UE: potenziare l'open source per rendere più competitivo lo sviluppo software europeo
I partner di Edos, questo il nome del progetto (environment for the development and distribution of free software), intendono accorciare i cicli di sviluppo e ridurre i costi dei progetti su larga scala. Questo perché i progetti software hanno raggiunto livelli di complessità senza precedenti, dicono i partner del progetto.
L'obiettivo di Edos è sviluppare strumenti efficaci per integrare le migliaia di componenti che ormai fanno parte di ogni sistema open source. "C'è un problema che qualsiasi grande progetto deve affrontare ad un certo punto - ha dichiarato Roberto Di Cosmo dell'Università di Parigi 7 in Francia, partner del progetto -, e cioè come gestire dipendenze complesse tra le parti in modo tale da ottenere un insieme coerente e integrato". Nella prima fase saranno due gli strumenti sviluppati: una suite per il test della qualità del software automatica e un sistema applicativo peer-to-peer distribuito per la condivisione di componenti di software. Il progetto avrà una durata di 30 mesi e il software prodotto verrà commercializzato con una licenza open source.
Articoli correlati
- Dobbiamo indagare alle radici del fenomeno o non lo risolveremo mai
Razzismo istituzionalizzato e razzismo sistemico in Italia
Non permettiamo che le istituzioni siano così disumane! CPR, profilazione razziale, tempi biblici della burocrazia che costringono migliaia di persone a vivere senza cittadinanza italiana; il tokenismo, il minority stress. Il razzismo disumanizza anche chi si trova in posizione di privilegio.24 giugno 2024 - Maria Pastore - Anche in Italia il forte riarmo comprende il settore della logistica
Le linee guida della politica di difesa della Germania e sue affinità con quelle italiane
Un aumento del potenziale militare ha bisogno di un cambiamento di mentalità nella popolazione2 maggio 2024 - Rossana De Simone - La dichiarazione del Presidente del Consiglio Europeo
"Se vogliamo la pace prepariamoci alla guerra"
Queste parole di Charles Michel sono pericolose e fuorvianti. Esempio lampante è la storia dell'antica Roma, spesso citata a sostegno del "si vis pacem, para bellum". I Romani usarono quel detto non per costruire la pace ma per imporre una storia costellata di guerre di conquista19 marzo 2024 - Redazione PeaceLink - Missione in Egitto per frenare i flussi migratori
Saremo ricordati non solo per l'indifferenza e l'ignavia ma anche per il cinismo e la disumanità
Mentre la Ocean Viking, la nave della ONG Sos Mediterranee, salva vite umane in condizioni disperate, la von der Leyen e la Meloni firmano patti non per soccorrere i migranti ma per fermarli con l'aiuto di governi che violano i diritti umani17 marzo 2024 - Alessandro Marescotti
Sociale.network