La RIAA cita in giudizio una dodicenne
Brianna LaHara, una ragazza dodicenne di New York City, si è detta terrorizzata di aver appreso di essere fra le centinaia di persone citate in giudizio dalla RIAA (Recording Industry Association of America).
Amy Weiss, una portavoce dell'associazione dei giganti dell'industria discografica, quando le è stato chiesto se la RIAA sapesse dell'età di Brianna, ha risposto che l'associazione non ha a disposizione informazioni personali riguardanti gli accusati.
La madre della ragazza ha sottoscritto un abbonamento di tre mesi per KaZaA, pensando quindi che scaricare musica tramite quel servizio fosse legale. Brianna e gli altri accusati dovrebbero pagare 150.000 dollari per ogni canzone scaricata. La RIAA concede l'"amnistia" a coloro che cessano di utilizzare il noto programma di file-sharing, ma non a chi è già stato citato, come Brianna.
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