il 75% per Gildan: 42 lavoratori licenziati per organizzazione sindacale, quote produttive e orari di lavoro eccessivi, danni fisici per movimenti ripetitivi, perquisizioni, e altro ancora. NLC ha invitato Gildan a richiedere l'osservanza della normativa sul lavoro incluso il diritto di organizzazione sindacale e di porre fine al clima di intimidazioni presente in fabbrica. Inoltre, MSN ha ricevuto recentemente informazioni sul licenziamento di altri 39 lavoratori
di Gildan coinvolti in tentativi di organizzazione sindacale in Honduras.

Gildan afferma tramite lettere e sulla stampa che il governo dell'Honduras ha archiviato il caso riguardante le presunte violazioni di libertà di associazione presso lo stabilimento El Progreso. Secondo le informazioni possedute da MSN, il governo honduregno non ha condotto un'inchiesta seria; al contrario il ministro del lavoro ha ignorato per un anno la richiesta di registrazione dell'organizzazione sindacale dei lavoratori di El Progresso.

Gildan ha recentemente diffuso una lettera che ha ricevuto dall'International Development Research Centre (IDRC), ente finanziatore dell'indagine di MNS/EMIH, in cui, in risposta alle proteste di Gildan per le denunce di MNS, si afferma che "non è possibile per IDRC stabilire la validità delle affermazioni riportate nel rapporto, neanche con le informazioni addizionali fornite da Gildan". Gildan afferma che la lettera "parla da sola", mentre invece è ben lontana dal rifiutare i contenuti del rapporto. IDRC suggerisce che "fornirà il supporto per una revisione indipendente" delle questioni irrisolte, cosa che MSN ha richiesto a Gildan per tutto l'anno passato.
Il 22 dicembre MSN ha presentato un reclamo formale alla FLA, con il sostegno del Canadian Labour Congress e della Federazione Indipendente dei Lavoratori dell'Honduras (FITH), per denunciare il licenziamento ingiustificato dal novembre 2002 di oltre cento lavoratori dello stabilimento El Progreso.

(traduzione di Silvia Giamberini)

SCRIVIAMO A GILDAN - copiate e inviate la lettera che segue (Si chiede a Gildan di cooperare a una inchiesta indipendente entro la fine dell'anno e di reintegrare i sindacalisti licenziati):

Ogg.: El Progreso factory in Honduras

Stephane Lemay
Vice-President, General Counsel and Corporate Secretary
slemay@gildan.com

c.c. Maquila Solidarity Network: info@maquilasolidarity.org

Dear Mr. Lemay,

I am writing to urge your company to cooperate with an independent investigation by the Fair Labor Association (FLA) of alleged violations of freedom of association at your company's El Progreso factory in Honduras. In order to demonstrate your company's willingness to seriously address these allegations in a timely manner, Gildan should agree to cooperate with such an investigation at the earliest possible date.

I also urge your company to offer to reinstate the 39 workers fired in October and November 2003, plus the approximately 70 workers fired in November 2002 and March, April and July 2003.

I look forward to receiving a prompt reply to my letter, declaring your company's willingness to cooperate with such an investigation at the earliest possible date and to reinstate the unjustly fired workers.

Yours truly,

(nome, cognome, eventuale organizzazione di appartenenza, nazione)

-----------------------

Note: info@maquilasolidarity.org

Per vedere i casi di cui ci siamo occupati nel 2003: www.lilliputmilano.org/lab/consumocritico.html al link Abiti Puliti - Consultate anche il sito: www.cleanclothes.org
Ersilia Monti (Coordinamento lombardo nord/sud del mondo - Rete di Lilliput Nodo di Milano)
P.le Governo Provvvisorio 6 - 20127 Milano - email: ersilia.monti@mclink.it

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