Linuxare Windows

Il pinguino vi fa ancora paura? Dall'esperienza di un utente eccovi alcuni consigli per trasformare il vostro PC Win in una workstation potente, economica, ma soprattutto libera
11 settembre 2003
Michele Bottari

E' ormai luogo comune dire: "Linux è roba per smanettoni, per idealisti." Questa affermazione è stata per molto tempo vera, ma ultimamente molti degli sforzi dei programmatori si sono concentrati nel rendere Linux più usabile, con risultati tutto sommato buoni: oggi, per un utente normale, installare ed utilizzare su PC una distribuzione GNU/Linux richiede solo tempo (poco), e volontà (molta, sigh).

Ma chi non ha a disposizione queste risorse, può sempre tentare il percorso opposto: linuxare Windows. Questo significa operare integralmente (o quasi) con software Open Source su piattaforma Windows.

Non è una novità: da tempo ci sono progetti di software Open Source multipiattaforma, anche ZeusNews ne ha parlato. Di nuovo, forse, c'è solo la crescente disponibilità di utenti ad utilizzare questi programmi, la crescente inadeguatezza del software proprietario, soprattutto in termini di sicurezza, e la folle politica commerciale di Microsoft.

Giuseppe Vizziello non è un programmatore, fa il geometra in uno studio di restauro. Ma la sua grande passione sono il computer ed il software libero. Se avete qualche problema nell'utilizzo di OpenOffice.org, raggiungete in chat il server irc.freenode.net, canale #openoffice.org-it, troverete lui (nick giuSerpe), od i suoi compagni d'avventura, Peo o mrjive, pronti a darvi una mano. A lui, proprio in qualità di non programmatore, ZeusNews ha rivolto qualche domanda su perchè e come linuxare Windows.

ZeusNews: Per un utente comune, quali sono i motivi per passare a programmi Open Source (meglio se Free Software)?

giuSerpe: "C'è poco da fare; benché si tratti di un effetto che definirei 'collaterale', il primo motivo per cui consiglio l'uso di Free Software è il prezzo: spesso è superfluo parlare di etica a chi è al primo approccio col Free Software. Non si tratta solo di software gratuito, ma comunque è facile da reperire a costo zero da Internet, in edicola o da amici in maniera assolutamente legale. In secondo luogo lo consiglio per la velocità con cui vengono risolti i bugs e rilasciati gli aggiornamenti. OpenOffice.org ne è un bell'esempio a portata di mano."

ZN: Ed un'azienda, che vantaggi potrebbe avere?

giuSerpe: "Prima di tutto la possibilità di poter installare la stessa copia del software su più postazioni senza l'obbligo di dover pagare licenze aggiuntive. Si pensi, poi, alla vita media della release di un programma proprietario: magari ogni 18 mesi si è costretti ad acquistare aggiornamenti spesso superflui, mentre gli stessi soldi possono essere spesi per organizzare corsi di formazione per il proprio personale ottenendone un livello di preparazione più elevato. Non si dimentichi l'imprenditorialità giovanile; intraprendere un'attività, sapendo che dotarsi del software per lavorare non sarà un peso, rappresenta un bel vantaggio. Merita una nota anche l'interoperabilità multipiattaforma: trasferire un file prodotto con OpenOffice.org ad un altro ufficio, non darà problemi sia che si usi GNU/Linux, Mac OS, Windows o Solaris, visto che OpenOffice.org è compilato anche per queste piattaforme. Se poi l'Amministrazione Pubblica collaborasse..."

ZN: In che senso?

giuSerpe: "Guarda, io lavoro in un ufficio che spesso si trova a concorrere a gare d'appalto pubblico. Trovarsi di fronte a files di formato proprietario può voler dire essere costretti ad usare tali files solo dopo averne acquistato i programmi e le restrittive licenze che li accompagnano, pena l'esclusione a priori dalle gare d'appalto. Sarebbe bello se i documenti per l'appalto fossero forniti dalla Pubblica Amministrazione assieme al software necessario per visualizzarli e modificarli. Col Free Software questo è possibile, basta solo farlo sapere a chi lavora nel Pubblico."

ZN: Secondo te, è meglio affrontare subito GNU/Linux o rimanere qualche tempo con la piattaforma Windows?

giuSerpe: "Chi può, adotti da subito GNU/Linux, per problemi di sicurezza e vulnerabilità a virus e worms. E' irritante quando i media diffondono notizie del tipo 'Sobig, il virus che infetta tutti i PC' e nessuno si ricorda di dire che infetta solo sistemi Windows.

Purtroppo, per quanto ricco ed assortito, il parco del Free Software non comprende, per ora, alcuni tipi di applicativi; ad esempio manca un buon CAD, per non citare programmi tecnici ancora più specifici. Per questo, in molti siamo costretti a mantenere almeno una partizione Windows sul proprio computer."

ZN: Da dove possiamo iniziare la linuxizzazione del nostro PC?

giuSerpe: "L'operazione più evidente può essere la scelta di un diverso desktop-manager. Si infrange così un luogo comune: Windows è infatti considerato user friendly, ma non offre spazio alle reali esigenze personali. Con Explorer, l'unico desktop-manager di Windows integrato e non sostituibile (così ci hanno fatto credere!), Microsoft ci ha abituati all'uso del PC secondo un certo standard e non permettendoci adattamenti. Per fortuna, esistono altri desktop-managers, anche questi free, che ci danno la possibilità di interagire con Windows senza l'ausilio di Explorer, vedi Litestep (cercare i litestep installers - n.d.r.), che offre la possibilità di scegliere svariate alternative. Del resto ciò offre la possibilità di lavorare con la medesima interfaccia sia con Windows che con GNU/Linux, ammorbidendo il passaggio tra i due sistemi operativi. "

ZN: Di OpenOffice sappiamo già quasi tutto. Veniamo ad altre applicazioni: per leggere la posta elettronica?

giuSerpe: "Per la posta ed i newsgroups io uso il client di Mozilla, anch'esso compilato per una gran varietà di sistemi operativi. Lo trovo ottimo, soprattutto per l'organizzazione dei filtri e dell'antispam. Inoltre nella stessa suite ci sono un browser snello e leggero, un editor HTML, un client IRC ed un organizer niente male. Non basta: essendo modulare, lo si può italianizzare ed arricchire di altre utility"

ZN: Un database?

giuSerpe: "Per la gestione dei database c'è solo l'imbarazzo della scelta. I più diffusi sono PostgreSQL, FirebirdSQL, MySQL, Interbase. La mia esperienza si limita all'uso di MySQL a livello base, giusto il necessario per la creazione e manipolazione di semplici database con l'ausilio di MySQL Control Center, che rende possibile la gestione del database senza l'uso della riga di comando.

Non dimentichiamo che anche OpenOffice.org gestisce i database. Esso è in grado (via ODBC) di trasferire tabelle da un database all'altro e tra diversi formati in maniera egregia, è in grado di creare dei forms per la loro gestione, così come è in grado di stampare dei reports."

ZN: Un programma grafico per foto e disegni...

giuSerpe: "The Gimp è un ottimo strumento professionale per la grafica ed il fotoritocco, quindi molto adatto alla gestione di immagini di qualsiasi genere."

ZN: Conclusioni...

giuSerpe: "Direi che il quadro è completo: in ufficio possono tranquillamente convivere Free Software e Windows, e si può lavorare e produrre con alta professionalità a costi base pari a zero (se si escludono i costi di licenza del sistema operativo e quelli di connessione per scaricare da Internet tutti questi bei programmi). Ripeto: meglio spendere qualche lira in più nella formazione del personale ed utilizzare software libero, che buttare patrimoni in licenze per programmi apparentemente facili da usare.

Per una visione più completa, suggerisco una visitina a GNU-Win, sito interamente scaricabile in cui è presente una nutrita lista di programmi liberi per Windows, ed a Linux Shop, che invece ospita una tabella di programmi omologhi Windows-GNU/Linux."

Linuxare Windows può essere il primo passo verso Free Software ed Open Source, utilizzando una licenza che, volenti o nolenti, abbiamo pagato. E' bene però tener presente che si sta usando un sistema colabrodo in termini di sicurezza e virus. Occhio, dunque: disinstallazione di Outlook Express (se non lo si usa è solo un pericolo), antivirus sempre aggiornato e firewall in azione. In attesa di fare il grande passo...

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