Italian Linux Documentation Project
E le comunità sono una delle cose che più mi attraggono del mondo di Linux e del Software Libero.
Trovo stupefacente come delle persone, che il più delle volte non si sono mai nemmeno viste, separate da chilometri e chilometri di distanza, accomunate da una passione collaborino unite da un unico fine, la diffusione di GNU/Linux e del Software Libero.
Per questo ho sempre tentato di collaborare con gruppi che seguivano i miei stessi interessi e aventi i miei stessi obiettivi. Ho iniziato con il Linux User Group della mia provincia, Vicenza (http://www.vicenza.linux.it), dove ho potuto conoscere persone brillanti e molto competenti, che mi hanno fatto capire le grandi qualità di Linux non tanto sotto il profilo tecnico, che bene o male immaginavo, quanto soprattutto sotto quello ideologico, al quale mi sono affezionato particolarmente.
In seguito, per non limitarmi al solo territorio provinciale, in tempi molto vicini tra loro ho iniziato la collaborazione con l'Italian Linux Documentation Project, il progetto Debian e ho voluto diventare socio dell'Italian Linux Society, divenendo con il passare del tempo sempre più attivo nella diffusione di Linux e del Software Libero soprattutto con la traduzione di documenti e l'organizzazione di alcuni incontri aventi come tema centrale naturalmente Linux, il tutto effettuato più di una volta con l'aiuto di qualche amico e ovviamente divertendomi!
Essere diventato un coordinatore del PLUTO è un onore, considerando cosa rappresenta questo gruppo in Italia e quali personaggi ne hanno fatto e ne fanno parte.
Coordino un'attività alla quale ho sempre tenuto in maniera particolare e che, nata nel 1995 come progetto di traduzione degli Howto, si è sviluppata già nell'anno seguente assumendo il nome tutt'ora noto, Italian Linux Documentation Project (http://ildp.pluto.linux.it), e che ha avuto come precedenti coordinatori personaggi come Michele Dalla Silvestra, Giovanni Bortolozzo, Eugenia Franzoni e Riccardo Fabris.
La documentazione gioca un ruolo decisamente importante in un campo come quello informatico, per questo il mio impegno nei confronti del progetto ILDP sarà massimo e spero che molta gente contribuisca. È importante capire che GNU/Linux non è solo qualche riga di codice scritta in C, ma è soprattutto una filosofia, fondata sulla libertà, quindi anche sull'impegno, di ogni singola persona.
Il prodotto GNU/Linux non arriva nelle case degli utenti come può arrivare un qualsiasi altro oggetto, creato e venduto pensando principalmente al guadagno. A monte del prodotto esiste un lavoro effettuato in larga parte da appassionati volontari, quindi non remunerati. Ognuno lavora, offre le proprie risorse e il proprio tempo per lo sviluppo e la diffusione del Software Libero e di GNU/Linux; qualsiasi persona, anche con poche piccole azioni, può aiutare questo sviluppo, e non solo traducendo o creando documentazione, anche se è un metodo estremamente utile.
Rimanendo strettamente nel settore a me relativo, tradurre o aggiornare una traduzione di un documento non è opera così complicata come si può forse immaginare. Certo, sono indubbiamente necessari alcuni requisiti come una minima conoscenza dell'argomento trattato nel documento e ovviamente della lingua inglese, ma chi decide di collaborare con ILDP lo fa anche per imparare e ovviamente viene seguito e può chiedere aiuto agli altri collaboratori.
Qualcuno ignora totalmente l'inglese? Nessun problema, il progetto ILDP non si occupa esclusivamente di traduzioni, ma in generale di documentazione italiana inerente a Linux e Software Libero. Anche una semplice guida può essere decisamente utile. Vorrei solo ricordare che gli "Appunti di informatica libera" di Daniele Giacomini, considerati ora l'opera più completa, sono nati come una semplice raccolta di appunti su esperienze fatte con Linux.
Se si desidera collaborare con l'Italian Linux Documentation Project si veda il sito del progetto, http://ildp.pluto.linux.it, e ci si iscriva alla mailing list "pluto-ildp" tramite l'apposita form online. Per qualsiasi informazione, oltre alla mailing list, si può contattare direttamente me: sono più che lieto di ricevere email personali, risponderò sicuramente.
Spero di non avere annoiato troppo con questo mio articolo, è stata più che altro una presentazione mia e del progetto ILDP; ringrazio in particolare gli amici del LUG di Vicenza e del PLUTO e invito infine tutti i lettori di questo articolo a contribuire attivamente alla diffusione di Linux e del Software Libero, per "restituire in qualche modo tutto ciò che si è ricevuto da GNU/Linux", citando un amico.
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