Il bellissimo corto di Ettore Scola “1943-1997” tra storia e attualità
Guardi le prime scene e la pellicola in bianco e nero ti trasporta lontano. Ma non siamo davanti ad immagini di repertorio.
Che siano immagini di finzione diventa chiaro quando ci ritroviamo sulla soglia delle case, all’interno di portoni e pianerottoli in cui le S.S. controllano che non sfugga nessuno, oppure a osservare “in soggettiva” ciò che sta accadendo in strada, attraverso lo sguardo di un bambino. Si va poi avanti, verso altri momenti di cinema intenso e familiare. Di sicuro Scola, grande regista e sceneggiatore all’apice del successo, ha voluto dedicare un messaggio delicato e deciso a tutti gli italiani. Arrivati alle ultime scene del cortometraggio - da non rivelare - le immagini di quel giorno crudele del 1943 si saranno ormai allontanate.
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