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Davanti ai cancelli del cimitero la gente si è accalcata per vedere la storia di Mittal

Mittal, il film

Ieri a Taranto è stato un successo la proiezione del film "Mittal, il volto nascosto dell'Impero". Ne emerge una scalata industriale e finanziaria implacabile. Il regista fa emergere da questa storia di globalizzazione un'immagine predatoria che non fa ben sperare per il futuro di Taranto
18 settembre 2019

Il folto pubblico che ha assistito al film e poi al dibattito

Tantissime persone. Ieri sera a Taranto è stato un successo la proiezione del film "Mittal, il volto nascosto dell'Impero", che racconta la globalizzazione vorace della siderurgia e la storia della più grande multinazionale che ha adesso in mano l'Ilva di Taranto. 

Di grande interesse il film, che era già stato proiettato in Europa ma che ieri veniva presentato - per la prima volta - con sottotitoli in italiano. Il film presenta Mittal come uno squalo famelico, ma lo fa senza scadere nella banalità e supportando l'inchiesta con interviste di alto livello, anche a manager e a sindacalisti europei. Il regista francese Jerome Fritel è riuscito a collocare una storia complessa di industria e finanza in un ritmo sonoro e narrativo che fa scorrere tutto con grande efficacia, senza annoiare mai, ma offrendo immagini suggestive e capaci di evocare emozioni e stati d'animo primordiali, come la lotta, la predazione, la solitudine e la solidarietà. Da tutta la storia emerge l'importanza che ha l'immagine e la comunicazione per la multinazionale fondata da Mittal. E non è un caso che mentre stavamo assistendo in massa al film, davanti ai cancelli del cimitero di Taranto nel quartiere Tamburi, è giunto il comunicato di ArcelorMittal che ha definito "datato" il film che la gente stava vedendo.

Tante le domande al regista che, appena ha ascoltato che a Taranto Mittal avrà l'immunità penale, ha avuto un sussulto, ha strabuzzato gli occhi e ha esclamato: "Questa cosa è assurda, in nessuna parte del mondo ha ottenuto una concessione del genere!"

Note: Nella foto, di spalle, il regista e sulla destra Ilaria Lupo, ideatrice dell'evento. Sulla sinistra Pinuccio, di Striscia la Notizia, che ha coordinato il dibattito. Diverse le associazioni che hanno organizzato l'evento. Fra queste anche PeaceLink.

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