Cittadini per l'aria: le nuove guide OMS
Intervista ad Anna Gerometta, presidente dell'associazione Cittadini per l'Aria sulle nuove linee guida dell’OMS. I limiti medi annui a tutela della salute umana per il biossido di azoto (NO2) vengono ridotti a un quarto (10 μg/m³) rispetto alle precedenti Linee Guida del 2005, con attivazione di una soglia limite giornaliera per l’NO2 di 25 μg/m³, la soglia annuale per il PM2.5 si dimezza passando a 5 μg/m³ – ovvero un quinto dell’attuale limite europeo – con l’attivazione di un nuovo limite per il PM2.5 sulle 24h di 15 μg/m³, la media annua a tutela della salute per il PM10 passa a 15 μg/m³ ovvero meno della metà del limite normativo vigente attualmente in Europa (40 μg/m³), si introduce una nuova soglia media per l’ozono, da calcolarsi sui sei mesi più caldi, di 60 μg/m³, e si introduce infine un nuovo limite sulle 24h per il monossido di carbonio (CO) di 4 μg/m³.
L: Cittadini per l'Aria da anni si batte contro l'inquinamento nelle grandi città portando i cittadini ad attivarsi. Cosa ne pensa di queste linee guida?
A: Sono un fondamentale campanello di allarme per i decisori politici: i limiti europei, che noi in Italia non rispettiamo, sono del tutto inadeguati a proteggerci e a informare le politiche riguardanti le misure da adottare. E’ necessario modificare al più presto la direttiva sulla qualità dell’aria 2008/50/CE per fare sì che l’obiettivo sia il rispetto delle soglie indicate dalle nuove linee guida al più presto. Ed è fondamentale che Sindaci e amministratori regionali sappiano che per avere una comunità sana l’aria deve essere una vera priorità di governo, molto al di là delle attuali misure.
E’ un peccato però che le nuove linee guida OMS non abbiano affrontato il tema della contemporanea esposizione a molti inquinanti che è, poi, la nostra esperienza quotidiana di vita, soprattutto nelle aree urbane e che non si sia indicata una soglia per il black carbon, che sappiamo avere un grave impatto sulla salute umana e anche il clima.
L: E il nostro Governo cosa fa?
A: Il nostro Governo, i nostri governatori e i nostri sindaci amano rappresentarsi come campioni delle politiche green ma lo scollamento fra le belle parole e le azioni intraprese è, troppo spesso, imbarazzante. Le nostre mappe della diffusione dell’NO2 a Milano, Roma e Napoli indicano quanto grave sia la situazione. Chiediamo nuove e più incisive politiche sulle città, per la mobilità attiva anche a livello metropolitano, e misure immediate per proteggere le popolazioni dei porti dai fumi delle navi. Questa di oggi è l’opportunità da cogliere per un deciso cambiamento di rotta.”
L: Quali costi per adattare i limiti italiani alle linee guida OMS?
A: Le misure di risanamento dell’aria hanno mediamente un costo che è di ¼ rispetto a quello del danno dell’inazione. E anche in questo senso bisogna smettere di dire che non abbiamo i soldi per le misure ma chiedersi quali sono i danni che ci derivano dalla pessima qualità dell’aria per esempio in molte città, e chi li sopporta.
L: Che limiti abbiamo attualmente in Italia?
A: Qui una tabella di comparazione fra i limiti vigenti in Europa (che non rispettiamo) e quelli dell’OMS. Per ogni città monitorata con i cittadini per l’NO2 il gruppo dei ricercatori che fa parte del comitato scientifico del progetto NO2 ha stimato l’esposizione media all’NO2 della popolazione di quella città. I ricercatori, per stimare l’impatto sulla popolazione, hanno elaborato la cosiddetta esposizione media della popolazione, giungendo alla conclusione che la popolazione di Milano è – mediamente – esposta a concentrazioni pari a 41,6 µg/m3, dunque molto più elevata del limite di legge. Sulla base di quella stima hanno calcolato che prendendo come soglia a tutela della salute per l’NO2 i 20 µg/m3 muoiono a Milano oltre 1500 all’anno a Milano per l’NO2. Ma ora l’OMS ci dice che la soglia a tutela della salute per l’NO2 non è 20 µg/m3 ma bensi 10 µg/m3 e quindi dovranno rifare i conti….
L: Quali sono le conseguenze sociali e sanitarie?
A: Enormi. L’inquinamento danneggia ogni organo, lo dice ormai la scienza e, a parte i morti (in Italia 60.000 considerando i vecchi limiti OMS. Il peggior bilancio in Europa). L’inquinamento danneggia anche lo sviluppo del cervello dei bambini. Davvero noi teniamo così poco ai nostri figli? I limiti di legge sono una convenzione ed un compromesso politico ormai completamente fuori dal tempo e sganciata dall’evidenza scientifica dell’impatto dell’inquinamento atmosferico. Verranno modificati a livello Europeo e la fase di revisione delle direttive è già in corso e ad uno stadio avanzato. Nell’ambito della revisione della direttiva sull’aria, è appena partita una consultazione che chiede ai cittadini di rispondere ad alcune domande sul tema. E’ importante che i cittadini si attivino! Il link per partecipare è questo.
L: Cosa fate come Cittadini per l'Aria e cosa potrebbero fare i cittadini?
A: Difendiamo l’aria in tribunale, seguiamo i processi normativi sul nostro tema a livello europeo e italiano, cerchiamo di diffondere informazioni corrette e fare da ponte fra i ricercatori e amministratori + cittadini, partecipiamo ai processi normativi e decisionali sul nostro tema, facciamo scienza partecipata ( da poco abbiamo cominciato a installare conta-auto nelle scuole!). Per stimolare questo cambiamento e informare i cittadini abbiamo lanciato la Guida per i Cittadini per un’aria più pulita La guida per i CIttadini: un documento in dieci punti + 1 per aiutare i cittadini ad orientarsi tra le proposte dei futuri sindaci, dei Comuni, delle Regioni e del Governo.
Pagina del sito con punti più estesi , in breve PDF e Issuu
Qui tante idee su come attivarsi
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