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L'ultimo film di Michael Moore, Sicko, documenta della sanità negli Stati Uniti d'America, privatizzata dal presidente Nixon nel 1971. Con le conseguenze che oggi sono sotto gli occhi di tutti.
12 settembre 2007

locandina

IL DOCU-FILM
"Nelle prime ore avevo già qualche centinaio di email, alla fine della prima settimana le email erano oltre ventimila".
Comincia così l'ultimo film di Michael Moore, Sicko, con un appello sulla newsletter che cura dal suo sito web [1] in cui chiedeva agli iscritti di raccontare le loro disavventure con le compagnie assicurative sanitarie. Scopre così un mondo di suoi concittadini (sono quasi 50 milioni gli americani che non sono coperti da assicurazione sanitaria) che non hanno diritto ad alcun tipo di cura: "ma non è per loro questo film, piuttosto per i 250milioni di americani che ogni giorno devono combattere per vedersi riconosciuto dalle assicurazioni un diritto per cui pagano".

Le storie dei cittadini americani
Moore si mette dunque in contatto con alcuni di questi e presenta alcune storie significative: si va dalla madre di famiglia che ha visto morire la figlioletta di 5 anni perché l'ospedale in cui si era recata non era convenzionato con la sua assicurazione sanitaria, all'artigiano che, dopo essersi reciso due dita della mano con la sega circolare, ha dovuto scegliere quale dito farsi riattaccare (uno per 12mila dollari e l'altro per 64mila dollari) visto che la spesa per entrambi sarebbe stata esorbitante, a quattro donne malate di cancro che si sono viste rifiutare le analisi prima e le terapie necessarie poi (di queste, due nel frattempo sono morte, una è in gravi condizioni e la quarta, che ha fatto accertamenti in Giappone, ha fatto causa alla sua assicurazione), ad una coppia di anziani ex-benestanti che hanno dovuto vendere la casa per pagare i debiti accumulati per le cure mediche, ad un uomo di 79 anni che preferisce continuare a lavorare pur di mantenere un impiego che gli garantisca la coportura assicurativa sanitaria necessaria per pagare le spese mediche della moglie, a tante altre (assurde) storie di cittadini americani di ogni estrazione sociale.

La politica e le lobbies
Quando è avvenuto tutto cio'? Moore presenta un raro documento audio, una telefonata del 1971 tra l'allora presidente USA Richard Nixon ed il suo consulente John Ehrlichman nella quale Ehrlichman informa Nixon dei continui cavilli utillizzati dalle compagnie contro gli assistiti esattamente il giorno prima l'annuncio del Presidente dell'introduzione del nuovo sistema sanitario. Questa scelta garantisce alle compagnie enormi profitti, spesso utilizzati per finanziare membri del Congresso e il presidente Bush (in una scena appaiono diversi membri del congresso seduti in fila sopra le cui teste appaiono targhette con l'importo del finanziamento ricevuto dalle case farmaceutiche) per avere una legislazione favorevole che gli ha fatto guadagnare nel 2003 il totale controllo del mercato sanitario americano (e 14 assistenti, oltre al senatore a capo della commissione, subito dopo l'approvazione di questa legge hanno lasciato il Congresso e sono tutti entrati nelle multinazionali dei farmaci o nelle compagnie assicurative: sarà un caso?).
Ma Moore non ce l'ha solo con i repubblicani: la seconda più pagata dalle lobbies farmaceutiche e assicurative è proprio quella Hillary Clinton che, nel primo anno di presidenza del marito, era a capo di una Commissione governativa incaricata di riorganizzare il sistema sanitario americano. I Repubblicani (foraggiati dalle companies) scatenarono una violenta campagna di disinformazione al punto che sulla commissione scese il silenzio e ad Hillary fu impedito di riprendere l'argomento pubblicamente (e vedere le scene prima-dopo di una Hillary combattente ed una Hillary che passava il tempo tra visite agli asili e feste di beneficenza, penso sia quanto di più deprimente possa esserci).
L'accusa? la più infamante: volere un sistema *statalista* e dunque *socialista*; "e sappiamo bene qual è il prezzo in termini di libertà represse quando lo Stato entra a casa tua!"

Il confronto con gli altri Stati
Un altro punto saliente del film è la (ennesima) campagna denigratoria dei politici e dei lobby-men americani nei confronti dei canadesi e del loro sistema sanitario. Moore allora approfitta di alcuni parenti "dall'altra parte del ponte" (Moore è del Michigan, praticamente al confine con il Canada, da cui è diviso da un lago) per andare a sentire l'opinione dei canadesi, e resterà sorpreso nel sapere che i suoi zii non si recano a far visita alla sua famiglia perchè non possono permettersi una assicurazione sanitaria anche solo per un giorno di permanenza: "se mi succede qualcosa, come faccio a pagare le spese mediche nel to Stato?". Scoprirà altresì piccole truffe dei suoi concittadini di Detroit che attraversano il ponte sul lago Michigan per recarsi in Canada ad acquistare farmaci, o farsi visitare presso gli ambulatori, a costi pressoché nulli rispetto alle esose richieste americane.
Non contento di ciò, Moore si recherà a Londra ed in Francia, dove incontrerà medici e personale sanitario locale, oltrechè americani residenti in quelle nazioni, mostrando come i sistemi sociali europei tutelino molto dipiù, e meglio, i propri cittadini che non la nazione che si vuole più evoluta, innovativa, democratica al mondo. Ma perchè?
La risposta gliela fornirà un ex parlamentare conservatore inglese: "Due sono i modi del potere per controllare il popolo: terrorizzarti e deprimerti. Se hai paura cerchi protezione, e se sei depresso, se non hai speranze per il tuo futuro, ti accontenti. E cosa c'è di meglio per deprimerti che crearti schiavo del sistema? come fare? semplice, basta indebitarti; se sei pieno di debiti, ti accontenterai sul posto di lavoro e non farai tante storie perchè ti servono i soldi. Se poi al lavoro sono legate varie forme di tutela sociale, come appunto l'assistenza sanitaria, ecco che farai di tutto per mantenere quel posto di lavoro. Terrorizzato e depresso, ti fa star male? ci sono i farmaci: antidepressivi, sonniferi, tutto quello che oggi la farmacologia può offrirti. Dunque, terrorizzato, depresso, e farmacodipendente. Meglio di così per controllare il popolo!"

L'11 settembre
Ma l'assurdo, il paradosso, il regista lo tiene in serbo per il gran finale: Moore mostra come ai i volontari che collaborarono alle operazioni di salvataggio l'11 settembre 2001, non vengano pagate le spese sanitarie per malattie contratte, soprattutto, in occasione di quell'evento mentre quegli stessi terroristi accusati di essere partecipanti o fiancheggiatori dell'attentato, detenuti a Guantamano, godono di cure ed assistenza sanitaria che nessun cittadino americano è in grado di permettersi.
Per tutta risposta, Moore carica su tre imbarcazioni i suoi connazionali e li porta a curarsi a Cuba, destinazione Guantanamo. Ignorato dalle vedette della base, Moore si rivolge allora al sistema sanitario cubano, scoprendo ad esempio che un farmaco per curare patologie polmonari, un inaloatore acquistabile negli Stati Uniti al prezzo di 120 dollari, a Cuba è disponibile, dietro ricetta medica, a soli 5 cent., con un risparmio di circa il 99,96%. Tutte le persone portare nell'ospedale de L'Avana da Moore sono state assistite, ricoverate, esaminate con tutti i possibili test clinici, curate e rimandate a casa con prescrizioni mediche ed una piccola scorta di farmaci. Ed il tutto, assolutamente gratuito. (per questo motivo attualmente Moore è incriminato dal governo federale per violazione dell'embargo a Cuba ed altri reati collegati).

IL COMMENTO
A confronto con gli altri film di Moore, due sono le differenze più evidenti: la prima, l'assoluta mancanza di contraddittorio. Precedentemente Moore ha utilizzato interviste alle controparti per mettere in evidenza le loro contraddizioni attraverso un montaggio umoristico, satirico, persino denigratorio. In Sicko no, niente di tutto questo. Non c'è una intervista ad un responsabile di assicurazioni o di BigPharm, mentre sono intervistati dipendenti di queste organizzazioni che svelano trucchi e sotterfugi cui ricorrono le multinazionali per assicurarsi vantaggi economici dalla politica ed evitare quanto più possibile di pagare. Così come non ci sono interviste a politici o lobby-men, mentre vengono svelati documenti riservati (almeno questo, in America funziona: dopo tot anni viene tolto il segreto di Stato, a differenza che da noi) e camapgne di finanziamento ai partiti (che in USA sono pubblici) per far capire meglio ai cittadini americani per conto di chi lavorino veramente coloro che sarebbero eletti per tutelare gli interessi del popolo americano.

La seconda differenza è l'evidenziazione, la sottolineatura, il rimarcare le differenze tra il sistema sanitario USA e quello di altri paesi occidentali; per come le mostra Moore sembra che le sanità inglesi, francesi, canadesi (e a leggere le interviste rilasciate - vedi rassegna stampa - anche quella italiana) siano le migliori al mondo, praticamente prive di sbavature. Ma sappiamo bene che non è così, che anche in questi altri sistemi sanitari ci sono grosse pecche e tanti casi di malasanità. Certo, se paragonate a quello americano, 37mo nella classifica mondiale e primo per mortalità infantile tra i paesi occidentali, siamo davvero in un paradiso terrestre!

Perchè queste due singolarità? Le interpreto in questo modo: esasperare fino al paradosso (singolari le risate di Moore che non voleva credere che in Francia lo Stato paghi una babysitter alla neomamma per due volte a settimana per quattro ore a volta per i primi tre mesi post parto ... e alla bisogna la babysitter ti prepara la cena e ti mette il bucato in lavatrice!) per rendere evidenti le assurdità dell'attuale sistema americano (come testimonia una delle donne portate da Moore a Cuba che dice al medico "non ci posso credere che qui sia tutto gratuito! non siamo abituati così!").
Ricordiamoci sempre che il principale pubblico di Moore sono gli americani, del tutto succubi del loro media e completamente ignari di quanto accade nel resto del mondo.

Curiosità: Michael Moore ha donato in forma anonima un assegno di 12.000 dollari al gestore del maggior sito contro di lui (Moorewatch.com) per permettergli di pagare la costosa assicurazione della moglie malata senza dover chiudere lo spazio. Grazie a questa donazione, la salute della donna è molto migliorata e il sito ha potuto continuare la propria opera contro Moore esattamente come prima.
Il motivo di questa donazione? "Perchè non posso accettare che sia costretto a scegliere per questi motivi. Questa non è la nostra libertà sancita nella Costituzione".

LA FRASE
"Da che parte per Guantanamo?"

LA SCHEDA
Titolo originale: Sicko
Nazione: U.S.A.
Anno: 2007
Genere: Documentario
Durata: 120'
Regia: Michael Moore
Sito ufficiale: www.sicko-themovie.com
Cast: Michael Moore, George W. Bush (immagini di archivio), Reggie Cervantes, John Graham, William Maher, Richard Nixon, Linda Peeno
Produzione: Dog Eat Dog Films, The Weinstein Company
Distribuzione: 01 Distribution

M.MOORE: FILMOGRAFIA
Roger e io (Roger & Me) (1989)
Bowling a Columbine (Bowling for Columbine) (2002)
Fahrenheit 9/11 (2004)
Sicko (2007)

Note: RASSEGNA STAMPA
Sicko, l'ultima fatica di Michael Moore: la sanità Usa è classista e inumana
Pasquale Colizzi - L'Unità, 22 agosto 2007

«Soldi per la salute, non all'Iraq»
A Roma il regista Micheal Moore spara a zero sulla politica guerrafondaia di Bush e alleati. nche Livia Turco alla presentazione di "Sicko": «Spero serva a far apprezzare la nostra sanità»
Federico Raponi - Liberazione, 25 agosto 2007

Il mio «rione Sanità» Big Michael in Italia
Il regista in Italia per il lancio di «Sicko», fa arrabbiare il centrodestra e provoca il centrosinistra. «Berlusconi voleva essere come Bush tagliando ogni spesa sociale. Per questo mi permetto di suggerire a chi è ora al governo di non seguire più gli Stati uniti in questa guerra illegale. Spendete i soldi delle armi per i vostri cittadini»
Cristina Piccino, Roma - Il Manifesto, 25 agosto 2007
[su Articolo11.org]

Il regista a Roma: "Voi avete lunghe liste d'attesa ma se siete gravi vi curano subito. Da noi si muore e in questo modo si eliminano le liste"
Michael Moore e il suo "Sicko". Che bella la sanità italiana"
Battute su Berlusconi. Sabina Guzzanti "una sorella, forse un giorno faremo un tour"
di CLAUDIA MORGOGLIONE - La Repubblica, 24 agosto 2007

Usa, 47 milioni senza sanità. Record tra i bambini
Cala un poco la povertà che resta al 12,3%
Martino Mazzonis - Liberazione, 30 agosto 2007

"Moore esagera". La sanità italiana si scopre malata
Curarsi in privato è scelta obbligata in molti casi
PAOLO BARONI, ROMA - La Stampa, 30 agosto 2007

LINK UTILI
http://it.wikipedia.org/wiki/Sicko
http://italian.imdb.com/title/tt0386032/

NOTE
[1] http://www.michaelmoore.com/

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