Lessig, jihad contro monopoli e brevetti?
San Francisco (USA) - Due pulpiti, due anatemi: il paladino della libera circolazione delle idee, da anni impegnato per una riforma del concetto di copyright, tuona parole pungenti contro i grandi demoni della comunità open source. Nel corso di due diversi convegni, il professore dell'Università di Stanford non si è risparmiato dall'attaccare Macromedia e Microsoft, considerando quest'ultima una spietata monopolista in lotta contro il software libero. Come al solito, le osservazioni di Lessig si sono dimostrate cariche di fascino, capaci di sollevare emozioni contrastanti.
Prima è stato il turno di Flash: durante il grande evento FlashForward, svoltosi a San Francisco, ha detto che "Flash è il nemico". Macromedia dovrebbe "liberare" completamente la piattaforma di sviluppo multimediale, rendendola simile all'HTML. In questa maniera sarebbe possibile avere uno sviluppo dirompente delle potenzialità creative degli utenti in Rete.
Durante il suo intervento alla Open Source Business Conference, sempre nella città del Golden Bridge, Lessig ha poi sferrato un durissimo attacco al gigante di Redmond. Secondo il professore, l'impero creato da Bill Gates sarebbe una "minaccia" per l'intero sistema economico. Infatti, grazie ai brevetti, Microsoft starebbe minando lo sviluppo dell'informatica. Lessig sostiene che "come ogni monopolio insegna, Microsoft farà di tutto per proteggere la propria posizione, utilizzerà risorse finanziarie ben oltre la comune immaginazione".
Secondo Lessig, Microsoft sta "arruolando avvocati" per la tutela dei brevetti a ritmi serratissimi, preparandosi per una "guerra senza precedenti" contro Linux e l'intero universo del software aperto. Per questo il messaggio lanciato dall'autore di Free Culture è chiaro e forte, dal sapore non troppo vagamente trotzkista: difensori dell'open source, unitevi! "Sono solo un semplice avvocato - ha aggiunto - e se contate solo su di me per vincere, vi sbagliate".
Il celebre giurista è convinto che presto l'innovazione potrebbe bloccarsi. I responsabili sarebbero i componenti di un tridente internazionale: Microsoft, colossi delle telecomunicazioni e grandi esponenti dell'industria multimediale. Bloccando i brevetti software, il VoIP ed il Peer-to-peer, questa temibile formazione starebbe minando lo sviluppo globale della tecnologia.
Lo scenario preannunciato dall'intellettuale assume tonalità apocalittiche. Ad ogni modo la battaglia tra le schiere del "bene" e del "male" (l'interpretazione è obbligatoriamente soggettiva) sarà uno scontro tra titani: IBM e Sun, recentemente protagonisti di una grande ridistribuzione gratuita di molti brevetti, eppure tra i più attenti a ricorrere al brevetto, sfileranno dalla parte di Lessig?
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