editoriale

Cellulari per tutte le tasche

5 aprile 2007
Franco Carlini
Fonte: Il Manifesto (http://www.ilmanifesto.it)

Dunque gli operatori cellulari in Italia sono ormai 4+2, dato che ai classici che già c'erano si sono aggiunti due «virtuali», CoopVoce (con Tim) e UnoMobile di Carrefour-Gs-DiperDi (con Vodafone). Altri probabilmente seguiranno e resta l'incognita sul partener che le Poste sceglieranno. La virtualità sta nel fatto che i nuovi giocatori non hanno delle frequenze loro assegnate, né reti cellulari, ma che per questi servizi di base si affidano ai due grandi attori del ramo. Una domanda ingenua è tuttavia lecita: in un paese dove ci sono 80 milioni di schede Sim su 60 milioni di abitanti, c'è ancora spazio per nuovi operatori mobili? La risposta è sì, perché essendo così saturo il mercato, si può scavare nei segmenti. Carrefour, per esempio, punta alle due prestazioni di base, telefonare e mandare messaggi, e proporrà solo due, massimo tre, piani tariffari, all'insegna della semplicità e del basso costo. Eventualmente ruberà clienti allo stesso partner, ma Paolo Bertoluzzo, direttore generale di Vodafone, dice che più traffico sulla sua rete è comunque meglio e che non gli dispiace affatto che le proposte più economiche vengano da un partner. Divisione dei ruoli insomma, che non per caso comincia con i gruppi della grande distribuzione, che hanno una massa di clienti affezionati che guarda al sodo e che verranno allettati da offerte combinate. Ma c'è anche un interessante risvolto tecnico: nel caso di Vodafone è stata realizzata una sorta di piattaforma tecnologica di base, sulla quale i virtuali, ora Carrefour, domani eventualmente altri, si potranno appoggiare con i loro servizi autonomi, «come in un Lego». Tale modularità ha il pregio di valorizzare l'infrastruttura, lasciando libertà di concorrenza ai partner. Nel frattempo dagli Usa arrivano notizie interessanti per la fascia alta dei consumatori, i molto spendenti. Sono delle tariffe piatte, tutto compreso: telefonate illimitate e navigazione in rete altrettanto. Per ora carissime, dato che Sprint le propone a 120 dollari al mese, ma non c'è dubbio che quello è il futuro della comunicazione mobile: voce, messaggi e tutta l'internet, a disposizione in ogni momento e luogo.

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