"Se questa e' vita" di Suad Amiry - Feltrinelli -
Suad in questo suo libro-diario narra la quotidianita' palestinese con una buona dose di ironia e senso pratico, ma non senza dolore per un'occupazione che dura ormai da troppo tempo e per un muro che, come la maggior parte dei trecentoventi checkpoint, nulla ha a che fare con la sicurezza di Israele. Un muro che non separa Israele dalla Palestina, ma separa i palestinesi dalla Palestina!
Vivere a Ramallah e' difficile, tutti i diritti di ogni singola persona vengono violati ogni giorno e ogni notte; i villaggi vengono spianati con i bulldozer, le case demolite e gli ulivi sradicati; eppure Suad cerca di vivere nel migliore dei modi e cerca di raccontare a noi la sua vita fatta di tanti piccoli e grandi "contrattempi". Ci narra di suo marito, di sua suocera ultranovantenne, dei suoi vicini di casa, dei suoi parenti e dei suoi amici, di soldati dei checkpoint, di funzionari israeliani, di spie e "collaboratori" e di cani...
Per chi ha la carta d'identita' di Ramallah e' illegale vivere a Gerusalemme; puo' accadere che sia piu' facile per un cane ottenere un passaporto di Gerusalemme che non per un essere umano; questo e' accaduto ad esempio a Nura, il cane di Suad, che dopo una vaccinazione a pagamento in un ambulatorio veterinario israeliano ha ottenuto il passaporto di Gerusalemme; cosi' il cane, in teoria, puo' passare liberamente dai checkpoint mentre per Suad e la sua automobile ci vogliono due diversi tipi di permessi e lunghe attese. Percio', l'unica possibilita' che resta a Suad e' quella di spiegare al soldato del checkpoint che lei e' l'autista di un cane di Gerusalemme e che il cane non puo' guidare da solo, per questo lei gli fa da autista...
Articoli correlati
- Idiozia e disinformazione? O solo idiozia? Giudicate voi.
Idiozia o disinformazione?
Dal senatore USA Lindsey Graham, importante membro del Partito Repubblicano, una ricetta semplice ed efficace per risolvere la guerra tra Israele e Gaza...19 maggio 2024 - Roberto Del Bianco - Palestina-America Latina
Genocidio a Gaza, la fase più estrema di un lungo processo coloniale
Francesca Albanese ha presentato il suo ultimo rapporto sul massacro del popolo palestinese9 maggio 2024 - Giorgio Trucchi - Parla un obiettore di coscienza israeliano
Yeheli Cialic: “Israele, non possiamo restare a guardare. Il silenzio è complicità”
Yeheli Cialic è il coordinatore di Mesarvot, una rete di giovani obiettori di coscienza israeliani. Lo abbiamo incontrato e intervistato a Bologna, dove ha partecipato a un evento organizzato da Assopace Palestina.30 aprile 2024 - Teodoro Palpacelli - Vince la resistenza degli insegnanti e degli studenti
Bavaglio nelle scuole sulla Palestina: la marcia indietro del ministro Valditara
Il mutato clima politico intorno alla questione palestinese costringe il Ministero dell’Istruzione e del Merito ad archiviare un procedimento disciplinare, avviato precedentemente, che attaccava la libertà d’insegnamento di un docente.15 aprile 2024 - Comitato contro il bavaglio nelle scuole sul genocidio in Palestina
Sociale.network