Le Tecnologie dell'Informazione e della Comunicazione per lo Sviluppo Sostenibile
La tematica delle Tecnologie dell'Informazione e della Comunicazione (ICT), applicata all'ambito dello sviluppo sostenibile, sta emergendo finalmente, timidamente, nell'ambito accademico. Si tratta di una disciplina finora rimasta ristretta prevalentemente al settore operativo e di programmazione dei progetti di ONG e associazioni per la cooperazione allo sviluppo, nonostante la sua importanza sia per chi si forma ed opera nel campo delle ICT, sia per chiunque operi in progetti di sviluppo.
All'interno del corso di dottorato in Information and Communication Technologies presso la Scuola di Dottorato Internazionale in ICT di Trento è stato recentemente proposto ed approvato, per la prima volta in Italia, un corso sulle Tecnologie dell'Informazione e della Comunicazione per lo Sviluppo Sostenibile.
L'inserimento di questa disciplina in ambito istituzionale accademico, all'interno di corsi universitari tecnico-scientifici di impostazione classica puo' disorientare, per il suo carattere multidisciplinare che unisce fondamenti tecnici con elementi antropologici, socio-culturali e politici. Inoltre la tematica propone un concetto innovativo ed alternativo di ricerca rispetto a quello diffuso all'interno dei politecnici: Tecnologia Appropriata in ICT4D spesso significa ri-utilizzare in modo 'creativo' tecnologie assodate da anni, invece di mezzi all'avanguardia spesso non adatti al contesto sociale e culturale in cui vengono inseriti, oppure troppo costosi per il budget a disposizione delle organizzazioni che operano nei paesi del sud del mondo.
Un obiettivo non meno fondamentale è infatti quello di introdurre un dibattito critico sull'impatto della tecnologia sulla società, offrendo una visione piu' ampia del puro ambito della tecnica, partendo dal riconoscere come la tecnologia non sia mai neutrale ma incorpori preconcetti e modelli culturali e necessiti di conseguenza di una attenta riflessione sulla sua applicazione, flessibilità ed appropriatezza per il contesto. Si tratta purtroppo di attitudini affatto scontate nella formazione e nell'operare degli ingegneri e più in generale nelle professioni scientifico-tecnologiche.
L'Università di Trento ospita anche l'orientamento "Tecnologie Ambientali appropriate per i Paesi in via di Sviluppo” all'interno del Corso di Laurea Specialistica di Ingegneria per l'Ambiente e il Territorio, anche questo uno dei primi esperimenti in Italia. La sensibilità dell'Università di Trento relativamente a queste tematiche, che permette la realizzazione di iniziative di questo tipo, è stimolata particolarmente dall'attività di Ingegneria Senza Frontiere Trento, associazione di cooperazione nata nel settembre 2001. ISF ha attualmente 20 sedi in Italia, coordinate a livello nazionale.
Il corso di dottorato all'interno del quale andrà ad inserirsi l'insegnamento (che si terra' nel periodo Aprile-Maggio 2006) è completamente in lingua inglese e vede una presenza di oltre il 50% di studenti stranieri, condizione che sicuramente potrà arricchire il dibattito rispetto a tecnologia e sviluppo. L'organizzazione sta puntando ad aprire il corso anche all'esterno, con l'intento di attivare e stimolare una serie di altre iniziative correlate alla tematica, come seminari, tesi di laurea, eccetera.
Il docente, Valentin Villarroel, dell'Universidad Politecnica di Madrid, è direttore dei programmi ICT di Ingegneria Senza Frontiere Spagna ed è uno dei principali esperti internazionali di Tecnologie dell'Informazione e della Comunicazione applicate al campo dello sviluppo, non solo in riferimento a pubblicazioni ed attività accademica, ma soprattutto grazie ad una vasta esperienza di progetti principalmente in America Latina.
Presentazione del corso http://ict.unitn.it/ict/courses/2005_2006/course.xml?code=404
Ingegneria Senza Frontiere - Trento http://www.trento.isf-italia.org/
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