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"Destinatario sconosciuto" di Kressmann Taylor - Bur -

Nel 1932, nella Germania di Hitler, il presagio di cio' che sara' si proietta su una grande amicizia, trasformadola in odio.
31 agosto 2004

Lettere.
Due amici fraterni e soci in affari si scrivono lettere. Condividono ricordi e sogni, progetti e speranze. Uno ha lasciato l'America da poco ed e' tornato in Germania; l'altro, dall'America, ama la Germania, la ricorda con nostalgia, rimpiange la grande liberta' intellettuale, le discussioni, la musica, lo spensierato cameratismo. Lontani, i due amici, sentono uno la mancanza dell'altro e per questo si scrivono. Sono uno parte integrante della vita e della famiglia dell'altro; inoltre a San Francisco hanno una galleria d'arte in comune e Max, da li', tutela anche gli interessi di Martin.
Martin e' tornato in una Germania poverissima, distrutta dalla Prima Guerra Mondiale, che cerca disperatamente di riprendersi. La vita per Martin in Germania e' piu' agiata di quanto gia' non la fosse in America; ha acquistato una casa con trenta stanze, e quasi dieci acri di parco, i tedeschi lo considerano un miliardario americano...
Max continua a lavorare nella galleria e tutto va bene, ma anche in America l'inverno non e' stato dei migliori...
Martin esprime i suoi dubbi su un certo Hitler, un uomo divenuto da poco capo effettivo del governo; un uomo che e' come una scossa elettrica, energico come lo puo' essere solo un grande oratore e fanatico; la gente in tutta la Germania ha ricominciato a sperare, ci sara' presto una ripresa; ma a volte - pensa Martin - l'eccessiva disperazione puo' portare alla follia. Martin, pero', scaccia subito i suoi dubbi, le sue perplessita'...
Max e' un ebreo ed ha saputo che ebrei come lui in Germania sono stati frustrati e forzati a bere a denti stretti olio di ricino; Max ha una sorella che e' stata in passato molto vicino a Martin; arrivera' in Germania, la sorella di Max, con uno spettacolo al quale sta lavorando; Max ha paura per lei, percio' la raccomanda a Martin...
Martin scrive all'amico che debbono porre fine alla loro corrispondenza. Martin crede che gli avvenimenti cha stanno accadendo nella sua Germania siano indispensabili. La razza ebraica, secondo Martin, e' un problema scottante per ogni nazione che la ospiti; l'ebreo e' il capro espiatorio universale e, se cosi' e', una ragione ci sara'. La Germania sta rinascendo, da popolo sconfitto a popolo trionfante; la Germania si sta purificando...
Max crede inizialmente che l'amico scriva cosi' perche' non puo' diversamente; crede che sia costretto a mandargli quelle lettere; ma ben presto capira' che non e' cosi'...

Altre lettere seguiranno a quelle lettere.
Nessun brandello di quella grande amicizia riuscira' a sopravvivere nelle lettere successive e non solo un istinto di sopravvivenza, ma un odio senza fine prendera' il suo posto in un estenuante gioco che portera' solo alla morte.

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