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Ass. Scuola di Pace don Tonino Bello

Eppur si muove ...

31 marzo 2003
Margherita Bufi

E’ il popolo della pace, un popolo di formiche che da tempo si adopera con pazienza, metodicità e ammirevole impegno, per un mondo più giusto, ma anche un popolo di cicale allegre, canterine, colorate che s’ingegna in mille modi per inventare la pace.
E’ la società civile che si mobilita e scende in piazza, numerosa e decisa , per urlare il suo no al terrorismo, alla violenza e alla guerra.
Sono i giovani con la vita davanti, e nello zaino i dubbi , le paure, le ansie sopite, schiacciate, sotto il peso enorme degli ideali della pace e della giustizia e delle grandi utopie…
Sono le donne, con il desiderio di essere presenti sulla scena della storia ,con la loro peculiare vocazione di pace, le loro emozioni, i loro sogni e la capacità di generare amore.
Sono i bambini con i sorrisi, i disegni, i girotondi e gli occhi smarriti e lucidi quando si parla di guerra.
Sono le famiglie italiane che hanno esposto la bandiera – arcobaleno alla finestra e decidono di trasferire, dal balcone alla piazza, il No alla guerra.
Sono i profeti di pace, quelli vivi che si vedono sentono e toccano e quelli
antichi, lontani, ma non meno vivi e presenti.
Sono i testimoni di ieri e di oggi che vivono accanto agli ultimi, ai diseredati e ai senzatetto, condividendo tutto, compresa la povertà, e denunciano con forza l’enorme divario tra Nord e Sud del pianeta e l’assurda situazione di ingiustizia sociale e di violazione dei più elementari diritti umani che ogni giorno si perpetra nel mondo .
Sono i credenti di tutte le religioni che esprimono la convinzione che Dio è contrario a tutte le guerre e che non esistono guerre giuste!
E’ il Papa che compie disperati tentativi diplomatici, lancia accorati appelli ai potenti del mondo e…parla a braccio, infaticabile, narrando, tenace e tenero allo stesso tempo, di sé, dimostrando di non volersi arrendere dinanzi all’atrocità del conflitto in corso.
Sono gli anziani che hanno vissuto l’esperienza tragica della seconda guerra mondiale e affermano di “sapere” cosa è una guerra e hanno voglia di raccontarlo, soprattutto ai più giovani, perchè non vogliono assistere a una nuova edizione!
E’ il mondo del volontariato che ha scelto di andare controcorrente e dedicare una parte del suo tempo al perseguimento di obiettivi diversi dal profitto, dal denaro e dal potere.
Sono i militanti dei partiti e dei sindacati e i tanti aderenti alle associazioni pacifiste e ai Social Forum che, in nome della pace, si ritrovano giornate intere a discutere, a confrontarsi e ad organizzare iniziative di sensibilizzazione, campagne d’informazione, marce, cortei, campagne di boicottaggio e azioni di disobbedienza civile e nonviolenta.
Sono le migliaia di cittadini del mondo, uniti nell’esprimere il dissenso nei confronti di questo attacco bellico e il loro anelito di pace.

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