Il wi-fi oggi e le prospettive del wi-max domani

Rivoluzione in vista: telefonare gratis con i cellulari è possibile

La tecnologia Voip consente di trasferire voce e dati su Adsl wireless. Già oggi sono disponibili le tecnologie per rivoluzionare la comunicazione fra cellulari
10 ottobre 2005


Ebbene sì, una rivoluzione è possibile: telefonare gratis con i cellulari. Può sembrare un'utopia. E' come annunciare l'invenzione del motore ad acqua. Tenetevi forte perché questo è il futuro.

La fattibilità
Fin da ora si può scavalcare Tim, Omnitel, Wind e Tre e telefonare senza fili sfruttando la connessione wi-fi. Quella di cui ci accingiamo a parlare è un'intersezione delle tecnologie come Skype con le tecnologie "wireless", ossia senza fili, senza prese elettriche, senza prese telefoniche. Ciò significa di fatto la fine del monopolio della telefonia mobile basata su Gsm, Gprs e Umts, e l'inizio di una nuova comunicazione cellulare più economica, più veloce, più flessibile, più creativa, più socializzante e più ecologica. In una parola: più libera.

La tecnologia Wi-Max
Wi-Max è l'acronimo di (Worldwide Interoperability for Microwave Access) la tecnologia broadband derivata dalle specifiche Wi-Fi che consentirà la connessione veloce ad internet senza fili.

Basata sul protocollo 802.16 approvato nell'ottobre 2001 dall'IEEE (Istitute of Electrical and Electronics Engineers) lo standard Wi-Max consente la trasmissione dati in un raggio di circa 50 Km ad una velocità di 79Mbps. La tecnologia che utilizza le trasmissioni radio sulle frequenze da 2-11 GHz è la soluzione per le future reti Wireless MAN (Metropolitan Area Network) che consentiranno la connessione a dispositivi come computer fissi e portatili, PDA, smarthphone e cellulari. Il punto di forza di questa nuova tecnologia sta in una migliorata qualità nella trasmissione, anche ad esempio quando la base station e l'antenna dell'utente risultano separate da ostacoli.


Fonte: http://www.mobileservice.it/home/wi-max.html

Come si fa questa rivoluzione
Occorre un cellulare che sia dotato di modulo wi-fi. Occorre poi una connessione Adsl wi-fi. Occorre infine dotare il cellulare di un software per telefonia gratuita. Attualmente esiste il software Skype. Ma si può telefonare gratis anche con altri software. Sono tutti gratuiti. Andiamo per gradi e immaginiamo che a Taranto, Roma e Londra, in tre scuole diverse, vengano installate tre connessioni wi-fi. Tali connessioni (che da ora in poi chiameremo "hotspot") diffondono in un raggio di alcune centinaia di metri la connessione Adsl. Alla stessa connessione si possono collegare in contemporanea decine di studenti e insegnanti. Come? Con computer portatili dotati di un modulo elettronico wi-fi. E il costo degli hotspot? Una ventina di euro al mese, più una spesa di 70 euro per installare un'apposita antennina.

Hotspot e centri di aggregazione
Questa rivoluzione dell'Adsl wireless consente la creazione di comunità virtuali nei luoghi di aggregazione. Se una libreria o un pub volessero spendere una ventina di euro al mese per distribuire ai passanti una connessione gratuita Adsl wireless, il luogo diventerebbe frequentato ad esempio da giovani che comprerebbero qualche libro o boccale di birra in più.
Le tre scuole di cui parlavamo prima - che abbiamo immaginato a Taranto, Roma e Londra - potranno telefonarsi gratis collegando cuffie e microfoni ai portatili. Una telefonata wireless può avvenire anche fra tre, quattro, dieci o più portatili in contemporanea. Essa può diventare una "teleconferenza" fra Taranto e Roma o fra Taranto, Roma e Londra in lingua inglese.

Palmari per telefonare
I portatili in connessione telefonica senza fili possono essere sostituiti da "palmari" del peso di un etto: e qui sta la rivoluzione. Basta che abbiano il modulo wi-fi che li colleghi all'hotspot, il software per la telefonata gratuita e la cuffia (o l'auricolare) con il microfono. I software di telefonia gratuita per palmare stanno uscendo in questi mesi.

Voip e cellulari
Secondo passo della rivoluzione: già da ora è possibile progettare cellulari classici dotati di modulo wi-fi. Quanto costerebbe? Una ventina di euro in più. Già il cordless Aladino della Telecom (si vende a meno di 70 euro) è dotato del modulo wi-fi. Incorporare il wi-fi nei cellulari costa decisamente poco e potremo disporre di normalissimi telefonini con modulo wi-fi a costi di circa 70-80 euro, dotati di software sufficientemente ergonomico da effettuare ricerche in automatico delle connessioni hotspot.

Ridurre l'elettrosmog e creare sviluppo
Un altro aspetto di questa rivoluzione va considerato: i bit viaggerebbero sotto i nostri piedi. Cablare le città anziché aumentare le antenne potrebbe ridurre l'elettrosmog. E' un processo lungo che si realizzerà fra 4 o 5 anni. Ma proprio per questo occorre partire subito. Aprirebbe le porte al futuro.

Note: Per approfondimenti:

Telefonare gratis con i cellulari non è un'utopia. Sta arrivando una rivoluzione: noi che facciamo?
di Alessandro Marescotti
"Non è cosa da riformisti quella di cui tratteremo. E' una rivoluzione. Non ce la annuncerà di certo Piero Fassino..."
Continua su http://lists.peacelink.it/news/2005/08/msg00028.html


Wi-MAX e gli altri: il wireless si rinnova
di Marco Comelli
"Il mondo delle tecnologie wireless è nel caos. Niente paura, è un caos creativo, uno di quei momenti nello sviluppo di una tecnologia fondamentale in cui coesistono diverse tendenze, tutte promettenti e tecnicamente ineccepibili, ciascuna, solo o in combinazione con altre, in grado di generare un futuro possibile con luci e ombre..."
Continua su http://www.i-dome.com/docs/pagina.phtml?_id_articolo=6207


Adesso anche in Italia via libera alla creazione di network di hot spot
(s.car.) Repubblica 10/10/05
"A metà della scorsa settimana il ministero delle Comunicazioni ha ufficializzato che il wifi in Italia è uscito dallo stato di domicilio coatto in cui l’aveva confinato nel 2003 Maurizio Gasparri: l’accesso wireless ad Internet a banda larga diventava possibile in Italia ma solo in luoghi chiusi e ben delimitati, come aeroporti e alberghi e, per rendere ancora più chiaro che di realizzare reti estese con la nuova tecnologia non se ne parlava proprio, si obbligava a connettere ogni singolo access point alla rete fissa. Sono queste le due misure che il nuovo decreto emanato dal ministro Mario Landolfi elimina permettendo di fatto ad un nuovo mercato di iniziare a svilupparsi seriamente".
Continua su http://www.repubblica.it/supplementi/af/2005/10/10/primopiano/010landulf.html

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