La campagna a colori e quella in bianco e nero
No, non sto parlando di paesaggi in fotografia :-) ma della campagna elettorale già prepotentemente iniziata dagli schermi del tubo catodico (o tra i pixel dei moderni LCD...).
Ok, ditemi che sono di parte, ma è stata una mia impressione "a pelle", un frullo di idee in libertà, un pensiero istintivo nel guardare in TV atteggiamenti e colori dei vari leaders impegnati nella competizione.
Ed ecco allora, i due "amici della destra", compunti, incravattati, colori seri per una platea presumo "seria", quella che di sicuro bada ai dané, quella che vuole la sicurezza e magari lasciando perdere certe frivole considerazioni della sinistra utopica, tipo la multiculturalità e il rispetto dei diritti umani...
I colori che avverto sono il grigio e il blu. Posso definirla allora una "campagna in bianco e nero"? :-)
Dall'altro lato ecco delle note colorate. Il bianco verde e rosso delle bandiere dei fans di Veltroni - che magari non per caso, ricordano il vessillo italiano - e ("Ma dove son finiti i comunisti?" Almeno nel nome di partito una volta c'erano...) il vero e proprio arcobaleno del nuovo mixing elettorale della sinistra che vede a capo Bertinotti.
E il buon Casini che sta in mezzo? A lui dò la stima del coraggio - e sperando che duri - nell'essersi staccato dal gruppo dei seriosi che tifano blu; senza aver cambiato molto nel look, però. Un altro "serio tra i seri", e peccato che si dice solo lui, portatore delle "radici cristiane" dell'Italia. Ché, di radici cristiane dal Vangelo autentico, ne vedo molto di più tra i volontari che sognano la pace e la giustizia vera tra le minoranze e gli ultimi, piuttosto che tra chi porta a grimaldello nella politica le esternazioni (diktat o consigli che siano) della gerarchia del Vaticano...
.... Buon voto allora! E a ciascuno... il colore che si merita.
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