Ultimatum europeo alla Microsoft "Ancora 5 settimane, poi la multa"
La replica del colosso informatico: "Così ci clonano, faremo ricorso"
BRUXELLES - Il tempo è scaduto, Microsoft non si è mossa e ora la Commissione europea si appresta a multare il colosso informatico per violazione delle regole europee sulla concorrenza. Un ultimo avviso diretto all'azienda di Bill Gates è partito oggi da Bruxelles. E' scaduto il termine del 15 dicembre per fornire informazioni sul suo sistema operativo che permettano, "in tempi ragionevoli", alle società concorrenti di lavorare con Windows.
"Ho dato a Microsoft ogni opportunità per conformarsi ai suoi doveri - ha ribadito la Commissaria europea alla Concorrenza Neelie Kroes - invece sono stata lasciata senza alcuna alternativa che non sia di procedere al percorso formale per garantire la conformità di Microsoft".
A questo punto per evitare una sanzione di 2 milioni di euro al giorno (che avrebbe valore retroattivo dal 15 dicembre) la società di Gates dovrà far arrivare alla Commissione una giustificazione soddisfacente entro cinque settimane. La decisione di sanzionare Microsoft risale al 2004 quando l'allora Commissario alla concorrenza Mario Monti stabilì che il colosso informatico aveva violato le regole del trattato Ue sull'abuso di posizione dominante.
All'ultimatum della Commissione, il gigante Usa del software ha risposto annunciando che farà ricorso in appello contro le "ingiustificate" sanzioni minacciate dall'Unione Europea. Le informazioni richieste dalla Commissione, secondo l'azienda, rappresenterebbero un passo in grado di "aprire la porta alla produzione di cloni di parti del sistema operativo Windows". "Contesteremo il provvedimento di oggi - ha aggiunto ancora la Microsoft in un una nota - con tutti i mezzi consentiti dai regolamenti Ue".
Articoli correlati
Le missioni di Leonardo (ma non solo) dettate dal Piano nazionale di ripresa e resilienza
Sia che la minaccia provenga dal cyberspazio che dal Mediterraneo, Leonardo ne individua i rischi e offre le soluzioni10 giugno 2021 - Rossana De SimoneGoogle, dove sono i miei dati?
La posta elettronica di Gmail, e i documenti personali scritti con GoogleApps, sono archiviati su server sotto la giurisdizione statunitense27 marzo 2008 - Francesco Iannuzzelli- tendenze
Il futuro del web è scritto nelle nuvole
Centri di calcolo Migliaia di pc interconnessi che lavorano come un supercomputer. L'altra faccia dei servizi web22 novembre 2007 - Raffaele Mastrolonardo - Archiviazione
Microsoft contro tutti nella lotta sui formati
L'Iso rimanda a ottobre la patente per Open Xml, ultima possibilità per Bill Gates di mantenere la proprietà sullo standard «.doc» nell'epoca dei formati aperti13 settembre 2007 - Raffaele Mastrolonardo
Sociale.network