Reti wireless non protette: Rsa Security mette Europa e Stati Uniti a confronto

Scenari futuristici in perfetto stile Blade Runner anticipati solo pochi anni fa, sono oggi una realtà concreta e purtroppo preoccupante. La tecnologia ha fatto passi da gigante e con essa sono aumentati in modo esponenziale anche i possibili attacchi alla sicurezza.
14 aprile 2005
DataManager.It

Negli ultimi tempi, le WLAN (“Wireless Local Area Networks”, reti locali senza fili) hanno conosciuto un successo senza precedenti grazie al superamento dei limiti tecnologici e alla velocità di trasmissione: reti adatte, quindi, per consentire a computer portatili di connettersi a una LAN cablata, aumentando e semplificando in questo modo la mobilità dell’utente e del business.

Ma l’esplosione delle reti wireless, particolarmente diffuse nel cuore di alcune tra le principali città e centri commerciali al mondo, sta esponendo le aziende al rischio « hacking » e ad altre minacce alla sicurezza in grado di mettere a repentaglio il patrimonio delle imprese. Non a caso RSA Security, azienda leader nella protezione delle identità e dell’accesso a internet, ha scelto anche quest’anno di commissionare a netSecurity, associazione specializzata in sicurezza dell’informazione, una ricerca mirata ad analizzare lo stato di sicurezza delle reti wireless mettendo in evidenza i possibili rischi.

Giunta alla quarta edizione, l’indagine quest’anno ha coinvolto anche due importanti centri legati al mondo finanziario e del business statunitense: New York e San Francisco. Mettendo a confronto due realtà apparentemente molto diverse tra loro, Europa e Stati Uniti, l’indagine ha svelato debolezze comuni e precarietà di fondo, a dimostrazione che le problematiche legate alla sicurezza sono ormai diffuse a livello internazionale, al di là dei confini geografici e delle dimensioni dei paesi.

Condotta tra l’Europa e gli Stati Uniti e precisamente nelle città di Francoforte, Londra, New York e San Francisco, l’indagine ha preso in esame le aree del centro con una maggiore concentrazione di uffici e centri direzionali. Allarmante lo scenario globale emerso : oltre un terzo delle aziende con reti wireless sono esposte a potenziali attacchi da parte di hacker e criminali informatici che potrebbero essere appostati nelle strade o nei palazzi nelle immediate vicinanze. Una problematica che riguarda indistintamente Europa, dove le reti wireless non protette sono risultate essere il 36% a Londra e il 34% a Francoforte, e gli Stati Uniti, dove New York vede a rischio il 38% delle aziende e San Francisco il 35%.

Un rischio che, secondo Tim Pickard, Responsabile Marketing Worldwide di RSA Security, è quanto mai concreto al giorno d’oggi: «Basti pensare che, se la rete wireless non è adeguatamente protetta, un potenziale pirata informatico intenzionato ad attaccare una rete aziendale può facilmente raggiungere il suo scopo con una strumentazione di base minima e facilmente reperibile ». E ipotizzando lo scenario tipo, Pickard ha aggiunto : « L’ipotetico hacker potrebbe decidere di passeggiare per la strada alla ricerca di una possibile ‘porta aperta’ che gli consenta di accedere a una rete non protetta ed è praticamente certo che, dopo qualche tentativo, troverà la rete da bucare senza difficoltà, raggiungendo così il suo scopo e portando a termine il suo attacco con successo».

La semplicità con cui le reti wireless si possono installare e utilizzare e i benefici che possono apportare in termini di efficienza fa sì che le WLAN vengano spesso implementate anche da soggetti non esperti. Una tendenza purtroppo molto diffusa che spesso si traduce in un’analisi troppo superficiale degli indispensabili controlli di sicurezza, esponendo le reti wireless alle molteplici minacce e rendendole veicoli involontari di diffusione di informazioni riservate sull’azienda e le sue strategie.

E nell’indagine commissionata da RSA Security emerge come molte aziende abbiano fallito nell’adozione delle tecnologie alla base della loro infrastruttura di sicurezza, a partire dalla riconfigurazione delle impostazioni di rete. Si è infatti rilevato che il 31% degli access point di New York aveva ancora le impostazioni di default, a cui seguono Francoforte con il 30%, San Francisco con il 28% e Londra con il 26%.

In aggiunta alle problematiche di sicurezza delle aziende, poi, dall’indagine è emerso uno scenario particolarmente interessante che non va sottovalutato: si tratta di una vera e propria esplosione relativamente alla diffusione degli hotspot per l’accesso pubblico alle reti wireless che sia a Londra sia a San Francisco rappresentano il 12% di tutti gli access point rilevati, raggiungendo poi le percentuali del 21% a New York e 24% a Francoforte.

«Gli hot spot rappresentano il mezzo di accesso alle reti wireless da parte di utenti mobili che si aspettano di trovare infrastrutture sicure che garantiscano comunicazioni protette e riservate. Anche per queste realtà, quindi, è fondamentale non trascurare gli aspetti legati alla sicurezza per garantire a chi si connette una protezione totale non solo dal furto di dati e informazioni ma anche dalla diffusone di codici maliziosi che potrebbero danneggiare l’intera rete”, ha commentato Phil Cracknell, Chief Technology Officer di netSecurity e autore della ricerca.

Pickard, di RSA Security ha poi aggiunto: « Questi dati mostrano come le reti wireless stiano crescendo nelle principali capitali con un tasso di incremento annuo di oltre il 66% ma sono ancora troppe le realtà non adeguatamente protette da questo tipo di attacchi. Risultati che rafforzano la nostra convinzione su quanto sia importante aumentare la consapevolezza riguardo i rischi legati alla sicurezza, sia per il mondo wireless sia per quello cablato. E’ il quarto anno in cui svolgiamo questa ricerca ma purtroppo non abbiamo rilevato segni di miglioramento. Se da un lato risulta chiaro quanto ogni azienda possa beneficiare della flessibilità e della facilità di utilizzo della tecnologia wireless, è fondamentale far capire quanto l’adozione di misure di sicurezza adeguate sia di estrema importanza».

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