L'EFSA (ente europeo per la sicurezza alimentare) rivede in senso restrittivo la dose tollerabile

Troppa diossina negli alimenti: occorre l'istituzione di un marchio Dioxin Free

La dose tollerabile scende drasticamente, di ben 7 volte. Ora infatti la dose tollerabile settimanalmente è di 2 pg/kg e non più 14 pg/kg di peso corporeo. Cosa farà il governo italiano per tutelare i consumatori?
20 novembre 2018
Associazione PeaceLink

L'inquinamento da diossina è un problema e il rischio di portare a tavola cibi contaminati è stato sottostimato. La diossina entra infatti nel corpo umano per il 98% attraverso l'alimentazione, e solo per il 2% attraverso inalazione e contatto dermico.

Il dott. Ron Hoogenboom, membro del gruppo di esperti scientifici CONTAM e presidente del gruppo di lavoro sulle diossine, ha dichiarato: "Il gruppo di esperti scientifici ha stabilito una nuova assunzione settimanale tollerabile [DST] per diossine e PCB diossina-simili negli alimenti di 2 picogrammi* per chilogrammo di peso corporeo”.

Diossina, un pericolo nel cibo

L'EFSA è chiara: "La nuova DST è di sette volte inferiore alla precedente dose tollerabile UE, stabilita nel 2001 dal disciolto Comitato scientifico per l'alimentazione umana della Commissione europea".

Se prima la dose tollerabile era di 2 picogrammi giornalieri per chilogrammo di peso corporeo, ora si passa a 2 picogrammi settimanali per chilogrammo di peso corporeo. Quindi la dose tollerabile scende drasticamente, di ben 7 volte.

Questo significa che il rischio sale di 7 volte e che la dose prima "tollerabile" per una giornata è ora una dose tollerabile nell'arco di una settimana. Cumulando sette dosi tollerabili giornaliere (2 pg/kg corporeo) si otterrebbe in una settimana un cumulo inaccettabile (14 pg/kg).

Riassumendo: la dose tollerabile settimanalmente è di 2 pg/kg e non più 14 pg/kg.

Devono cambiare pertanto le abitudini di consumo, specie quelle he riguardano i grassi animali, per evitare eccessi di diossina.

A quando l'istituzione di un marchio Dioxin Free? L'idea era partita da un gruppo di studenti e da un progetto scolastico portato in Parlamento.

Il governo potrebbe prendere quel testo e trasformarlo in un disegno di legge.

Non solo. Ci chiediamo perché il governo italiano non riveda i limiti di concentrazione della diossina nei terreni (attualmente a 10 ng/kg di terra) abbassandolo drasticamente?

E' infatti l'inquinamento dei suoli destinati al pascolo che finisce per contaminare la catena alimentare.

E qui tocchiamo un punto dolente.

Lo spandimento di fanghi contenenti diossina con la nuova normativa non va nella direzione giusta. Lo abbiamo detto. E lo ribadiamo adesso con maggiore forza alla luce di questo nuovo autorevole parere su cui ci auguriamo che il governo rifletta per adottare provvedimenti a tutela della salute, dell'ambiente e dei consumatori.

 

Per PeaceLink

Alessandro Marescotti

Note: Per saperne di più http://www.efsa.europa.eu/it/press/news/181120

Articoli correlati

  • E' a rischio il polo dei microinquinanti dell'ARPA Taranto
    Taranto Sociale
    L'inquinamento persiste ancora a Taranto

    E' a rischio il polo dei microinquinanti dell'ARPA Taranto

    La questione è stata sollevata da Antonio Lenti che ha ottenuto un voto unanime sulla mozione a sostegno del polo in consiglio comunale di Taranto e sarà oggetto di un'audizione nella commissione ecologia della regione Puglia.
    27 settembre 2024 - Fulvia Gravame
  • Salviamo il Polo di Specializzazione Microinquinanti dell'ARPA di Taranto!
    Taranto Sociale
    Comunicato stampa di Europa Verde Taranto

    Salviamo il Polo di Specializzazione Microinquinanti dell'ARPA di Taranto!

    Forte presa di Gregorio Mariggiò a difesa della struttura che svolge le analisi per cercare i microinquinanti, tra i quali le diossine, che danneggiano gravemente l'ambiente e la salute a Taranto. Sarà presentato un ordine del giorno al Comune di Taranto tramite il consigliere Antonio Lenti.
    31 luglio 2024
  • Latte materno, diossine e PCB
    Ecologia
    Slides

    Latte materno, diossine e PCB

    L’istituzione di un regolare sistema di biomonitoraggio da parte delle autorità competenti e un'accresciuta sensibilità dei cittadini possono promuovere un diverso modello di sviluppo che tuteli la salute delle generazioni future.
    29 febbraio 2024 - Paola Fioretti ed Elisa Lorenzini
  • Biobanca e inquinamento ambientale
    Ecologia
    Proposta di una biobanca a Taranto

    Biobanca e inquinamento ambientale

    In che modo una biobanca potrebbe essere utile a mantenere traccia nel tempo degli impatti sanitari delle emissioni industriali sulla popolazione più esposta e in particolare dei bambini? Potrebbe essere inclusa fra le prescrizioni di biomonitoraggio per l'AIA dell'ILVA?
    9 agosto 2023 - Associazione PeaceLink
PeaceLink C.P. 2009 - 74100 Taranto (Italy) - CCP 13403746 - Sito realizzato con PhPeace 2.7.26 - Informativa sulla Privacy - Informativa sui cookies - Diritto di replica - Posta elettronica certificata (PEC)