Inquinamento, l’Asl avverte: “Causa non trascurabile di malattie e morti”
Sono contenute nel documento di programmazione 2014 dell’Asl, da poco pubblicato sul sito dell’azienda sanitaria locale, le criticità ambientali della provincia di Cremona. Il documento contiene la sintesi dei dati raccolti nell’anno precedente e traccia per l’anno in corso le priorità nelle attività di prevenzione. Tra le tante evidenze che emergono, la conferma che l’inquinamento atmosferico contribuisce in maniera determinante alle malattie per cui Cremona vanta numerosi, tristi primati. “Evidenze crescenti – si legge testualmente nel report Asl – mostrano che all’esposizione a inquinanti presenti nell’ambiente di vita si possono attribuire quote non trascurabili della morbosità e mortalità per neoplasie, malattie cardiovascolari e respiratorie. Uno degli indici più usati per valutare la qualità dell’aria è la concentrazione di PM10, la cui fonte è da ricercare nel traffico veicolare e nei processi di combustione: la tendenza nel corso degli anni è in netta riduzione, anche se la concentrazione media annua si mantiene, nel confronto con le altre province, a livelli medio-alti, in particolare nei contesti cittadini. Il D.Lgs. 155/2010 stabilisce come valore limite sulla media annua 40 μg/m3 e come valore limite giornaliero 50μg/m3 da non superarsi per più di 35 volte per anno civile. Cremona capoluogo spicca negativamente per la numerosità dei giorni in cui la concentrazione supera il valore di soglia: nel 2012 quasi un giorno su tre. Ed infatti la città e pochi comuni limitrofi sono definiti, ai sensi della D.G.R 2605/11, come “pianura ad elevata urbanizzazione”. Ma anche la parte nord della provincia soffre una qualità dell’aria scadente”.
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