Quanto durerà il mercato musicale chiuso della Apple? Oggi l'accoppiata iPod(il lettore di musica) e iTunes(il sito per acquistare brani musicali a 99 centesimi l'uno), controlla almeno il 70% del mercato. Le due cose sono legate perché i brani prelevati da iTunesnon possono essere ascoltati su altri playerportatili. Ma le leggi economiche dicono che dove c'è profitto, lì accorrono i concorrenti. Il terreno di battaglia è appunto quello dei lettori: ci sono molti prodotti analoghi ( Sony, Samsung, iRiver) ma nessuno ha finora addentato significativamente le quote. I rumori di questi giorni dicono che la minaccia a Apple potrebbe venire da Microsoft. L'azienda di Redmond già fornisce i suoi softwaremusicali a diversi produttori di apparati, ma questa volta sarebbe decisa a lanciare sul mercato un suo lettore musicale, in tempo per gli acquisti di Natale. Le indiscrezioni vengono da quattro case musicali che sarebbero state contattate direttamente da Microsoft in una sorta di pre sondaggio di mercato. Immediate le smentite ufficiali, ma le voci continuano. Il progetto appare razionale: come nel caso della XBox, consoleda videogiochi che è riuscita a intaccare il dominio delle PlayStation, Microsoft ha volontà, cassa, e energie da spendere per entrare con il suo brandnei settori più vivaci dell'intrattenimento giovane. Ma che cosa potrebbe offrire di diverso e di migliore rispetto all' iPod? Si tratta di sfruttare due punti deboli della Apple: la chiusura del sistema e il fatto che nel modello Apple tutto deve passare attraverso un personal computer: il Pc è collegato alla rete e l' iPodè collegato al Pc; il software iTunesgestisce i filee i loro elenchi. L'idea invece è quella di realizzare un oggetto dotato di connessioni senza fili, grazie alle quali saltare il Pc per andare in rete e collegarsi ad altri apparati di casa sia per prelevare musica digitale che per riprodurla. Uno dei limiti di iPodinfatti sta nella qualità dei suoni in cuffia, al di sotto della bontà assicurata dai Cd e Dvd. Se le cose andassero in questa maniera si riproporrebbe, a 20 anni di distanza, una storia già vista nel software, dove Apple parte per prima con un prodotto di alta qualità ma blindato, mentre Microsoft sceglie una filosofia più aperta e arruola attorno a sé molti partnerche ne alimentano il successo.
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