L'Arabian Taras Festival e la magia dell'oriente
Si è appena conclusa la prima edizione dell'Arabian Taras Festival e le emozioni, le sensazioni positive e coinvolgenti che questi due giorni hanno trasmesso, sono ancora palpabili sulla pelle. Taranto si è vestita dei colori dell'oriente, si è riempita di musica, immagini e atmosfere da sogno, ed è riuscita ad avvicinare la cultura occidentale a quella orientale, attraverso l'arte e la danza. Due giorni intensi di esibizioni, competizioni e grande spettacolo presso il Teatro Politeama Vinelli, che si è riempito di un pubblico di appassionati, estimatori ma anche semplici curiosi. Persone che hanno lasciato la sala con il sorriso sulle labbra, per le belle emozioni che gli artisti sul palco sono riusciti a trasmettere.
L'Arabian Taras Festival è nato dall'idea e dalla passione per la danza orientale di due persone straordinarie, ballerine e insegnanti: Daniela Marinò e Miriam Rizzo. Sono loro che hanno voluto fortemente portare a Taranto questo evento e hanno lavorato duramente per regalare alla città jonica un evento particolare e pieno di fascino. Perchè Taranto ha bisogno di bellezza, ha bisogno di essere cullata tra le braccia dell'arte, della cultura, per rinascere a nuova vita, puntando sulle proprie ricchezze e investendo in quella che può essere la chiave per la sua rinascita: il turismo. L'Arabian Taras Festival ha portato a Taranto artisti nazionali ed internazionali che si sono esibiti sul palco del Teatro Vinelli, ognuno con il proprio stile, la propria arte, il proprio modo di comunicare con la gente, attraverso i movimenti del corpo e le vibrazioni dell'anima. Nella prima delle due serate dedicate alla danza orientale c'è stata la competizione Miss Shimmy Bellydancer che ha visto salire sul palco concorrenti di varie categorie, provenienti da scuole di danza di numerose città della Puglia e che sono state valutate da una giuria d'eccezione, formata da grandissimi maestri di fama internazionale. Maestri che, nella serata del 12 marzo hanno emozionato e conquistato il pubblico presente con le loro meravigliose esibizioni.
Gennaro Festa, maestro di danza orientale di fama internazionale. Originario della Sardegna, vive da anni a Parigi dove insegna e si esibisce. Molto restio a parlare di sé, dimostrando in tal senso una grande umiltà, è in grado di trasformarsi completamente quando sale sul palco, diventando letteralmente un gigante della danza. I suoi movimenti, eleganti e armoniosi, hanno saputo emozionare tutti i presenti.
Eliran Edri Amar, giovane talento israeliano, eclettico e brillante, è in grado di stupire il pubblico con costumi di scena stravaganti e spettacolari e di conquistarlo con la sua danza, ipnotica e magistrale. Una bravura e una simpatia contagiose che nascondono tuttavia un animo molto sensibile. Eliran ha infatti dedicato le sue esibizioni alla memoria delle vittime degli attentati terroristici di Parigi del 13 novembre 2015.
Gioia Cavedon, c'è una sola parola con cui può essere descritta questa straordinaria artista, ed è: energia. Una forza che traspare dai suoi occhi, dai suoi movimenti, dalle espressioni del suo viso. Un sorriso e una luce che hanno brillato sul palco del Politeama Vinelli e una vitalità che ha travolto gli spettatori, coinvolgendoli al ritmo della Bollywood dance, il tipico stile indiano, allegro, colorato ed energico. Gioia, come dice il suo stesso nome, ha portato una ventata di primavera nel centro di Taranto.
Valentina Mahira, eleganza, bellezza, sensualità. Bastano queste parole a descrivere questa grandissima maestra, danzatrice e coreografa di fama internazionale, che ha saputo emozionare gli spettatori con la sua classe e la sua armoniosità. Una straordinaria professionista, un talento italiano che ha conquistato il mondo.
I maestri sono stati anche impegnati in numerosi workshop di danza orientale, che si sono svolti nei giorni 12 e 13 marzo, nei quali hanno potuto dedicarsi ad insegnare ai partecipanti i segreti della loro arte.
Una prima edizione che ha visto la luce dopo un anno di intenso lavoro da parte delle organizzatrici e che ha illuminato la notte tarantina, riempiendola delle luci d'oriente, lasciando in tutti grande emozione e un'atmosfera estremamente serena e positiva. Uno splendido inizio per quello che sono sicura diventerà uno degli appuntamenti più importanti ed attesi dagli appassionati di danza e non solo. Taranto deve ricominciare a vivere di questo genere di eventi, in grado di attirare artisti ed appassionati di ogni parte d'Italia e dell'estero. Taranto può e deve rinascere attraverso la bellezza, l'arte e la cultura e portare il suo nome ovunque nel mondo come città piena di vita, di idee e di persone coraggiose che lottano per i propri sogni.
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