Cultura

Lista Cultura

Archivio pubblico

Riflessioni sul libro di Edgar Morin "Di guerra in guerra. Dal 1940 all’Ucraina invasa"

La guerra del Bene è Male. Queste guerre sono tre

Gorbaciov fu «eroe dell’umanità», di quella “casa comune” che è la Terra per tutti gli umani. Bush promise solo verbalmente che non avrebbe allargato la Nato, le cui basi, invece, «accerchiarono» la Russia.
14 aprile 2023
Enrico Peyretti

E. Morin "Di guerra in guerra"

In questo libro, breve e denso come un lampo, Edgar Morin, 102 anni, filosofo della complessità, confessa di non aver capito subito, da giovane, che «la guerra del Bene comporta in sé del Male». Come diceva già limpidamente Kant (1795): «La guerra è male perché fa più malvagi di quanti ne toglie di mezzo». Ma oggi è chiaro. I massicci bombardamenti alleati di migliaia di civili, nella guerra contro Hitler, sono crimini di guerra sistemici, non occasionali, eseguiti dalle democrazie. E occultati, come i crimini dello stalinismo.

Mi chiedo: l'Occidente democratico si vanta di avere schiacciato Hitler con la guerra, ma non ha schiacciato anche, insieme alla gloria mortifera, una cultura di pace? E il nazismo non fu proprio il frutto avvelenato di una Vittoria ultramilitare e di una falsa pace? Così - continua Morin - ogni guerra getta fiumi di sangue umano per risultati inquinati di crimini. In Ucraina la spirale degli odi fra aggressore e aggredito può portare solo un male peggiore. I nostri media tacciono sull’altro imperialismo, indicano solo quello russo. Isteria di guerra, menzogne, criminalizzazioni, sono da ogni parte l’anima delle guerre, tutte, anche le nostre: Algeria, Yugoslavia, Palestina... Crimini che producono contro-crimini.

Si veda a p. 62 il concetto di “ecologia dell’azione”: un gioco di interazioni che ne modifica il senso. Errori e illusioni hanno un peso determinante. La “società della conoscenza” ignora che, dal 1945, il mondo non è più quello di prima. Gli Usa sono democrazia dall’origine, e la Russia potenza dispotica, ma la loro storia parallela mostra tante similitudini (pp. 67-71). Gorbaciov fu «eroe dell’umanità», di quella “casa comune” che è la Terra per tutti gli umani. Bush promise solo verbalmente che non avrebbe allargato la Nato, le cui basi, invece, «accerchiarono» la Russia. Le bombe americane sulla Serbia accrebbero le inquietudini. Violarono il diritto internazionale tanto gli Usa con l’offensiva “preventiva” in Iraq nel 2003, quanto ora la Russia invadendo l’Ucraina. Nel 2014, dalla cruenta rivoluzione filo-occidentale di Maidan, iniziarono sia le intrusioni russe sia la guerra interna ucraina contro i separatisti. C’erano state sia l’imposizione russa dei kolchoz e la carestia forzata del 1931, sia la collaborazione con l’invasione nazista di forze ucraine, minoritarie, guidate da Bandera, che sterminarono 30.000 ebrei.

Dopo Maidan, a Kiev, 2014, viale Russia fu chiamato viale Bandera, e fatti simili in varie parti dell’Ucraina

Allo scoppio dell’attuale guerra, si arruolarono per l’Ucraina volontari di due tipi: democratici, e fascisti. Il comando del reggimento Azov è di nazionalsocialisti.

La Russia è l’aggressore, gli Usa ispirano la politica ucraina dopo Maidan.

L'Ucraina è preda geopolitica fra due titani: la Russia, per mantenere il dominio sul mondo slavo, gli Usa, per indebolire, come hanno dichiarato, la Russia, ostacolo alla propria egemonia planetaria.

L’Ucraina si è occidentalizzata, in Russia l’economia è una casta di oligarchi, con diffusa corruzione.

I conflitti interni all’Ucraina furono non solo fra filo-occidentali e filo-russi, ma anche fra imperialismo americano e imperialismo russo.

Gli accordi di Minsk del 2015 non sono stati rispettati, né dall’Ucraina né dalla Russia, e la guerra del Donbass ha fatto 14.000 morti, fino al 2022: è un «ascesso purulento».

Oggi l’isteria ipernazionalista bandisce in Ucraina anche tutta l’arte russa, come avveniva nella Germania nazista.

L’indipendenza ucraina va sostenuta, ma Zelenskij vuole solo la vittoria, che indebolisca la Russia.

«Ci sono tre guerre in una»: la guerra ucraina interna, quella della Russia, quella dell’Occidente alla Russia. Patriottismo e odio per il nemico integrano l’unità ucraina. Putin voleva prendere rapidamente Kiev, ha dovuto ripiegare sul Donbass e sul Sud Edgar Morin

La «guerra internazionale interna all’Ucraina» deborderà in Europa e oltre? La nuova pericolosa crisi mondiale favorisce la crisi delle democrazie. Russia e Cina fanno blocco verso gli Usa.

In una situazione talmente pericolosa, così poca coscienza, volontà e voci per la pace si levano in Europa!

Per Morin, Putin è un despota capace di realismo: si possono trovare contropartite per la pace. È necessario, perché la guerra porta crisi ecologica, economica, delle civiltà, e «crisi del pensiero, incapace di pensare la crisi». In sei anni sono cresciuti di quattro volte gli esseri umani sull’orlo della carestia.

Diceva Morin qualche anno fa: c’è «evoluzione involutiva» dell’umanità, e «scienza senza coscienza».

Note: Edgar Morin, Di guerra in guerra. Dal 1940 all’Ucraina invasa, Raffello Cortina editore, 2023, pp. 104, euro 12,00

Articoli correlati

  • “L’Italia va alla guerra”
    Disarmo
    Riarmo e militarizzazione, conferenza a Bari

    “L’Italia va alla guerra”

    Il relatore è Alessandro Marescotti, presidente di PeaceLink, che ha il compito di illustrare l’impatto del riarmo e della crescente militarizzazione a livello nazionale ed europeo. Allegato a questa pagina web c'è il dossier che viene presentato nella conferenza.
    11 novembre 2024 - Redazione PeaceLink
  • I soldati ucraini ucraini arretrano, i produttori di armi avanzano
    Pace
    Albert, il bollettino quotidiano pacifista

    I soldati ucraini ucraini arretrano, i produttori di armi avanzano

    Putin ha giocato d'astuzia, dimostrando una perfidia suprema nel saper approfittare degli errori dei suoi avversari. Il “piano di vittoria” di Zelensky poggiava sul nulla. Ma le nazioni occidentali hanno fatto finta di ragionare seriamente su un piano militare di cartapesta.
    2 novembre 2024 - Redazione PeaceLink
  • Amnesty alla Russia: "Stop all'indottrinamento nei territori occupati"
    Pace
    Albert, il bollettino quotidiano pacifista

    Amnesty alla Russia: "Stop all'indottrinamento nei territori occupati"

    Nei territori occupati, i libri di testo ucraini sono stati eliminati dalle scuole e sostituiti con testi di propaganda russa. La lingua ucraina è stata bandita dall’insegnamento, e ai bambini viene ripetuto che “se non vuoi che l’Ucraina ti uccida, dicci tutto ciò che vedi e sai su di essa”.
    1 novembre 2024 - Redazione PeaceLink
  • L'Unione Europea sbaglia tutto: sostenere il piano di Zelensky porta solo a più vittime
    Pace
    La scomoda verità è che l'Ucraina sta continuando a combattere una guerra persa

    L'Unione Europea sbaglia tutto: sostenere il piano di Zelensky porta solo a più vittime

    I numeri parlano chiaro: la Russia in Ucraina ha una superiorità militare schiacciante, con un rapporto di 4 a 1 in soldati. La UE sta sottovalutando in Ucraina la forza della Russia. Ma la sta sopravvalutando in un ipotetico scontro con l'Europa. Perché? Per produrre più armi.
    30 ottobre 2024 - Redazione PeaceLink
PeaceLink C.P. 2009 - 74100 Taranto (Italy) - CCP 13403746 - Sito realizzato con PhPeace 2.7.21 - Informativa sulla Privacy - Informativa sui cookies - Diritto di replica - Posta elettronica certificata (PEC)