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Hamdan Ballal, dopo essere stato picchiato e ammanettato, è stato poi rilasciato

Arrestato il regista palestinese del documentario No Other Land

Il documentario, vincitore dell’Oscar 2025 per il miglior documentario, racconta le drammatiche conseguenze dell’occupazione israeliana in Cisgiordania attraverso gli occhi degli stessi palestinesi. PeaceLink ha chiesto l’immediata liberazione del regista.
25 marzo 2025
Redazione PeaceLink

No other land

Una nuova ondata di indignazione scuote la comunità internazionale: Hamdan Ballal, regista palestinese del documentario No Other Land, è stato arrestato dall’esercito israeliano in Cisgiordania, nei pressi di Ramallah.

"Lo scrive il quotidiano Haaretz - si legge sull'agenzia stampa Adnkronos - spiegando che decine di coloni in Cisgiordania lo hanno aggredito, ferendo lui e altre persone".

Il suo collega Yuval Abraham su X ha scritto: "L'hanno linciato, non sappiamo dove sia".

La notizia ha suscitato forte preoccupazione tra attivisti, artisti e difensori dei diritti umani in tutto il mondo.

Il documentario, vincitore dell’Oscar 2025 per il miglior documentario, racconta le drammatiche conseguenze dell’occupazione israeliana in Cisgiordania attraverso gli occhi degli stessi palestinesi, tra cui lo stesso Ballal, anche protagonista della pellicola. La sua voce, sincera e determinata, ha portato sul palco dell’Academy un grido d’allarme sulla progressiva espulsione dei palestinesi dalla loro terra.

Ballal è stato prelevato nella notte da soldati israeliani durante un'incursione nella zona occupata. Le immagini del suo arresto, diffuse sui social, mostrano il regista mentre viene trascinato via, ancora in pigiama. Le autorità israeliane non hanno fornito motivazioni ufficiali per il fermo.

Il team di No Other Land, composto anche da registi israeliani, ha denunciato l’arresto come “una rappresaglia contro la libertà di espressione” e un atto intimidatorio contro chi osa raccontare la realtà dell’occupazione. “Il nostro film ha ricevuto riconoscimenti in tutto il mondo, ma Hamdan viene punito per aver detto la verità”, hanno dichiarato in una nota.

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Oggetto: Richiesta di rilascio immediato del regista Hamdan Ballal

All’attenzione del Ministro degli Esteri israeliano e dell’Ambasciata di Israele in Italia

Desideriamo esprimere la nostra profonda preoccupazione per l’arresto del regista palestinese Hamdan Ballal, recentemente premiato con l’Oscar 2025 per il documentario No Other Land.

Riteniamo che tale arresto rappresenti una grave violazione della libertà di espressione e del diritto alla cultura e all’informazione. L’opera di Hamdan Ballal, che ha denunciato pacificamente l’ingiustizia e la sofferenza del popolo palestinese sotto occupazione, ha ricevuto riconoscimenti a livello internazionale, portando all’attenzione del mondo una realtà che merita ascolto e rispetto.

Chiediamo con forza il rilascio immediato e incondizionato di Hamdan Ballal, e ci uniamo agli appelli di numerose organizzazioni per i diritti umani affinché siano rispettati i principi fondamentali dello Stato di diritto e della libertà artistica.

Confidando in un vostro pronto intervento per porre fine a questa detenzione inaccettabile, porgiamo distinti saluti.

Alessandro Marescotti

Presidente PeaceLink

PeaceLink condanna fermamente l’arresto arbitrario di Hamdan Ballal e chiede l’immediata liberazione del regista. La sua detenzione non è solo un attacco alla persona, ma un colpo alla libertà di raccontare e documentare le ingiustizie. In un mondo dove il silenzio è spesso complice, dare voce a chi resiste è un atto di coraggio che non può essere criminalizzato.

La cultura non deve mai diventare bersaglio di repressione. L’arte, quando denuncia e testimonia, è uno strumento di pace e giustizia. E la voce di Hamdan Ballal, oggi più che mai, è fondamentale.

Note: Ammanettato, picchiato e poi rilasciato il regista palestinese di "No Other Land"
https://lists.peacelink.it/news/2025/03/msg00009.html

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