Cultura

Lista Cultura

Archivio pubblico

Dal sito

  • Disarmo
    "Una guerra nucleare non può essere vinta e non deve mai essere combattuta"

    Le "Eurobombe" renderebbero il mondo un luogo molto più instabile e pericoloso

    Le armi nucleari sono terrificanti armi di distruzione di massa che prendono di mira i centri abitati. Non distinguono tra civili e obiettivi militari. Anche le armi nucleari non strategiche di oggi sono 5-10 volte più potenti di quelle sganciate su Hiroshima e Nagasaki.
    7 aprile 2025 - Kati Juva e Arja Alho (rispettivamente co-presidente di IPPNW e caporedattore della rivista Ydin.)
  • Disarmo
    PeaceLink aderisce alla mobilitazione

    No alla prima fabbrica di armi per ReArm Europe

    Appello lanciato dalla rete "Mamme da Nord a Sud". In Lazio l’impianto “ex Winchester” di Anagni produrrà esplosivi
    7 aprile 2025
  • Disarmo
    Mappe di un ecosistema regionale

    I distretti aerospaziali nazionali: Sardegna

    Il settore dell’aerospazio è testimoniato dal recente rinnovo dell’accordo di collaborazione siglato tra il Ministero della Difesa e il Distretto AeroSpaziale della Sardegna
    7 aprile 2025 - Rossana De Simone
  • Disarmo
    Mappe di un ecosistema regionale

    I distretti aerospaziali nazionali

    Ricostruire il tessuto produttivo di ogni regione significa scoprire l’esistenza di una filiera tecnologica e produttiva dedicata all’innovazione tecnologica militare
    16 marzo 2025 - Rossana De Simone
  • CyberCultura
    Costruire le alternative digitali

    Intelligenza Artificiale per la pace: un nuovo corso di formazione

    PeaceLink e Pax Christi rinnovano l'impegno a promuovere un uso critico e pacifista dell’Intelligenza Artificiale generativa di testi. Il corso si propone come un aggiornamento rispetto alle importanti novità emerse di recente.
    7 aprile 2025 - Alessandro Marescotti

"Io sono di la'" di Muin Masri Editore: Michele Di Salvo - Divisione TracceDiverse - euro 10,00

Sono tre, a mio avviso, le parole attorno alle quali si costruisce l'intenso romanzo di Masri, e, sempre a partire da queste, si dischiudono al lettore le diverse vie di interpretazione.
4 ottobre 2005
Silvia De Marchi

La prima e' solitudine: il protagonista che incontriamo e' solo, e lo e' in modo radicale perche' e' orfano di padre e di madre. E' talmente solo che non ha neppure un nome a fargli compagnia, a donargli un volto. Il suo nome e cognome li ha persi in guerra, nella guerra quotidiana e personale che combatte per sopravvivere, e nella guerra collettiva del popolo palestinese cui appartiene. La condizione di orfanita' del "ragazzo senza nome" si innalza allora a condizione esistenziale del suo popolo orfano di patria e di speranze, nazione alla quale insieme alla terra e' stata strappata l'identita'. L'essere solo diviene, ad un certo punto, un essere altro, estraneo, e cio' si desume anche dal titolo che denuncia sin da subito il suo appartenere ad un 'altrove', ad un mondo altro, con le sue regole ferree anche se appena intuibili e non codificabili.

La seconda parola chiave e' guerra, sentita dai personaggi che popolano questo romanzo come impellente necessita', unica risposta dei disperati, dei dannati della terra palestinese, si potrebbe dire parafrasando Fanon. Andare a combattere per la Palestina diviene, nel romanzo, estremo gesto d'amore per la patria, impresa che promette onore a chi la intraprende, unica strada possibile e qui diviene tragicamente reale la riflessione di Masri- per riscattare una vita che sembra aver perso senso nel momento in cui ha perso terra e storia. Ma l'odio e la diffidenza che reca con se' la guerra conducono l'uomo all'aberrazione, che e' lo scagliarsi deliberatamente contro cio' che in se' e' bello e buono. Contro questa ottusa violenza l'autore compone il delicato racconto-idillio della danzatrice caduta in guerra che offriva ai passanti la grazia dei suoi movimenti e si sentiva a casa in Palestina.

La terza parola e' giustizia; tutto il testo e' animato da una profonda tensione verso cio' che e' giusto e si oppone con fermezza a cio' che non lo e'. Il protagonista, sopratutto nei momenti piu' bui cerca una giustizia che poi spesso e' la Giustizia che si svela nei versetti del Corano. E' proprio quest'ultima parola che costituisce la lente attraverso cui vedere e leggere gli eventi.
La disperazione iniziale si traduce allora in sorprendente speranza quando l'autore ci rivela che, alla fine dei sentieri tortuosi e interrotti percorsi dall'uomo, ci aspetta la certezza del ritorno a casa e la gioia della festa.

Silvia De Marchi


Muin Masri e' nato a Nablus (Palestina) nel 1962, residente in Italia dal 1985, si occuppa di Informatica e, tempo permettendo, racconta "storie del proprio paese". Ha gia' pubblicato Racconti? (1994) edito da Scriptorium, Il sole d'inverno (1999) e Pronto, ci sei ancora? (2001) editi da Portofranco. Ha realizzato un programma radiofonico per Rai3 "Viaggio di sola andata" nell'ambito di Cento Lire.

Articoli correlati

  • Un gruppo di cittadini israeliani chiede una reale pressione internazionale su Israele
    Pace
    Una lettera aperta che fa parlare...

    Un gruppo di cittadini israeliani chiede una reale pressione internazionale su Israele

    Eloquente è il grido finale che i firmatari rivolgono alle istituzioni internazionali: "Salvateci da noi stessi!"
    24 ottobre 2024 - Pressenza, Redazione Italia
  • Storia della Pace
    Stati Uniti (1979-2003)

    Rachel Corrie

    E’ diventata un simbolo internazionale della resistenza nonviolenta in Palestina. Fu schiacciata nel 2003 da un bulldozer dell'esercito israeliano mentre, sdraiata per terra, cercava di impedire la demolizione di case palestinesi a Gaza.
    23 ottobre 2024 - Alessandro Marescotti
  • Il Nicaragua rompe relazioni con il governo di Israele
    Latina

    Il Nicaragua rompe relazioni con il governo di Israele

    In solidarietà con il popolo palestinese "che continua a subire martirio, distruzione e barbarie"
    15 ottobre 2024 - Giorgio Trucchi
  • Il discorso di Rania di Giordania per il popolo palestinese
    Palestina
    L'appello è stato diffuso da Luisa Morgantini nella rete No Bavaglio

    Il discorso di Rania di Giordania per il popolo palestinese

    La regina Rania di Giordania a Cernobbio ha ribadito la necessità urgente di una soluzione pacifica al conflitto sottolineando l’importanza del rispetto del diritto internazionale e dei diritti umani. Ha denunciato le continue violenze che affliggono il popolo palestinese e in particolare i bambini.
    12 settembre 2024 - Rete PeaceLink

Sociale.network

loading...

Dal sito

  • Disarmo
    "Una guerra nucleare non può essere vinta e non deve mai essere combattuta"

    Le "Eurobombe" renderebbero il mondo un luogo molto più instabile e pericoloso

    Le armi nucleari sono terrificanti armi di distruzione di massa che prendono di mira i centri abitati. Non distinguono tra civili e obiettivi militari. Anche le armi nucleari non strategiche di oggi sono 5-10 volte più potenti di quelle sganciate su Hiroshima e Nagasaki.
    7 aprile 2025 - Kati Juva e Arja Alho (rispettivamente co-presidente di IPPNW e caporedattore della rivista Ydin.)
  • Disarmo
    PeaceLink aderisce alla mobilitazione

    No alla prima fabbrica di armi per ReArm Europe

    Appello lanciato dalla rete "Mamme da Nord a Sud". In Lazio l’impianto “ex Winchester” di Anagni produrrà esplosivi
    7 aprile 2025
  • Disarmo
    Mappe di un ecosistema regionale

    I distretti aerospaziali nazionali: Sardegna

    Il settore dell’aerospazio è testimoniato dal recente rinnovo dell’accordo di collaborazione siglato tra il Ministero della Difesa e il Distretto AeroSpaziale della Sardegna
    7 aprile 2025 - Rossana De Simone
  • Disarmo
    Mappe di un ecosistema regionale

    I distretti aerospaziali nazionali

    Ricostruire il tessuto produttivo di ogni regione significa scoprire l’esistenza di una filiera tecnologica e produttiva dedicata all’innovazione tecnologica militare
    16 marzo 2025 - Rossana De Simone
  • CyberCultura
    Costruire le alternative digitali

    Intelligenza Artificiale per la pace: un nuovo corso di formazione

    PeaceLink e Pax Christi rinnovano l'impegno a promuovere un uso critico e pacifista dell’Intelligenza Artificiale generativa di testi. Il corso si propone come un aggiornamento rispetto alle importanti novità emerse di recente.
    7 aprile 2025 - Alessandro Marescotti

La speranza non e' ottimismo; e non e' la convinzione che cio' che si sta facendo avra' successo: la speranza e' la certezza che quello che si fa ha un senso, che abbiamo successo o meno.

Vaclav Havel

PeaceLink C.P. 2009 - 74100 Taranto (Italy) - CCP 13403746 - Sito realizzato con PhPeace 2.7.31 - Informativa sulla Privacy - Informativa sui cookies - Diritto di replica - Posta elettronica certificata (PEC)
Caricamento...