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Campagna Scuole Smilitarizzate

Dieci canzoni contro la guerra

Ci sono canzoni che hanno fatto da colonna sonora ai movimenti che si sono opposti alla guerra e che hanno espresso con la forza della musica, per intere generazioni, il ripudio della guerra e del militarismo.
11 ottobre 2020
Redazione PeaceLink

Campagna Scuole Smilitarizzate, dieci canzoni contro la guerra

La campagna Scuole Smilitarizzate è partita recentemente e qui sul sito di PeaceLink vengono offerti dei materiali e degli spunti per fare educazione alla pace.

Questa volta ci occuperemo delle canzoni contro la guerra e faremo una lista di massima: dieci, giusto per iniziare.

Ci sono canzoni che hanno fatto da colonna sonora ai movimenti che si sono opposti alla guerra e che anno espresso con la forza della musica, per intere generazioni, il ripudio della guerra e del militarismo.

Cominciamo con John Lennon.

Give peace a chance (John Lennon)

Questa canzone fu scritta nel 1969 da John Lennon durante la protesta pacifista “Bed-in” organizzata con Yoko Ono contro la guerra nel Vietnam. Il titolo significa: "Date una possibilità alla pace". Bed-In è stata una forma di protesta non-violenta contro la guerra in Vietnam messa in atto nel 1969 da John Lennon e Yōko Ono dando libero accesso alla stampa nella loro camera da letto durante la loro luna di miele. Parlarono di amore e pace, dando scandalo ai benpensanti che invece approvavano la guerra in Vietnam.

Imagine (John Lennon)

E' l'inno alla pace per eccellenza, la musica ha un tono solenne ed è un classico. L'invito alla fratellanza e a "unirsi a noi", fa di Lennon un leader carismatico laico e visionario, che vuole abolire le frontiere, le guerre, la povertà e la fame. Auspica un mondo di giustizia sociale e di uguaglianza in cui non vi sia nulla per cui "uccidere o morire". E' del 1971.

Il Disertore (Boris Vian)

Questa canzone del 1954 risale alla guerra che in quegli anni faceva la Francia nel Vietnam, prima che subentrassero gli Stati Uniti. La canzone di Boris Vian - più volte censurata - interpretava il sentimento, condiviso in gran parte dell'opinione pubblica francese, di farla finita con la guerra, anche con un gesto estremo, quello della diserzione. La canzone è stata interpretata, in italiano, da Ivano Fossati.

Blowin' in the wind (Bob Dylan)

E' del 1963 ma diventa la colonna sonora del movimento contro la guerra negli anni successivi, e viene cantata splendidamente poi anche da Joan Baez nel 1967. In un passaggio della canzone viene attaccata l'indifferenza e Bob Dylan canta:

E quante orecchie deve avere un uomo
prima che ascolti la gente piangere?
E quanti morti ci dovranno essere affinché lui sappia
che troppa gente è morta?

Master of war (Bob Dylan)

Ha un testo che va assolutamente letto perché dà vigore ad una musica pittosto ripetitiva. E' una delle più celebri canzoni antimilitariste di Bob Dylan in cui i "padroni della guerra", che vendono armi e si arricchiscono, appaiono ripugnanti speculatori sulle sofferenze dei giovani soldati. E' del 1963. 

War pigs (Black Sabbath)

E' una canzone contro i "maiali della guerra" (war pig) e si scaglia contro coloro che lucrano sui conflitti armati, e in questo è molto simile alla canzone di Bob Dylan "Master of war" (Padroni della guerra). La canzone invoca un giudizio universale sui "war pig". E' del 1970.

Volunteers (Jefferson Airplane)

Questa canzone del 1969 parla della contestazione pacifista che scuoteva gli Stati Uniti, impegnati nella guerra del Vietnam. In un punto della canzone appaiono queste parole: “One generation got old, one generation got soul”. Traduzione: "Una generazione è diventata vecchia, una generazione ha avuto un'anima". Ossia: sta invecchiando la generazione conformista e militarista mentre un’altra generazione sta creando la nuova anima pacifista dell'America.

Contro (Nomadi)

La canzone, del 1993, è un atto di condanna della guerra, e comincia così:

Contro i fucili, carri armati e bombe
contro le giunte militari, le tombe
contro il cielo che ormai è pieno
di tanti ordigni nucleari
contro tutti i capi al potere che non sono ignari.

La guerra di Piero (Fabrizio De André)

E' la celebre canzone con cui il cantautore Fabrizio De André condanna senza appello la tragica assurdità della guerra, raccontando in modo plastico e semplice la morte di Piero, che cade in guerra ucciso da un altro soldato come lui. E' del 1966.

E se ci diranno (Luigi Tenco)

In questa canzone il cantautore Luigi Tenco ripete più volte "noi risponderemo no, no, no" agli appelli alla violenza di ogni tipo, alla sopraffazione, al razzismo e alla guerra. E' una canzone di condanna senza appello nei confronti della propaganda bellica. Come la "Guerra di Piero" è del 1966.

Note: Una lista ampia di canzoni si trova qui, e può servire per fare inglese a scuola in modo nuovo, dando una finalità di pace all'apprendimento della lingua: https://en.wikipedia.org/wiki/List_of_anti-war_songs
Qui trovate un grande archivio in italiano https://www.antiwarsongs.org/index.php?lang=it
Molto utile la lettura di questo articolo http://www.artspecialday.com/9art/2017/12/08/john-lennon-eroe-imperfetto-musica/

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